L’assessore Simion spiega: ” ll processo di fusione in atto tra i Comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua, che troverà risposta, positiva o negativa che essa sia, solo dopo il referendum popolare del prossimo 7 giugno, mi impone di evidenziare il mio personale pensiero”
>Giacomo Simion, Assessore del Comune di Fiera di Primiero (VIDEO)
Primiero (Trento) – “Per onestà intellettuale e trasparenza nei confronti degli elettori di Fiera di Primiero, che mi hanno dato la loro fiducia – scrive in una nota Giacomo Simion – affermo che, dopo aver militato tanti anni nell’Amministrazione comunale di Fiera, non me la sento proprio di assumermi la responsabilità di invitare i miei concittadini a votare favorevolmente. Credo infatti che la irreversibilità dell’eventuale fusione, definitiva come una sentenza, costituisca un rischio troppo elevato, a fronte della indeterminatezza, della approssimazione e della nebulosità della proposta referendaria: non si possono barattare secoli di storia con un salto ne! buio!
A mio modo di vedere si sono volute fare le cose troppo in fretta e senza adeguata preparazione. Questo processo meritava invece un periodo di “rodaggio”, da affinare avvalendosi dello strumento della gestione associata dei servizi, coinvolgendo tutte le Amministrazioni comunali, così da correggere senza problemi eventuali problematiche che si dovessero presentare. Così si sarebbe potuto proporre, in un tempo adeguato, la fusione dei Comuni, di tutti i Comuni, da Pontet a Passo Rolle. E invece temo che, se questa fusione dovesse passare, avremo una Valle più spaccata di prima, molto più squilibrata tra le comunità che la compongono, e senza reali benefici diretti: manca un progetto concreto, manca una analisi. seria delle prospettive finanziarie di ciascuna Amministrazione, non esiste un piano di sviluppo condiviso, e inoltre nessuno sa veramente se i servizi miglioreranno e se i costi caleranno!
E sottolineo anche come le mie perplessità siano ogni giorno di più condivise dall’opinione di autorevoli commentatori, che sui giornali locali mettono in guardia le comunità del Trentino da facili entusiasmi a sostegno delle fusioni “a prescindere”, comunque e dovunque esse siano proposte. ln molti casi infatti (non in tutti, ma in quello di Primiero io reputo di sì), queste fusioni, che vanno tanto di moda, non sono progetti sinceri e trasparenti sul futuro dei Comuni, ma soltanto oggetto di disputa politica a beneficio di pochi, che prescinde dal perseguimento del vero bene comune.
Quindi pensiamoci non una, bensì dieci volte, prima di esprimere il nostro voto sulla scheda referendaria. Ben consapevoli che indietro, ahimè, non si torna, e che invece il futuro può essere preparato sicuramente meglio, con strumenti di aggregazione e di condivisione tra Amministrazioni che possono portare reali risparmi, senza intaccare il cuore stesso della identità delle nostre comunità”.
GIACOMO SIMION
Assessore del Comune di Fiera di Primiero