‘Attraverso le prestazioni dell’assistenza economica pensionati con un reddito molto basso ottengono un’integrazione fino al valore del reddito minimo, attualmente pari a 597 euro mensili. La necessita’ di rinnovare periodicamente la domanda era un onere per molti anziani’ rileva l’assessore alla Provincia di Bolzano Richard Theiner. Per gli anziani bisognosi, il cui reddito da pensione rimane sostanzialmente stabile, diventa cosi’ piu’ facile ottenere un aiuto.
La nuova procedura non trovera’ invece applicazione nel caso siano presenti dei figli. Anche nel senso della solidarieta’ famigliare questi hanno, infatti, in base alla legge un obbligo di sostegno nei confronti dei genitori. In base a quanto deciso dalla Giunta saranno invece piu’ severe le sanzioni per gli assistiti dell’assistenza economica che non dimostreranno impegno nella ricerca lavorativa o che non partecipano ai progetti previsti dal distretto.
Anche per quanti hanno come unica entrata le prestazioni dell’assistenza economica le regole sono state modificate. Sono infatti stati stabiliti dei massimali mensili agli importi erogabili, che tengono conto in misura maggiore del livello delle retribuzioni. ‘L’assistenza economica’, conclude l’assessore, ‘deve essere solo un sostegno temporaneo in situazioni di necessita’, non un reddito continuativo. Prestazioni troppo elevate non contribuiscono necessariamente alla ricerca di autonomia da parte delle persone’. Per le persone che oltre all’assistenza economica dispongono anche di redditi da lavoro o da pensione, le prestazioni rimangono invece inalterate.