NordEst

Tunnel Moline: Ultimato lo scavo, Traffico a singhiozzo

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Previsti rallentamenti – La circolazione viaria sulla sr50 in località Moline, fino al 18 dicembre, subirà delle modifiche. Fino al 4 dicembre verrà istituito il senso unico alternato regolato da semaforo sulle 24 ore. Dal 5 al 18 dicembre, senso unico alternato con semaforo nei giorni feriali. Sabati, domeniche, prefestivi e festivi infrasettimanali invece ci saranno o movieri o semaforo. Fino al 18 dicembre, (sabati, domeniche e festivi infrasettimanali esclusi) in alcuni momenti verrà interdetto il traffico al massimo per 20 venti minuti.

Cade l’ultima roccia – Da lunedì mattina la galleria di Moline è finalmente realtà. Con la demolizione dell’ultimo diaframma di roccia e il completamento dello scavo della galleria, in prossimità della località omonima. L’intervento è inserito nell’Accordo di Programma sottoscritto nel 2001 tra la Regione Veneto e Province di Trento e Belluno per la messa in sicurezza e l’adeguamento della viabilità della S.S. 50 (successivamente divenuta S.R. 50) “del Grappa e del Passo Rolle”.

In particolare, consiste nella rettifica e sistemazione della SR 50 tra le progressive km 55+000 e km 57+000 nel bellunese e comprende la realizzazione di una nuova galleria, in località Moline, della lunghezza complessiva di circa 500 m. I lavori sono stati aggiudicati un’associazione temporanea tra due aziende venete e la fine è prevista per i primi di luglio 2011. L’assessore veneto Oscar De Bona ha ricordato di aver sottoscritto quell’accordo nel 2001, quando era presidente della Provincia di Belluno, con il presidente della provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e l’assessore Renato Chisso per la Regione.

"E’ stato un accordo pilota – ha detto De Bona – e per di più in tempi non sospetti, quando non si erano ancora manifestate spinte secessioniste nel territorio bellunese. Ha anticipato successive iniziative – come l’intesa sottoscritta tra Veneto e Trento nel luglio 2007 – per superare in maniera positiva le disparità tra territori confinanti". L’assessore ha sottolineato anche che l’accordo è stato raggiunto non solo per la spinta del versante bellunese ma con l’appoggio delle comunità locali del Primiero, interessate al miglioramento della viabilità per poter raggiungere tra l’altro strutture scolastiche e sanitarie nel bellunese. Un accordo quindi che ha anche una forte valenza sociale.

De Bona ha fatto rilevare, inoltre, che quando le imprese venete vengono messe nella condizione di partecipare e aggiudicarsi gli appalti, i tempi di realizzazione in linea di massima vengono onorati se non addirittura anticipati rispetto alle scadenze previste dai capitolati. Questo potrebbe verificarsi anche in questo caso. De Bona ha avuto, infine, parole di apprezzamento per il presidente Dellai che ha saputo trovare risorse da mettere a disposizione in Veneto, per l’assessore regionale Chisso, per quanto ha fatto l’ex assessore regionale Floriano Pra analogamente al consigliere provinciale trentino Marco Depaoli. Erano presenti alla cerimonia anche i consiglieri regionali Dario Bond, Guido Trento e il presidente della Comunità di Primiero Cristiano Trotter.

Il dibattito sulla viabilità a Primiero –
Serviranno però ancora diversi mesi di lavoro per poter ultimare definitivamente l’importante opera che risolverà almeno parzialmente i problemi della viabilità di Primiero e parte del Feltrino/Lamonese. In molti nella vallata di Primiero si interrogano però da tempo, su un’alternativa concreta alla viabilità della valle (un tunnel verso Fonzaso per bypassare lo Schenèr, o verso la Valsugana o o infine verso Fiemme): è bastata infatti una frana a Lamon per mettere in crisi i collegamenti con il Primiero. Lo stesso potrebbe accadere anche se fosse interessato il tratto di strada dello Schenèr. 

In questo dibattito, dovrà però essere considerato anche il futuro collegamento funicolare San Martino – Rolle (guarda il progetto nei servizi correlati) e il progetto Metroland in Trentino.

L’accordo Trentino/Veneto – Fra gli interventi previsti dall’Accordo quadro, firmato fra la Provincia autonoma di Trento e la Regione Veneto, per la riqualificazione della Strada Regionale 50, rilevante è quello per la realizzazione della galleria delle “Moline”, nel Comune di Sovramonte, in provincia di Belluno.

La galleria di Moline –
La variante prevede l’adeguamento dei tratti stradali a monte e a valle dell’abitato di Moline, con allargamento della piattaforma dagli attuali 6 metri lineari di media ai 9 metri. Inoltre, in corrispondenza dell’abitato di Moline è prevista la realizzazione di una galleria della lunghezza di circa 650 metri.
L’intervento prevede la messa in sicurezza e l’adeguamento della viabilità stradale tra le progressive km 49+450 e km 61+240. Committente è Veneto Strade Spa. I lavori hanno avuto inizio il 26 marzo 2008. Tempo contrattuale 1.150 giorni continuativi.

Rotatoria di Lamon – Hanno preso il via nelle scorse settimane anche i lavori di adeguamento dell’innesto tra la strada statale n. 50 del Grappa e Passo Rolle e la strada provinciale n. 19 in comune di Lamon. Si tratta dell’opera inserita nel Piano triennale 2006/2008 per la viabilità della Regione Veneto il cui importo complessivo ammonta a un milione e 200mila euro.

Il progetto Prevede la realizzazione di una rotatoria a cavallo della statale 50 in prossimità della depressione naturale al di sopra del torrente Cismon e dell’innesto con la provinciale 19. L’anello viario avrà il raggio esterno di 23 metri, la larghezza di carreggiata di 8 metri e una banchina su entrambi i lati di 50 centimetri. E’ prevista inoltre la costruzione di un percorso pedonale a ridosso della rotatoria.

L’assessore regionale Oscar De Bona esprime soddisfazione per l’avvio di quest’opera che rappresentava uno dei punti viari messi a fuoco durante il suo ultimo mandato da presidente della Provincia di Belluno. L’intervento infatti, gestito da Veneto Strade, è inserito tra quelli individuati nella convenzione pluriennale tra Provincia autonoma di Trento, Regione del Veneto e Provincia di Belluno dell’ammontare complessivo di 110 miliardi delle vecchie lire, finanziata per il 60 per cento da Trento e per il restante 40 da Belluno e dal Veneto.

In quell’accordo sottoscritto dall’allora presidente provinciale Oscar De Bona e il Veneto con i trentini fanno parte le opere viarie che nel giro di qualche anno consentiranno collegamenti più veloci e soprattutto più sicuri fra Trento e Belluno.

Gli altri interventi –
Si tratta degli interventi sulla strada del Primiero (saranno costruite nuove gallerie), della Val Senaiga (altro stralcio), di Arina e Col Perer, del passo Valles e del passo Cereda.

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