NordEst

Bossi lancia Tosi e insulta l’Inno

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Da Padova, ancora una volta il senatùr, non si è risparmiato. In un intervento poliedrico, il capo del Carroccio Umberto Bossi, in occasione del congresso della Liga Veneta, ha espresso chiaramente le sue posizioni. Il leader lumbard, ripreso dalle telecamere dei tg, alza il dito medio per rendere il suo dissenso su un argomento molto delicato: una strofa dell'inno nazionale, quella in cui si parla dell'Italia "schiava di Roma".

Il Senatùr contro l'Inno 

Un concetto che a Bossi non va proprio a genio e che infatti viene liquidato con quel gestaccio che universalmente significa "vai a quel Paese". Un gesto dal significato forte, quanto lo e' l'accenno alle fasi storiche in cui e' necessario abbattere gli Stati, o ai docenti del Sud che tolgono lavoro a quelli del Nord, con tanto di esempio concreto, quello di "un nostro ragazzo, spiega Bossi, stangato agli esami per aver presentato una tesina sul Cattaneo".

Un intervento davvero di rottura, accompagnato pero' da un passaggio altrettanto in controtendenza: Bossi ha infatti confermato la disponibilita' della Lega al dialogo con l'opposizione sempre sul tema del federalismo.

La Lega conquisterà la Regione

Dopo la conferma del leader di Ca' Sugana, il primo cittadino di Treviso Gian Paolo Gobbo per la terza volta segretario del Carroccio Veneto, Bossi lancia anche il sindaco di Verona, Flavio Tosi  alla guida della regione Veneto per il 2010.

"A me piacerebbe – ha detto Bossi a Padova al congresso della Liga Veneta
– poi sarà il segretario Gobbo e il Consiglio nazionale dei veneti a decidere".

Il nuovo segretario della Liga Veneta Gobbo, ha inoltre replicato al ministro Sacconi, sostenendo che per salvare l'Italia non basta il Veneto, ma serve tutta la Padania.

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