NordEst

Brunetta: “tutte le regioni saranno speciali”

Share Button

C'è preoccupazione sia in Trentino Alto Adige  che in Friuli per le dichiarazione del ministro Renato Brunetta che ha detto "Basta regioni a statuto speciale. Con il federalismo anche le specialità nate nel dopoguerra non avranno più ragione d'essere". Secondo il ministro "tutte le regioni saranno speciali perché nell'arco di 3-5 anni il quadro cambierà completamente".

Le reazioni in Trentino 

Per il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Dario Pallaoro, si tratta di "affermazioni gravi, perché rese da un autorevole esponente dell'attuale Governo, ma soprattutto perché testimoniano la mai sopita volontà di talune culture politiche di cancellare le differenze e le singole storie dei popoli. La tradizione di autonomia dei nostri territori non è un alchimia politico-diplomatica di sessant'anni fa, bensì il frutto di una vicenda lunga e secolare. Meraviglia ed amareggia constatare che autorevoli esponenti del Governo italiano esprimano una simile visione centralista e statalista".

Secondo il governatore trentino Lorenzo Dellai, "lo Stato italiano ha riconosciuto la nostra autonomia, non l'ha creata" e ha aggiunto che "l'autonomia esiste perché esiste il Trentino". Dure critiche alle dichiarazioni dell'esponente di Governo arrivano anche dal centrodestra con l'esponente azzurro, Mario Malossini il quale ricorda che "siamo una regione a statuto speciale i cui fondamenti sono ancorati ad una legge costituzionale e ad accordi internazionali".

Le preoccupazioni in Friuli

Un appello al presidente della Regione, Renzo Tondo, affinché si impegni per il mantenimento della specialità al Friuli Venezia Giulia, viene avanzato anche da Valeria Grillo, presidente di Identità e Innovazione. "Tondo non si dimentichi – afferma in una nota diffusa – che il Friuli l'ha votato perché non voleva correre il rischio di essere omologato né alla Venezia Giulia, né tanto meno – sostiene – all'idea di Macroregione. La nostra specialità dovrebbe essere il fiore all occhiello per il Centrodestra, perché, a parte la ricerca dell'appoggio degli autonomisti in fase pre elezioni, di certo si ispira a principi più idonei alla valorizzazione delle singole identità piuttosto che guardare all'appiattimento voluto generalmente dai partiti di sinistra". 

I tagli previsti alle autonomie

Nel complesso si tratta di 3,4 miliardi più un 1 miliardo per tre anni per la sanità. Martedì 17 il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani, ha convocato una Conferenza straordinaria, proprio per discutere in merito alla manovra Finanziaria collegata al Dpef 2009-2001 e in vista dell'incontro con il Governo del pomeriggio di martedì stesso o di mercoledì mattina.

Ad attendere poi un ulteriore incontro con il Governo, mirato sulle Comunità montane, sono queste ultime, in allarme dopo le dichiarazioni di alcuni esponenti del Governo secondo le quali sarebbe allo studio un possibile un colpo di spugna, e dunque la loro abolizione.

"Dimostreremo che è assolutamente infondata la tesi secondo cui abolendo le Comunità montane si sistemerebbero i conti pubblici", ha spiegato il presidente dell'Unione delle Comunità montane, Enrico Borghi, che ha aggiunto: "abolendo le comunità si trasferirebbero ai Comuni funzioni, il che significa aumento dei costi". 

Le consulenze sul web

Il ministro Brunetta è stato protagonista in questi giorni sui media nazionali, oltre che per le sue dichiarazioni sull'autonomia, anche per "L'operazione trasparenza", che ha visto la pubblicazione sul web (ecco la lista) di tutti gli incarichi e le consulenze degli enti pubblici.Dalle pagine del ministero si legge che l'ammontare complessivo degli incarichi affidati a consulenti e collaboratori esterni per l'anno 2006 è di n. 251.921 incarichi per un totale complessivo di € 1.323.557.591,64.

Una decisione che ha sollevato un vespaio di polemiche in tutta Italia. Si tratta di incarichi affidati a consulenti e collaboratori esterni relativamente alla dichiarazione all'Anagrafe delle Prestazioni effettuata dalle amministrazioni pubbliche nel 2006. 

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *