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Addio a Sergio Reolon: funerali lunedì 23 gennaio alle 14 al cimitero di Castion a Belluno alla presenza del presidente veneto, Luca Zaia

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Aveva 66 anni ed era in politica dagli anni 70. A lui si devono molte conquiste per il Bellunese. Molto amico anche del Trentino Alto Adige dove si recava spesso

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Belluno – Già presidente della Provincia di Belluno e consigliere regionale, Reolon si è arreso giovedì notte, dopo una lunga battaglia, al male che lo aveva colpito da tempo.  Nel 1975 viene nominato funzionario della Federazione provinciale del PCI di Belluno e nel 1978 segretario provinciale. Nel 1980 viene eletto al Consiglio Provinciale, carica cui viene riconfermato nel 1985. In questo periodo è membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Azienda regionale delle foreste del Veneto.

A lui si devono molte conquiste per il Bellunese, dal demanio idrico, al riconoscimento della specificità nello statuto regionale per cui si era tanto battuto. Sotto la sua amministrazione è arrivato il riconoscimento dell’Unesco per le Dolomiti.

Nel 1990 è nominato assessore provinciale all’organizzazione e al personale, alla caccia e pesca e alla tutela delle acque. Nel 1995 rientra in Giunta come Vicepresidente con delega alla mobilità e ai trasporti. Nel 2003 si dimette da questa carica per divergenze con l’allora Presidente della Provincia Oscar De Bona.

È stato eletto Presidente della Provincia di Belluno nel turno elettorale del 2004 (ballottaggio del 26 e 27 giugno), raccogliendo il 56,2% dei voti in rappresentanza di una coalizione di centrosinistra. Nelle elezioni provinciali del 2009 è stato battuto al ballottaggio dal candidato della coalizione di centrodestra Gianpaolo Bottacin. Nelle elezioni regionali del Veneto nel marzo 2010 è stato eletto consigliere regionale veneto per il Partito Democratico.

Il saluto dell’ex presidente Oscar De Bona

“Ciao Sergio,
Ho capito ieri mattina che qualcosa non andava…non mi rispondevi più ai miei messaggi … purtroppo te ne stavi andando…ora R.I.P….ricordati che rimarrai per sempre nei miei e nei nostri pensieri, questa terra ti deve molto e io pure, mi hai dato 12 anni di piena collaborazione, con la tua tenacia e preparazione abbiamo affrontato i maggiori problemi di questa nostra amata terra Bellunese. Ci rimane come prova del tuo grande impegno e della tua sensibilità l’ultimo libro. Sei stato coraggioso,leale e hai saputo lottare anche nei momenti più difficili e avversi. Ho un unico rammarico , che non hai visto fiorire ciò che con fatica avevamo insieme seminato. Sarai sempre nei miei ricordi”.

Il Cordoglio del presidente Zaia

“Se n’è andato un collega battagliero, dalla forte personalità, che amava la sua terra bellunese alla quale ha dedicato tanta passione, competenza ed energie, fino alla fine della sua troppo breve vita”. E’ un ricordo commosso quello che il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, dedica a Sergio Reolon, ex presidente della Provincia di Belluno e consigliere regionale sino alla passata legislatura. “Sapevo della sua malattia, ma non che le sue condizioni fossero a tal punto peggiorate – dice il presidente –. Le nostre esperienze amministrative e politiche si sono a lungo incrociate: l’ho conosciuto quand’era consigliere provinciale, siamo stati contemporaneamente presidenti lui della Provincia di Belluno io di quella di Treviso e ci siamo poi incontrati nuovamente in Regione”. “Sergio è stato un uomo politico e un amministratore pubblico che ha interpretato fino in fondo il suo ruolo – prosegue Zaia –, senza fare sconti a nessuno, ma leale nel comportamento e nel confronto. La sua è stata una delle voci più autorevoli, convinte e combattive che si sia alzata a difesa della montagna e conquiste importanti, quali la specificità di Belluno nello statuto regionale, portano anche la sua firma”. “Esprimo un sentimento di vicinanza alla sua famiglia e alle persone a lui care – conclude Zaia – e il cordoglio mio e della Giunta regionale al Partito Democratico bellunese e veneto”.

Il cordoglio dell’ex governatore trentino Dellai

“Apprendo con tristezza che ci ha lasciato Sergio Reolon. Per molti anni siamo stati colleghi amministratori dei nostri vicini territori – spiega Lorenzo Dellai, oggi parlamentrare – e abbiamo condiviso la stessa sensibilità. L’avevo sentito poche settimane fa, in occasione della presentazione a Trento del suo ultimo libro. Quasi un testamento politico, nel quale ha riassunto le sue idee e sopratutto le sue preoccupazioni per una montagna bellunese incapace ancora di trovare la via del futuro. Sergio Reolon lascia il ricordo vivo di un buon amministratore e di un politico appassionato”.

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Sergio Reolon a destra, con l’ex presidente altoatesino, Luis Durnwalder

 

 

Puppato: “Politico innamorato del proprio territorio”

“Sergio ci lascia e lascia le montagne del suo bellunese, quelle montagne che ha amato e difeso sempre, come nessun altro, con convinzione intaccabile e non comune. Di lui non dimenticherò mai l’impegno, la competenza e la serietà che ha portato in regione per lavorare ad un Veneto davvero migliore, da vero combattente così come ha lottato fino alla fine contro la malattia. È suo il merito per buona parte dell’architettura dello statuto del Veneto, fermo da anni e portato a casa grazie all’impegno nella commissione del gruppo del Partito Democratico sotto la presidenza Tesserin e di Sergio Reolon vice Presidente. Suo quell’art. 15 così importante, che ha dato forma all’autonomia della provincia di Belluno mai ancora realizzata ma sempre promessa dalla regione Veneto. Ho sentito via WhatsApp Sergio proprio martedì 17 gennaio, la sua grande dignità e il coraggio indomito gli hanno fatto scrivere: ‘resisto finché posso, Laura resisto’. Con profondo dolore voglio far giungere alla famiglia il mio più sincero affetto e le mia vicinanza, dicendo loro che Sergio vivrà anche nei suoi libri, nelle sue opere che dovranno vedere realizzazione a partire dallo statuto autonomo della provincia di Belluno suo grande lascito”. Lo dice Laura Puppato, avuta la notizia della scomparsa di Sergio Reolon.

“Onore a un combattente vero”

Così Alessandra Buzzo, presidente del movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti, ricorda Sergio Reolon, scomparso questa mattina dopo una lunga malattia. “Reolon ha segnato la vita politica del Bellunese degli ultimi 30 anni, lottando fino all’ultimo; – ricordano dal movimento – una vita fatta di lotte per il territorio, dalle questioni del lavoro come l’ACC alla firma con l’allora presidente della regione Galan per l’autonomia bellunese, fino alla battaglia per il demanio idrico, senza tralasciare il suo impegno in consiglio regionale. Non dimentichiamo i contrasti avuti con lui, soprattutto durante le elezioni regionali del 2015, ma questo è il momento del dolore e della riflessione”. Tutto il movimento Bard e i suoi associati si stringono intorno alla famiglia per questa perdita.

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