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Asl Bolzano spegne le polemiche dopo il questionario con il termine “razza”: “Errore di traduzione”

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Il termine “razza” è stato utilizzato in un questionario della neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva “per un errore di traduzione dal testo originale che è in lingua inglese e che è stato standardizzato a livello mondiale

Bolzano – Nel modulo del servizio di Neuropsichiatria infantile del comprensorio sanitario di Bolzano si chiede di inserire, tra gli altri dati, quello relativo alla “razza” dell’alunno che ha bisogno di una valutazione.

Il modulo verrà rivisto a brevissimo”. Lo comunica l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. Secondo il direttore generale Florian Zerzer il termine inglese “race” non avrebbe mai dovuto essere tradotto con la parola “razza”: “In Europa questo termine è inteso e percepito diversamente rispetto a quanto accade negli Stati Uniti, per esempio.

Il termine razza è ormai bandito in Europa, poiché non ha valore scientifico. Negli Stati Uniti, invece, è ancora in uso. E il questionario sotto accusa è stato formulato nel 2001 dall’Università del Vermont. “Si è trattato di una svista nella traduzione” spiega il direttore generale dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige Florian Zerzer. 

A nome dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige mi scuso per il fatto che tale termine sia stato utilizzato in questo contesto”, afferma Zerzer, “ma, come tutti sappiamo, gli errori si possono purtroppo verificare anche in fase di progettazione. Ringrazio le cittadine ed i cittadini che ci hanno segnalato l’accaduto. L’errore di traduzione verrà corretto il prima possibile”.

Guarda l’intervista (TGR)

 

 

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