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Alto Adige verso zona bianca dopo Friuli (31 maggio), Veneto (7 giugno) e Trentino (14 giugno), preoccupano varianti

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Kompatscher, preoccupa in particolare la variante delta.

 

Bolzano – Dodici nuovi casi positivi, un altro giorno senza decessi e deciso calo dei ricoveri nei normali reparti ospedalieri: sono i dati che emergono dal bollettino quotidiano dell’emergenza Covid-19 diffuso dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. Nelle ultime 24 ore, sono stati effettuati 838 tamponi pcr (245 dei quali nuovi test) e 9 di essi sono risultati positivi.

L’evoluzione della pandemia da Covid-19 in Alto Adige “è confortante. Andiamo verso la zona bianca, ma preoccupa la diffusione della variante delta”.Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, dopo che l’esecutivo, come ogni settimana, ha fatto il punto sulla situazione dell’emergenza sanitaria.

“I dati settimanali dei contagi e quelli dei ricoveri restano bassi e questo ci porterà dal prossimo 21 giugno in zona bianca”, ha sottolineato Kompatscher preoccupato, però, dalla variante delta. “Anche in Alto Adige – ha aggiunto il presidente della Provincia – abbiamo una persona piuttosto giovane, non vaccinata e senza patologie pregresse, che è stata infettata da questa variante e si trova in terapia intensiva. Perciò il mio appello è di continuare a seguire le regole per prevenire il contagio”.

Regole che, in certa misura, saranno meno stringenti con iul passaggio alla zona bianca. “Verrà meno il coprifuoco – ha spiegato ancora Kompatscher- e, con la prescrizione del CoronaPass, si potranno organizzare eventi pubblici all’aperto. Verrà meno anche l’obbligo della mascherina all’aperto, ma bisognerà averla sempre con sè perché va comunque indossata in caso di assembramenti”.

Avanzo di 380 milioni per la Provincia

“L’avanzo di amministrazione è di circa 380 milioni, ma non si tratta di soldi freschi da distribuire, servono per coprire le poste di bilancio non ancora coperte”. Lo ha detto il governatore altoatesino riferendo dell’avvio in giunta provinciale della discussione sulla variazione di bilancio collegata all’assestamento.

I 380 milioni dell’avanzo, ha ribadito il presidente altoatesino, “non sono soldi aggiuntivi, ma sono fondi che mancavano all’inizio, quando abbiamo formato il bilancio. Si tratta, quindi, di spese ordinarie che ora andremo a finanziare con queste risorse”.

La legge di variazione del bilancio è, però, ancora soggetta a modifiche. Tutto dipende, ha spiegano ancora Kompatscher, dal confronto con il ministero delle finanze sui fondi che la Provincia di Bolzano attende da Roma in base agli Accordi di Milano del 2009 ed all’Accordo di garanzia del 2014. “Abbiamo già chiarito che non siamo disposti a rinunciare alle nostre spettanze – ha sottolineato il presidente altoatesino – ma siamo disponibili a parlare anche di una rateizzazione. Perciò dovremo inserire il risultato di questo confronto nella norma, dando poi luogo ad una modifica della programmazione di bilancio”.

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