“Continuiamo a lavorare insieme per valorizzare l’Università e, attraverso essa, far crescere il territorio trentino”, ha detto all’Università di Trento il presidente della Provincia autonoma Ugo Rossi con l’assessora all’Università e ricerca, Sara Ferrari
Trento – I neoeletti sono intervenuti in Rettorato, all’inizio della seduta del Senato accademico, l’organo di governo scientifico e didattico dell’Ateneo. Ad accoglierli c’erano la rettrice Daria de Pretis con i sette professori che compongono il Senato accademico, insieme al direttore generale Giancarla Masè.
«Siamo felici di avere nella Provincia un interlocutore forte che ha assunto l’incarico con entusiasmo e che intende disegnare un sistema che valorizza l’Università di Trento» ha dichiarato la rettrice nell’accogliere presidente e assessora. «Il nostro Ateneo gode di un’ottima e crescente reputazione a livello internazionale per la sua politica di reclutamento e per la qualità nella formazione e nella ricerca. Un aspetto quest’ultimo riconosciuto anche dalla valutazione dell’Anvur dell’estate scorsa, che ha posto l’Ateneo trentino al primo posto in Italia per la qualità della produzione scientifica». Ha aggiunto de Pretis: «Nessun passo avanti, però, si sarebbe potuto fare se non ci fosse stato dietro il sostegno della Provincia. Ecco perché invitiamo la Provincia a considerare l’Università non come un costo, ma come un investimento».
La rettrice ha poi offerto la collaborazione dell’Ateneo e delle competenze in esso presenti su alcuni temi, in particolare: la relazione con il mondo del lavoro finalizzata alla ripresa dell’occupazione e della produttività attraverso la ricerca e il trasferimento delle conoscenze; il rapporto con la scuola per quanto riguarda soprattutto l’orientamento e la formazione; il rapporto con la collettività locale e con le sue istanze. Nell’incontro si è ribadita la volontà di lavorare in modo coordinato nella tutela delle rispettive autonomie a cominciare da alcuni passi importanti come il varo del piano strategico di Ateneo previsto per il prossimo anno.
Nelle parole del presidente Rossi e dell’assessora Ferrari la consapevolezza della qualità dell’Ateneo e della sua funzione strategica per lo sviluppo del territorio. «Abbiamo tutti lo stesso obiettivo – ha esordito Rossi – che vede gli studenti al centro: valorizzare il capitale umano. I filoni su cui dovremo lavorare insieme sono molti, dal trasferimento tecnologico che va intensificato al massimo, ad una maggiore percezione, da parte dell’intera comunità trentina, non solo del mondo delle istituzioni, del valore del sistema dell’università e della ricerca. Ma ci sono nuove sfide come l’innovazione organizzativa, tutta da costruire posto che sul versante tecnologico si è fatto molto, a vantaggio della stessa pubblica amministrazione cui i cittadini chiedono maggiore semplificazione senza abbassare il livello qualitativo finora assicurato. Infine le lingue, che per una comunità scientifica sono fattore competitivo naturale ma che devono essere tali per tutta la nostra realtà».
Da Rossi l’invito a lavorare intensamente prima di tutto con l’assessora Ferrari, ma in termini collegiali anche con il resto della Giunta, a cominciare dall’assessore allo sviluppo economico Alessandro Olivi. «Tutto questo – hanno ricordato presidente e assessora – valorizzando la qualità dei programmi e dei rapporti che finora hanno aiutato il Trentino ad aprirsi e a giocare un ruolo di rispetto su scala internazionale».
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