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Aeroporto di Verona, al via i lavori per un nuovo terminal passeggeri: investimenti per 68 milioni di euro

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Un nuovo terminal passeggeri di ultima generazione per l’aeroporto Catullo di Verona e un trampolino di lancio per preparare il territorio all’accoglienza di atleti, spettatori e turisti in vista delle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, questi gli ambiziosi obiettivi che saranno raggiungi grazie alla realizzazione del Progetto Romeo

NordEst – Un importante intervento infrastrutturale dal valore complessivo di 68 milioni di euro, che ha preso avvio con la posa della prima pietra, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, dei rappresentanti dei Soci di Catullo Spa e delle Istituzioni locali. Un’opera che contribuisce al rilancio dell’economia di Verona, Veneto e Trentino anche in vista degli importanti appuntamenti previsti nei prossimi anni.

Il progetto ha una valenza strategica per il bacino d’utenza dello scalo e in particolare per l’area del Garda, rafforzando la funzione di Verona e dell’hinterland come snodo cruciale per il traffico passeggeri del Nord Italia e affidando al Catullo un ruolo di cerniera tra una delle aree più produttive e dinamiche del nostro paese, l’Europa e il resto del mondo.

Parte del Polo aeroportuale del NordEst insieme a Venezia, Treviso e Brescia, l’aeroporto di Verona è gestito dal socio industriale Gruppo SAVE: un sistema che attraverso un efficace rapporto sinergico tra gli scali ha gestito nel 2019, prima della pandemia, 18,5 milioni di passeggeri.

Il Progetto Romeo costituisce il principale intervento sul terminal dell’aeroporto Catullo previsto dal Piano di Sviluppo dell’aeroporto e riguarda la riqualificazione e l’ampliamento del terminal partenze, la cui superficie passerà dagli attuali 24.840 metri quadrati a 36.370 metri quadrati, a cui si aggiungerà la ristrutturazione di oltre 10.000 metri quadrati di aree già esistenti.

Tra i principali interventi previsti dal progetto: la riqualificazione architettonica della hall check-in, dove i banchi accettazione passeranno dagli attuali 40 a 46 comprensivi di postazioni self check-in e self baggage drop; la realizzazione di nuove sale d’imbarco al primo piano (dagli attuali 13 ai 19 gates di imbarco in totale) con nuovi torrini; la realizzazione di un nuovo sistema BHS (per lo screening dei bagagli da stiva) di ultima generazione con apparecchiature tomografiche Standard III ; la realizzazione di nuovi controlli di sicurezza al primo piano nonché la rivisitazione di tutti i flussi dei passeggeri per migliorare la sicurezza e la godibilità degli spazi.

La nuova infrastruttura sarà realizzata in un’ottica di sostenibilità ambientale, alta manutenibilità e risparmio energetico, e sarà contraddistinta da un’immagine complessivamente rinnovata del terminal sia per gli aspetti architettonici, che per quelli relativi agli spazi commerciali che amplieranno la loro offerta che consentiranno di raggiungere nuovi standard qualitativi e ambientali. L’elevata attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, la scelta delle tecnologie di ultima generazione e la qualità dei materiali consentiranno, infatti, di abbassare significativamente il fabbisogno energetico degli edifici (meno 80.000 kWh all’anno grazie al fotovoltaico), di ridurre le emissioni di Co2 di circa 700 (settecento) tonnellate/anno e di risparmiare complessivamente oltre 1.2 milioni di kWh all’anno grazie all’efficientamento energetico.

Il Progetto Romeo rappresenta anche un grande intervento architettonico pensato per il maggiore confort dei passeggeri, fino a un flusso di oltre 5 milioni l’anno, e una maggiore fruibilità degli spazi a disposizione con un’area commerciale all’ingresso del tutto nuova e un duty free più ampio, con spazi dove acquistare i migliori prodotti dell’enogastronomia locale ma anche artigianato e prodotti Made in Italy di grande qualità.

L’appalto principale del Progetto Romeo è stato affidato, tramite gara, al Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da primarie aziende del settore: Itinera (parte del Gruppo Gavio, si posiziona tra le principali imprese italiane nel settore delle grandi opere infrastrutturali e dell’edilizia civile), Leonardo (tra i principali protagonisti mondiali nel settore dell’aerospazio, difesa e sicurezza) ed Euroimpianti (società che vanta una trentennale esperienza nella progettazione e nella realizzazione di impianti ad alto contenuto tecnologico).

L’investimento complessivo supera i 68 milioni di euro ed è stato possibile anche grazie all’aumento di capitale di 35 milioni di euro votato lo scorso maggio all’unanimità dai soci della Catullo e che oggi risulta interamente sottoscritto.

