NordEst

Bossi boccia Galan: “Il Veneto alla Lega”

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Le dichiarazioni di Bossi – Botta e risposta tra il leader del Carroccio Umberto Bossi e il coordinatore del Pdl e ministro della Difesa Ignazio La Russa sulle candidature alle elezioni regionali della primavera 2010. Dopo che Bossi ha parlato di un’intesa con il premier Silvio Berlusconi in base alla quale il prossimo governatore veneto sarà un esponente della Lega Nord, La Russa ha replicato che in merito "ogni decisione sarà presa dall’ufficio di presidenza".

"Ogni decisione sarà presa dall’ufficio di presidenza, i nomi saranno scelti ad inizio novembre", ha detto il coordinatore del Pdl, come confermato da un suo portavoce. Poco prima Bossi aveva parlato del Veneto "come un caso già chiuso" dando per certa la candidatura di un leghista alla guida della Regione, secondo quanto riferito dai media.

In questi giorni, il caso delle candidature alle Regionali in Veneto, ma anche in Lombardia e Piemonte, è uno degli argomenti che più desta malumori nel centrodestra. Per quanto riguarda il Veneto — una delle regioni più ricche del Paese — da giorni politici e giornali parlano di accordi fra le forze di maggioranza per presentare un leghista come candidato governatore alle Regionali.

Qualche giorno fa, però, l’attuale governatore Giancarlo Galan, esponente del Pdl, ha detto chiaramente che non intende fare un passo indietro e, nel caso di una sua non ricandidatura, farà valutazioni alternative senza essere disposto ad accettare un ruolo nel governo come compensazione.

Galan vola nei sondaggi – "Sono contento di essere in testa alla classifica dei presidenti di regione che hanno riscosso il maggior consenso – precisa il governatore veneto – per il lavoro fin qui svolto. Sono contento anche se un po’ sospettoso, dato che la classifica generale è guidata dal sottoscritto e dall’amico Formigoni, entrambi del PdL, e da un presidente di una regione insulare. Per dirla chiara: io non prendo sul serio questo genere di classifica anche quando mi trovo in testa, mentre c’è chi si ringalluzzisce illudendosi con i sondaggi on line tirati su come Dio vuole. Grazie comunque ai sondaggisti che mi danno in testa alla classifica di cui sopra".

Le polemiche sulla candidatura – ‘Al momento mi sento il candidato di tutti, Lega, Pdl e Udc, pronto a proseguire un progetto che non mi sembra sia andato male" ha detto nel corso della visita attorno al rigassificatore di Rovigo. ‘La questione – ha aggiunto – e’ politica, io non ho bisogno di nessuna compensazione, sono tutte fesserie’. Il governatore veneto, Giancarlo Galan, presidente della regione, non e’ quindi disponibile a rinunciare alla sua candidatura ad un secondo mandato alla guida della Regione.

Le precedenti trattative politiche –
Dopo l’incontro di sabato a palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi, i coordinatori del Pdl – Ignazio La Russa, Denis Verdini e Sandro Bondi – faranno il punto sulle candidature alle regionali con il presidente della Camera Gianfranco Fini.

L’obiettivo resta di chiudere la rosa dei candidati entro fine ottobre. Ma l’impresa non sarà semplice, vista la difficoltà a raggiungere un accordo sul Veneto dove continua il braccio di ferro tra la Lega e l’attuale governatore Giancarlo Galan.

Il Carroccio rivendica il diritto a candidare un esponente leghista (Luca Zaia), facendo riferimento all’intesa tra Berlusconi e Umberto Bossi, confermata la scorsa settimana in una cena a Palazzo Grazioli. Una richiesta di ‘sfratto’ che Galan non è disposto ad accettare, come ha confermato anche  lunedì sera, durante un breve colloquio con Berlusconi, a margine della cerimonia di inaugurazione del terminal Adriatic LNG, al teatro La Fenice.

Nessuna rassicurazione da Berlusconi –
A margine dell’inaugurazione, del rigassificatore di Porto Levante, Galan parla di ‘un errore politico’ se non non potesse ricevere il quarto mandato dal Pdl e dalla lega. Anzi conferma che in questo caso ‘potrei fare valutazioni politiche diverse’. Un’alleanza con il Pd, come auspicherebbe, per esempio, l’on. Fassino, oltre che con l’Udc’? ‘Non so ancora cosa faro’. Ho il sospetto che continuero’ a fare politica, come non lo so’.

Per Galan e’ una ‘fesseria’ anche un eventuale scambio con un ministro oggi in carica, per esempio con Zaia, che passerebbe alla Regione. ‘Non ho bisogno di nessuna compensazione’, ribadisce. Quanto a Berlusconi, ‘non l’abbandonero’ mai. gli devo tutto. Ma quando e’ troppo, e’ troppo e si puo’ anche essere su posizioni diverse’.

Galan pronto a correre da solo –
Il presidente del Veneto respinge l’offerta di entrare nel governo e conferma di essere pronto anche a correre da solo, con una lista che porterebbe il suo nome e avrebbe il sostegno dell’Udc, ma anche di un pezzo del Pdl locale. Non a caso il coordinamento del partito nel Veneto conferma in una nota "la volontà di mantenere la guida della Regione in capo al Popolo della Libertà ed al presidente Giancarlo Galan" minacciando di "intraprendere la corsa autonoma alle prossime elezioni regionali".

Di fronte a questa situazione, ancora lunedì Berlusconi avrebbe preso tempo, invitando Galan a continuare nel suo lavoro alla guida della Regione senza far precipitare la situazione delle candidature. D’altra parte, il Cavaliere non ha rinunciato all’obiettivo di un’intesa con l’Udc, almeno in alcune regioni (tra cui certamente la Puglia). E, fino a quando si chiarirà al di là di ogni dubbio il rapporto con i centristi di Pier Ferdinando Casini, vuole tenersi tutte le strade aperte. Anche per questo nel centrodestra tutti sembrano d’accordo sul fatto che nessuna decisione è ancora stata presa. Né per il Veneto né per altre regioni chiave, come Campania, Lazio, Puglia e Piemonte.

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