NordEst

Alluvione Liguria, Zaia a Burlando: “Veneto pronto a dare una mano”

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Zaia ha ribadito la disponibilità ad inviare una colonna mobile attrezzata e autosufficiente, mezzi, tecnici, volontari, ad aprire una sottoscrizione e in generale a fare ciò che può servire.
“Siamo assolutamente a fianco dei liguri e la Liguria sa che ci siamo – ha detto Zaia – ci muoveremo se e quando ce lo chiedono, perché in frangenti del genere l’organizzazione è fondamentale e il fai da te dannoso. La situazione è gravissima e le immagini scioccanti che vediamo non possono lasciare impassibili i veneti, che un anno fa hanno subito un disastro devastante. Spero che il mondo dell’informazione non faccia l’errore compiuto allora con il Veneto e punti invece i riflettori su questa tragedia, perché i liguri non vengano dimenticati”.
“Sull’alluvione c’è necessità di dare informazioni corrette: sulla questione assicurativa stiamo lavorando da un anno, sapendo che in tutta Italia non esiste per le famiglie, cioè per i privati, un prodotto assicurativo ‘catastrofale’, che copra i rischi da alluvione e terremoto”.

Lo ha ribadito il presidente del Veneto Luca Zaia, tornando sull’argomento in relazione a quanto riportato dai quotidiani di questi giorni. “Posso avere una casa in un luogo sicurissimo, oppure in una golena, ma in entrambi i casi – ha ricordato Zaia – non posso assicurarmi perché manca un pacchetto del genere. Solo le imprese sono assicurabili contro l’alluvione, come effetto di una dinamica agganciata anche ad altre tipologie assicurative. Leggere che non si fanno assicurazioni perché non ci sono le opere è semplicemente una cattiveria”.
 

Abbiamo lavorato e stiamo lavorando, discutendo con le Compagnie, per trovare una soluzione – ha detto in sostanza Zaia – ma le ipotesi si orientano su costi annuali “non affrontabili” di 1500 – 2000 euro per ogni 100 mila euro di valore assicurato.

E questo in un contesto come quello veneto dove 4 case su 10 non sono assicurate neppure contro l’incendio e quasi nessuna contro le trombe d’aria. Si potrebbe piuttosto pensare ad una polizza multirischi nazionale di tipo obbligatorio, sostenuta da contributo statale, come si fa per l’agricoltura.
 

Quanto alla situazione meteorologica attuale, non vi sono al momento particolari preoccupazioni, anche se la paura è tanta dopo gli eventi dello scorso anno. “Il sistema del volontariato della protezione civile è attivo su tutti i fronti – ha riferito in proposito il responsabile regionale Roberto Tonellato – e stiamo monitorando gli eventi. Ma già da questa sera potremo annunciare la fine della criticità, ad esclusione di uno stato di attenzione nei bacini del Piave e del Lemene interessati all’onda di piena, che però non supera il secondo livello di guardia”. In ogni caso si sono registrate precipitazioni consistenti sul Monte Grappa (259 millimetri di pioggia) e in Friuli Venezia Giulia (300 millimetri). 
 
 “In ogni caso oltre 200 dei 250 cantieri attivati sono già stati conclusi e ci aiutano sul versante della messa in sicurezza. Ci servono i bacini di laminazione – ha ribadito Zaia – per i quali serve più tempo e occorrono risorse che al momento non ci sono. Abbiamo iniziato a finanziarne alcuni, ma non dimentichiamo che scontiamo su questa partita un ritardo di 80 anni”.
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