L’importante infrastruttura sarà terminata entro fine maggio 2024.

IL PROGETTO ROMEO IN CIFRE:

  • Oltre 68 milioni di euro di investimento complessivo

  • 11.500 mq di ampliamento, 10.000 mq di riqualificazione, 36.000 mq di terminal passeggeri

  • 5 milioni di capacità passeggeri/anno

  • Hall partenze con 46 banchi per il check-in e varco per bagagli fuori misura

  • Sala imbarchi al primo piano con 19 gate di imbarco di cui 6 serviti da torrini

  • Nuove aree commerciali a servizio dei passeggeri e area duty free ampliata e rinnovata

  • Nuova area security dotata di un nuovo impianto BHS standard 3 (gestione bagagli da stiva)

  • 80.000 kWh/anno e 700 (settecento) tons/anno di CO2 risparmiati grazie all’efficientamento energetico

  • minore consumo di circa 1.200.000 KWh anno per una minore spesa energetica di circa 200.000 euro

  • 200 moduli fotovoltaici antiriflesso di ultima generazione

  • 40% di utilizzo di materiali riciclati e a loro volta riciclabili

Il progetto Romeo prevede l’impiego di pareti vetrate continue e pareti opache aerate, realizzate con materiali altamente performanti, che consentono un livello ottimale di efficienza energetica. Sulla copertura dell’edificio saranno installati 200 moduli fotovoltaici antiriflesso di ultima generazione. E i materiali usati per i lavori edili saranno provenienti da materiali riciclati (circa 40%), e a loro volta riciclabili dal 30% (prodotti cementizi) al 100% (prodotti ferrosi). Illuminazione sarà realizzata con sistemi a LED ad alta efficienza e interamente automatizzata tramite sensori che consentono la parzializzazione elettrica zona per zona e quindi la riduzione dei consumi. Particolare attenzione è stata posta anche agli impianti meccanici con una centrale termofrigorifera innovativa che condiziona l’aria calda tramite condensatori “naturali” e tratta l’aria avvalendosi di inverter per la riduzione della velocità dei ventilatori in funzione degli effettivi carichi termici. La centrale termofrigorifera è prevista per il futuro allacciamento alla centrale di trigenerazione.

È un onore per me dare avvio al Progetto Romeo, un investimento strategico, nonché il più rilevante investimento realizzato in regione post pandemia. Un progetto che prepara lo scalo di Verona ad accogliere al meglio i passeggeri in vista delle Olimpiadi invernali del 2026 ma che fa di Verona uno snodo cruciale e sinergico rispetto alle altre infrastrutture del Veneto. Il valore di questi lavori supera di gran lunga quello economico perché potrà fungere da moltiplicatore di risorse e leva strategica capace di attivare sinergie tra tutti gli scali del territorio favorendo così la crescita del commercio e delle economie locali”, ha dichiarato Paolo Arena, Presidente di Catullo Spa.

L’attenzione all’ambiente, la ricerca di materiali e soluzioni eco sostenibili ma ancora le tecnologie di ultima generazione cha abbiamo voluto impiegare in questo progetto sono la testimonianza di come oggi un’infrastruttura aeroportuale possa essere inserita in un territorio diventandone pivot della crescita sostenibile e parte integrante – e integrata – di un’area dall’alto valore ambientale come quello del Garda. Abbiamo voluto fortemente questo progetto e abbiamo guidato le scelte architettoniche e tecnologiche che faranno del nuovo terminal un luogo accogliente e all’avanguardia all’altezza delle sfide che ci attendono e della ripartenza tanto attesa e cercata”, ha dichiarato Monica Scarpa, Amministratore Delegato di Catullo Spa e di Gruppo Save.

L’evento odierno rappresenta la prova tangibile dell’importanza di fare sistema. Il lavoro impostato in questi anni con Verona e le sinergie attivate con Venezia e gli altri scali del sistema aeroportuale del Nord Est, sono e saranno determinanti per agganciare la ripartenza e per farci trovare pronti alle prossime Olimpiadi invernali, che metteranno al centro tutto il nostro territorio. Save è sempre stata convinta della necessità di realizzare il Progetto Romeo e dopo aver dato il nostro contributo al riassetto generale dello scalo e dei suoi asset economici, oggi siamo pronti a dare avvio ai lavori per guardare al futuro con ritrovato ottimismo, pronti a continuare ad investire nella crescita del Catullo e del Sistema del Garda, asset strategico per l’area servita” ha dichiarato Enrico Marchi, Presidente del Gruppo Save.

