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Anche oggi la criminalità impazza in Veneto: escalation di violenze

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Padova sotto assedio, scene surreali nel vicentino: cocente sconfitta per la legalità

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Venezia – “Anche oggi il triste bollettino della criminalità nel Veneto è lungo e preoccupante. Ora basta, di fronte al colpevole disinteresse del Governo, che guarda da lontano e non muove un dito, finiranno per aver ragione i cittadini che, sempre più numerosi, si organizzano per difendersi da sé. Ma siamo alla dichiarazione di resa dello Stato. Loro hanno da pensare alle maxiriforme di tante chiacchiere e poca sostanza e agli inciuci su legge elettorale e Capo dello stato, mentre sui territori la gente è abbandonata a sé stessa ogni giorno di più”.

Lancia dure accuse alla mancata risposta all’escalation di criminalità che sta interessando tutto il Veneto il Governatore Luca Zaia, alla luce di nuovi gravi fatti riportati dai media oggi.

“A Padova – incalza – 6 pagine di un quotidiano locale sono dedicate a quello che viene definito ‘assedio criminale’ con colpi in banca, negozi, case e slot, con il terrore di un bar a Cornegliana dove banditi armati hanno tenuto in ostaggio cinque clienti e con la gente che chiede di difendersi da sola e di avere la pistola in casa. A Montegalda, in provincia di Vicenza, rapinatori in banca minacciano un cliente con un taglierino, ma il colmo si tocca a Romano, dove tre ventenni di origine nordafricana prima picchiano un tabaccaio; presi e portati in caserma dai carabinieri tornano in libertà, e subito dopo puntano un negozio per rubare capi d’abbigliamento”.

“A nome di tutti i veneti, quelli già colpiti dai delinquenti e quelli che temono di esserlo ogni giorno di più – Dice Zaia – torno per l’ennesima volta a chiedere a Renzi e al suo Governo un minimo di attenzione per gente che con le sue tasse mantiene mezza Italia. Servono più uomini e più mezzi per le forze dell’ordine, finanziamenti straordinari per apparecchiature di controllo e di difesa, e se tutto ciò non basta si impieghi l’Esercito. La situazione è eccezionalmente grave e richiede risposte eccezionali”.

“E poi – conclude Zaia – occorre che il Parlamento pensi immediatamente a metter mano a una legislazione farraginosa e permissiva, inasprendo le pene, facendo in modo che vengano scontate fino all’ultimo minuto e, in caso di stranieri colti in flagrante o condannati, rendendo possibile l’immediata espulsione. E’ perennemente accesa la luce rossa del warning, chi non la vede e non si comporta di conseguenza o è cieco o colpevolmente distratto”.

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