I primi 21 rifugi alpini di proprietà della Provincia potranno essere a breve assegnati tramite singole gare
Bolzano – Con il via libera della Giunta provinciale alle condizioni di partecipazione e ai criteri di qualità da rispettare, i procedimenti hanno ora tutte le carte in regola per vedere la luce. I contratti saranno operativi a partire dal mese di gennaio 2016.
Il rifugio Gino Biasi al Bicchiere, una delle 21 strutture di proprietà della Provincia la cui gestione verrà affidata tramite un bando di gara
Dopo la procedura andata deserto lo scorso anno, la Giunta provinciale aveva sottoscritto in luglio un accordo di collaborazione con CAI e AVS per sostenere l’Ufficio amministrazione del patrimonio nella fase di elaborazione dei bandi. Oggi (20 ottobre) questo percorso è giunto al termine, e di fatto i primi 21 rifugi alpini di proprietà della Provincia potranno essere assegnati a breve, con i contratti di gestione che saranno sottoscritti già nel mese di gennaio 2016. L’esecutivo di Palazzo Widmann ha approvato nel corso della seduta odierna sia le condizioni di partecipazione, sia i criteri qualitativi da rispettare per ognuno dei 21 rifugi, e proprio la qualità avrà un ruolo determinante, visto che potrà pesare sino all’80% del totale nella valutazione della commissione. Il restante 20%, invece, seguirà la logica della migliore offerta economica. Fra i criteri qualitativi considerati più importanti vi sono l’esperienza nella gestione di strutture simili, la conoscenza del territorio, ma anche l’esperienza maturata nei settori dell’alpinismo, del primo soccorso e della protezione civile.
La procedura prevede un contratto iniziale di tre anni prorogabile di altri tre su proposta dell’Ufficio amministrazione del patrimonio, la stima delle entrate per le casse della Provincia provenienti dall’assegnazione dei 21 rifugi ammontano invece a 218mila euro. I canoni di affitto varieranno da rifugio a rifugio in base a raggiungibilità, dimensioni, numero di posti letto e di visitatori, il contratto prevede che i gestori comunichino alla Provincia tutti i dati, in modo tale che i canoni possano essere periodicamente rivisti e adeguati. “In tutta la procedura – ha spiegato il presidente Arno Kompatscher – CAI e AVS avranno un ruolo centrale sia per quanto riguarda la consulenza, sia per quanto riguarda la decisione sugli interventi di risanamento e di manutenzione straordinaria”. Questi ultimi, infatti, verranno decisi da una commissione mista formata da due esponenti della Provincia, e da un membro a testa per ciascuna delle due associazioni alpinistiche. “Sappiamo che saranno necessari investimenti ingenti – ha proseguito Kompatscher – ma i rifugi rappresentano un biglietto da visita per tutto il territorio altoatesino, e meritano dunque la massima considerazione”. Il Landeshauptmann, inoltre, ha precisato che le gare verranno bandite a novembre, mentre il mese di dicembre sarà riservato alla valutazione delle proposte prima della firma dei contratti prevista in gennaio.
“La durata degli accordi con la formula del 3+3 – ha spiegato Arno Kompatscher – garantisce ai gestori di poter programmare investimenti a lungo termine, e dopo l’incontro avuto nel tardo pomeriggio di ieri (19 ottobre) tutte le parti in causa sono soddisfatte della soluzione trovata”. Questo l’elenco dei 21 rifugi alpini la cui gestione verrà assegnata con altrettante singole gare: Gino Biasi al Bicchiere (Racines), Borletti (Trafoi), Brigata Tridentina (Predoi), Porro (Selva dei Molini), Serristori (Solda), Forcella Vallaga (Varna), Bergamo al Principe (Tires), Fronza alle Coronelle (Nova Levante), Vicenza (Santa Cristina), Giogo Lungo (Predoi), Cima Fiammante (Parcines), Cima Libera (Racines), Payer (Solda), Firenze al Cisles (Santa Cristina), Città di Milano (Solda), Genova (Funes), Vittorio Veneto al Sasso Nero (San Giovanni in Valle Aurina), Vedretta Pendente (Racines), Pio XI alla Palla bianca (Curon Venosta), Nino Corsi (Martello), Plan (Moso in Passiria). È possibile presentare domanda per la gestione di uno solo dei 21 rifugi, mentre sono cinque le strutture escluse per quest’anno dalle procedure di assegnazione tramite bando: si tratta dei rifugi Ponte di Ghiaccio (Lappago), Petrarca all’Altissima (Moso in Passiria), Zsigmondy Comici (Sesto Pusteria), Vedretta Piana (Racines) e Roma (Riva di Tures).