Voglio ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questo progetto sin dall’inizio, superando anche le difficoltà della pandemia e con la determinazione necessaria che ha portato a dare l’avvio oggi ai lavori del Progetto Romeo, che costituisce un modello esemplare di partnership tra pubblico e privato. Grazie a questa lungimiranza sono certo che potremo affrontare le sfide che ci attendono e lo faremo forti di una sinergia che sarà possibile grazie al coordinamento degli scali, continuando a lavorare per farci trovare pronti per gli eventi che il nostro territorio ospiterà nel prossimo futuro”, ha dichiarato Giuseppe Riello Presidente della Camera di Commercio di Verona, già presidente di Aerogest.

“Crediamo fortemente nella potenzialità del nostro territorio e nei suoi asset strategici. L’aeroporto Catullo è uno di questi e rappresenta un importante volano di crescita, che da oggi vede avviare una nuova stagione. L’attuazione del Piano di Sviluppo, con la posa della prima pietra del terminal partenze, è infatti uno snodo di cui beneficeranno la città e l’intera provincia di Verona. Il Progetto Romeo permetterà al nostro scalo di aumentare le capienze e di fornire servizi migliori ai passeggeri, oltre ad essere un grande opera pubblica che aiuta la ripresa. Ci attendono grandi sfide, fra cui quella di essere città olimpica nel 2026, e come è nostra abitudine vogliamo farci trovare pronti. Nell’uscire dalla difficile crisi economica globale, la sinergia fra pubblico e privato sta dando i suoi frutti. Oggi è un gran giorno per Verona con la dimostrazione tangibile di quanto crediamo nel futuro”, ha dichiarato Federico Sboarina, Sindaco di Verona.   

Il Veneto si dimostra ancora una volta all’avanguardia nell’accoglienza, nell’uso di tecnologie di ultima generazione e nella sostenibilità. Grazie alla partnership tra i soci pubblici e privati Verona sarà pronta già dal 2024 ad accogliere al meglio visitatori e sportivi in vista dell’appuntamento olimpico di Milano-Cortina del 2026. E lo farà con una veste interamente rinnovata, quella dello scalo Valerio Catullo che, assieme agli altri aeroporti del Veneto rappresenta già oggi una delle porte di accesso privilegiate al nostro territorio. Investimenti di lungo periodo, visione strategica e crescita sostenibile sono i principi alla base del progetto inaugurato oggi e sono gli stessi su cui si fonda anche la programmazione infrastrutturale della nostra Regione. Mobilità sostenibile, connessioni veloci e un sempre minor impatto sulle emissioni sono solo alcuni degli obiettivi che vogliamo raggiungere in vista delle Olimpiadi invernali ma anche come patrimonio che si tradurrà in una eredità sostenibile per la crescita del territorio, delle sue impresse e per le generazioni che verranno”, ha dichiarato Luca Zaia Presidente della Regione Veneto.

Da sempre l’ENAC ha creduto nelle attività di privatizzazione degli aeroporti nazionali, sostenendo le iniziative volte allo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali, nel quadro delle strategie di crescita delineate nel Piano nazionale Aeroporti. L’area del Nord Est presenta, in particolare, caratteristiche socio-economiche che costituiscono una potenzialità per lo sviluppo del traffico aereo e gli aeroporti di tale sistema, Venezia e Treviso da un lato, Verona e Brescia dall’altro, rappresentano per la peculiare vocazione che caratterizza ciascuno di essi, un volano di crescita e di sviluppo per l’economia del territorio. La nuova infrastruttura del terminal consentirà, una volta realizzata, di accogliere i passeggeri in un ambiente che risponde agli attuali standard di “Livello di Servizio” tenendo adeguatamente in conto la “passenger experience”, migliorando in tal modo il comfort per il passeggero. L’attenzione all’ambiente e alla qualità architettonica sono aspetti caratterizzanti il progetto che prevede all’interno del terminal la valorizzazione delle peculiarità artistiche e produttive del territorio veronese“, ha confermato Pierluigi Di Palma, Presidente di ENAC .

Coniugare innovazione tecnologia e sostenibilità rappresenta la chiave per il futuro del settore. Il trasporto aereo, ora più che mai, nel momento del rilancio e della ripartenza deve trovare la propria forza nella qualità dei servizi offerti al passeggero, che devono essere innovativi e competitivi senza tralasciare le tematiche ambientali. Gli aeroporti sono porte di accesso non solo al territorio, ma all’economia della Regione in cui sono inseriti. In tale contesto i lavori del Valerio Catullo proiettano l’aeroporto in un’ottica di servizio a favore della città e del territorio”, ha commentato Alessio Quaranta, Direttore Generale di ENAC.

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