NordEst

Veronesi fuggono con il finto gelato: denunciati, Catanese accusato di truffa

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Fuggono con il gelato ma vengono denunciati – La fuga con un gelatone in vetroresina alto un metro e sessanta, è costata a due giovani veronesi una denuncia per furto da parte dei carabinieri di Imèr. Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi.

Il gelatone, esposto all’esterno della Gelateria Corona a Mezzano (nei pressi dell’Albergo Salgetti) era stato sottratto dai due giovani che avevano affittato un appartamento a Primiero, per trascorrere le vacanze natalizie. Mistero sull’utilizzo del gelatone da parte dei due veneti.

L’auto con il cono gigante, non è passata però inosservata nel piccolo centro primierotto. E’ stata notata da alcune persone che hanno segnalato il fatto. Da una successiva verifica da parte dei militari dell’Arma, sulle targhe delle auto parcheggiate  in zona, si è arrivati facilmente a scoprire chi erano gli autori del gesto, con altri precedenti simili.

Nessuna scusa, quando i carabinieri si sono presentati nell’abitazione in affitto a Mezzano dei due 25enni veronesi, che hanno così rimediato una denuncia per furto. Il gelatone in vetroresina – del valore di circa 300 euro – è stato invece restituito ai leggittimi proprietari, per buona pace dei turisti presenti in valle.

Prete truffato da un catanese – Attenzione alle truffe anche nella zona del Primiero e Feltrino. Un catanese con il figlio, è stato denunciato nei giorni scorsi, sempre dai carabinieri di Imèr – in seguito ad una verifica delle foto segnaletiche – dopo che aveva tentato di truffare un anziano prete residente a Mezzano, nel Primiero. 

La strana coppia, composta da padre e figlio, si era presentata dall’anziano parroco cercando di distrarlo con alcune strane domande. Mentre il padre era riuscito a impegnare il sacerdote, il figlio si era introdotto nell’abitazione cercando di asportare una busta contenente 2mila euro.

Fortunatamente, un vicino di casa del parroco è riuscito ad intervenire in tempo, strappando dalle mani del ragazzino la busta e denunciando poi l’accaduto ai carabinieri della zona. Dopo una verifica – attraverso le foto segnaletiche – si è arrivati così alla denuncia del catanese senza fissa dimora. Indagini sono ancora in corso – attraverso il Tribunale dei minori – sulla posizione del figlio.

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