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Scuole d’infanzia: la giunta veneta assicura 56 milioni in arrivo per le paritarie

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Il patto di stabilità impedisce a una regione virtuosa come il Veneto di anticipare  fondi statali”

scuola

Venezia – “Nessun ritardo, le scuole paritarie del Veneto stanno per ricevere non solo i 25 milioni di trasferimenti statali assegnati dalla Legge di stabilità 2015, ma anche gli oltre 30 milioni di euro di risorse regionali previsti nel bilancio regionale 2015 già in pagamento. Il 20 luglio, con apposito provvedimento di variazione di bilancio, la Giunta veneta ha provveduto ad assegnare alle scuole d’infanzia del Veneto i 25,8 milioni di fondi statali arrivati da Roma e, nel contempo, ha dato il via ai mandati di pagamento per oltre 28,8 milioni di contributi di propria competenza”.

Il vicepresidente della Giunta veneta Gianluca Forcolin, con delega al bilancio, rassicura i gestori delle scuole paritarie, dell’infanzia e secondarie su tempi di pagamento dei contributi pubblici. “Il Veneto non è affatto in ritardo nell’erogare i trasferimenti statali – precisa Forcolin, replicando all’onorevole Rubinato – in quanto la Giunta ha potuto assegnare i fondi non appena avuta certezza dell’effettivo trasferimento dal ministero. Ora le strutture competenti – il Dipartimento sociale per nidi e scuole d’infanzia e la Direzione Istruzione per le secondarie di primo e secondo grado – sono già al lavoro per predisporre i relativi decreti e i mandati di pagamento. Anzi, il nuovo governo regionale, consapevole delle difficoltà nelle quali versano le scuole paritarie a causa degli oneri crescenti e della progressiva contrazione dei contributi pubblici, ha provveduto ad accelerare il pagamento dei fondi regionali previsti nel bilancio di previsione 2015, per un valore complessivo di 30 milioni e 240 mila euro”.

“Casomai, a rallentare l’erogazione dei contributi alle scuole dell’infanzia e paritarie – replica Forcolin – sono le mutate procedure di assegnazione decise a Roma che, solo per quest’anno, hanno affidato alle Regioni (anziché ai competenti Uffici scolastici regionali) la gestione dei trasferimenti statali alle scuole paritarie secondarie. Una innovazione temporanea, dato che già dal prossimo anno la competenza ritornerà agli Uffici scolastici regionali, che ha allungato i tempi burocratici complicando il percorso di erogazione dei fondi per i 160 istituti secondari veneti interessati”.

“Certo, l’onorevole Rubinato ha ragione quando ricorda che i nidi e le scuole d’infanzia del Veneto sono in credito dalla Regione di decine di milioni di euro di contributi pubblici per le annualità precedenti – conclude Forcolin – ma le rammento che il nodo scorsoio del patto di stabilità sta strangolando le capacità di spesa anche di una regione virtuosa come il Veneto, che ha chiuso il rendiconto 2014 con un attivo di un miliardo e 100 milioni. Soldi con i quali avremmo potuto tranquillamente anticipare le spettanze non solo delle oltre mille scuole d’infanzia, ma anche di tanti altri gestori di servizi integrativi e sussidiari, come i centri di formazione professionale o i gestori di servizi per la disabilità. Invece di sollevare inutili polemiche, l’on. Rubinato si adoperi – invita il vicepresidente della Giunta – con i suoi colleghi parlamentari nei confronti del governo Renzi per ottenere al Veneto maggiore autonomia finanziaria e allargare le maglie di un assurdo vincolo di stabilità che ci impedisce di spendere persino i risparmi che abbiamo in cassa”.

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