Primo Piano NordEst Primiero Vanoi Belluno

Arriva anche a Feltre la Mostra: “Giotto. La Cappella degli Scrovegni”, allestita dal 9 marzo al 14 aprile presso l’Istituto canossiano (DATE EVENTI)

Share Button

Sabato 9 marzo per la cittadinanza ci sarà l’Opening ufficiale alle 20.30 nell’auditorium dell’Istituto Canossiano con la video proiezione Explorer navigation realizzato dal professor Filippetti: Giotto e la Cappella degli Scrovegni: un viaggio tra colori, sguardi, gesti e simbologie

Feltre (Belluno) – In concomitanza con la mostra Giotto. La Cappella degli Scrovegni, l’Istituto Canossiano ha il piacere di ospitare anche la mostra fotografica  di Bruno Boz e Giacomo De Donà: Oltre l’incanto. La mostra, realizzata in occasione dei 25 anni del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, raccoglie gli scatti di due appassionati conoscitori e frequentatori delle Dolomiti Bellunesi. Un connubio tra arte e natura all’insegna della Bellezza.

Nutrito anche il calendario degli approfondimenti storico-culturali, artistici, spirituali e musicali che prendono avvio dalla serata del 13 marzo e forniscono spunti di approfondimento rispetto a Giotto e la sua epoca. Verranno illustrati anche in occasione dell’ incontro con la stampa di venerdì pomeriggio.

Il programma

Orari

da martedì a sabato 9-13; 14-18
domenica 10-13; 15-18
lunedì chiuso
ingresso libero

Le visite guidate sono gratuite e vedono coinvolti attivamente i ragazzi delle scuole superiori nell’ambito del progetto educativo di alternanza scuola-lavoro.

Info e prenotazioni

eventi@istitutocanossianofeltre.org
www.giottofascuola.it

Gli appuntamenti

mercoledì 13 marzo ore 18
“Antigone. L’enigma della salvezza”
a cura di don Rinaldo Ottone, filosofo e teologo

mercoledì 20 marzo ore 18
“Il bene comune e il bene proprio: da Giotto a Lorenzetti”
a cura di Roberto Filippetti, ideatore e curatore della mostra

venerdì 29 marzo ore 18
“Arte e finanza. Una storia d’amore o di interesse?”
a cura di Francis Contessotto, docente di arte sacra, studi teologici di Treviso e Vittorio Veneto

sabato 6 aprile ore 20.30 auditorium
“Suona la campanella! In viaggio tra arte e musica nella mente del compositore”
Eleonora Centa al pianoforte
letture di Rosa Lusa

mercoledì 10 aprile ore 18-19.30
“Confronto tra il pensiero dantesco e l’iconologia della Cappella degli Scrovegni”
a cura di Marco Hubert Campigotto 

venerdì 12 aprile ore 18
“La natura, la fede, l’amore tra arte, musica e poesia”
a cura di Eleonora Centa e i lettori del gruppo “Caratteri Atipici”

sabato 13 aprile ore 18
“Bellezza e Historia”
a cura di Matteo Melchiorre

domenica 14 aprile ore 14.30-17.30
finissage

“A proposito di Urbs Picta. La via dell’affresco”
a cura di Isabella Pilo
in collaborazione con Consorzio Dolomiti Prealpi

Tutti gli appuntamenti si terranno presso la biblioteca dell’Istituto Canossiano.

L’allestimento

Fra il 1303 e il 1305 Giotto, su commissione di Enrico Scrovegni, affrescò una cappella concepita per accogliere lui stesso e i suoi discendenti dopo la morte. Questa piccola chiesa romanico-gotica, dedicata a Santa Maria della Carità, è considerata un capolavoro della pittura del Trecento italiano ed europeo e una delle massime espressioni dell’arte occidentale.

Il ciclo pittorico della cappella è centrato sull’avvenimento di Dio che si fa uomo per aprire all’uomo la strada verso il suo personale destino di gloria. Sulle pareti della navata sono sviluppati tre temi principali, ciascuno in dodici episodi: la vita di Gioacchino e Anna, e la vita di Maria fino all’Annunciazione; l’infanzia di Gesù e la sua vita pubblica; la sua passione, morte e risurrezione, fino alla Pentecoste.

Infine lo zoccolo con le personificazioni delle sette virtù e dei sette opposti vizi che conducono rispettivamente al Paradiso e all’Inferno del grande Giudizio Universale dipinto sulla controfacciata.

 Allestimento a Venezia, Scuola di San Rocco
foto: Alessandro Boscolo Agostini

Allestimento a Venezia, Scuola di San Rocco

 La mostra, prodotta da Itaca, consente un primo e approfondito incontro con il capolavoro di Giotto grazie ad una fedele riproduzione fotografica, in scala 1:4, delle pareti della cappella dopo i restauri del 2002, che hanno riportato gli affreschi all’antico splendore rivelando la bellezza e la genialità della pittura giottesca che influenzò generazioni di artisti e mutò i canoni stilistici dell’arte italiana ed europea.

Allestimento a Portoviro

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *