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La Comunità di Primiero piange la scomparsa di Fabio Bernardin: ex Sindaco di Tonadico, musicista e stimato professore

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Una grande persona che lascia un vuoto immenso nella sua comunità. L’ultimo saluto venerdì 7 maggio alle 14.30 nella chiesa di Tonadico

 

Primiero (Trento) – Primiero ha accolto con incredulità la notizia, nella giornata di martedì. Dopo i molti pesanti lutti dei mesi scorsi, in queste ore arriva come un fulmine a ciel sereno la scomparsa di Fabio Bernardin. Se ne è andato un uomo gentile, dal cuore grande per la sua gente.

Sempre disponibile, tra le ore passate con i suoi alunni a scuola, le prove in chiesa, i concerti con la banda e la grande passione per la musica. Uno dei pochi amministratori a concepire fino in fondo, la “politica come servizio”. Ultimamente erano molte anche le ore passate in casa di riposo, con quel suo sorriso gentile ed una parola di conforto sempre e per tutti.

Impegnato in molte attività

Bernardin – stimato professore per molti anni – non è stato solo sindaco del suo paese, ma anche guida del coro parrocchiale, impegnato in tutte le attività di Tonadico. Cantava nel coro Sass Maor, suonava nella banda, era attivo anche nel Circolo Castel Pietra e in molte altre iniziative che lo vedevano sempre in prima linea. “Una grande persona dal cuore immenso, come non pochi”, ricordano in queste ore gli amici più stretti, colpiti dal dolore della scomparsa.
Fabio Bernardin, già Assessore alla Cultura del Comprensorio di Primiero, con Gherardo Colombo, durante un incontro pubblico in auditorium

Politica come ‘servizio’

Ma per capire fino in fondo chi era davvero Fabio Bernardin, basta rileggere un articolo del 2011 del quotidiano Trentino. Sindaco fino al 2010 di Tonadico, assessore comprensoriale e impegnato da sempre nel volontariato, anche Bernardin decise  di aderire all’appello lanciato dal quotidiano locale per la riduzione delle indennità dei consiglieri provinciali: “L’ho fatto – scriveva allora – principalmente per un motivo, perché credo vada perseguita l’idea che la politica sia innanzitutto un servizio. Anch’io quando ero sindaco ho dato il buon esempio e avevo fatto in modo di ridurre i costi della politica.

Una scelta necessaria di fronte ai problemi che le famiglie stanno vivendo in questo particolare momento di difficoltà e per questo mi sembra qualcosa di semplicemente necessario. E’ un segnale, un’ammissione che la crisi esiste e che ci si dimostra solidali nei confronti degli altri e di chi ha dei problemi, nulla di più.

Le riduzioni di cui si parla, pari a circa il 10-20% degli emolumenti che i politici ricevono sono davvero poco di fronte a tutti i vantaggi e alle tante regalie di cui dispone chi governa”. Parole ricordiamolo, che risalgono al 2011, quando la crisi post covid e le difficoltà di questi mesi ancora non si conoscevano… 

 


Riposa in pace caro Fabio e la terra ti sia lieve…

Le più sentite condoglianze alla famiglia, dalla nostra Redazione.


L’ultimo saluto a Tonadico

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