NordEst

AF 447, individuate le scatole nere

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Il ritrovamento – Le scatole nere sono ancora nella sezione finale della fusoliera, che è stata appena ritrovata.
La conferma arriva da UOL Noticias che cita il presidente dell’Associazione delle Famiglie e vittime brasiliane del volo AF/447 Nelson Fari’a Marinho. La squadra di ricerche francese che all’inizio del mese ha localizzato i resti dell’aereo in fondo all’Oceano ha anche individuato le scatole nere nella coda del velivolo, ha affermato.

L’uomo, il cui figlio e’ morto nel disastro aereo, ha preso parte a Parigi ad una riunione con rappresentanti del governo francese e di Air France durante la quale ha insistito sulla richiesta dei familiari di avere propri rappresentanti all’interno della squadra che tentera’ il recupero dei resti dell’Airbus, in un’operazione che iniziera’ probabilmente a maggio. Marinho chiede inoltre che nel caso in cui le scatole nere vengano recuperate, il loro contenuto non venga analizzato in Francia ma negli Stati Uniti, una riuchiesta – ha affermato – che ha incontrato forti resistenze da parte di Parigi.

I francesi starebbero persino cercando di evitare la presenza di un osservatore straniero nelle riunione e nelle ricerche, e avrebbero preferito mantenere il riserbo assoluto sul ritrovamento. L’associazione brasiliana ha sollecitato un incontro con la presidente Dilma Rousseff per ottenere che faccia pressione sul governo francese.

A bordo del volo, vi erano anche i trentini Rino Zandonai, Giambattista Lenzi e Luigi Zortea, che rientravano da una missione tra gli emigranti del Brasile.

Gli ultimi ritrovamenti – Nelle scorse settimane era stata ritrovata una "parte importante dell’aereo, in un solo blocco", aveva detto la Kosciusko-Morizet ai microfoni di France Inter, aggiungendo che ci sono "speranze di localizzare in breve tempo le scatole nere". A breve potrebbero essere diffuse anche le prime foto sottomarine del relitto del velivolo.

A due anni dalla tragedia in cui morirono 228 persone, resta incerta, anche se, ufficiosamente, è stata avanzata l’ipotesi di un malfunzionamento del sensore di velocità montato da Airbus. Il consorzio europeo e la stessa Air France sono sotto inchiesta al tribunale di Parigi per disastro colposo.

Al quarto e ultimo dei tentativi, è stato individuato un grosso troncone della fusoliera, all’interno del quale sarebbero visibili alcuni cadaveri. "L’aereo – ha spiegato Nathalie Kosciusko Morizet – non si è del tutto disintegrato. È stato ritrovato un grande pezzo della fusoliera, con dei corpi all’interno che potrebbero essere identificati".

Troadec ha sottolineato che tra gli elementi ritrovati ci sono i motori e parte delle ali. Le ultime e fruttuose ricerche del velivolo sono state avviate lo scorso 25 marzo, con il contributo della Alucia, un battello da esplorazione oceanografica statunitense e si sono concentrate nella zona da dove l’aereo aveva fatto rilevare gli ultimi segnali prima di scomparire dai radar.

Il volo Rio – Parigi –
Quando precipitò, l’Airbus A330 stava effettuando il volo AF447 fra Rio de Janeiro e Parigi. Gli inquirenti ora cercano soprattutto le scatole nere con la registrazione dei parametri di volo e le conversazioni dei piloti, le uniche tracce che possono spiegare con certezza le circostanze della catastrofe. Il Bea, l’agenzia francese di investigazione sull’incidente, aveva lanciato il 25 marzo scorso una nuova fase di ricerche del relitto scomparso in mezzo all’Atlantico, dopo tre operazioni concluse senza alcun risultato, due nel 2009 e una nel 2010.

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