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Trento, Operazione antidroga della Guardia di Finanza: sequestrate seicento dosi di cocaina e marijuana

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Arrestato di un cittadino tunisino e denunciato a piede libero un italiano, entrambi residenti nel capoluogo. L’operazione ha visto l’impiego di Apiol e Nabuco, i due cani dell’unità cinofila, e si è svolta a Trento nord

Trento – Le unità cinofile antidroga della Guardia di Finanza di Trento continuano senza sosta la loro attività di contrasto alla microcriminalità legata allo spaccio e al consumo di droga sul territorio provinciale: ieri sono state sequestrate oltre seicento dosi di sostanza stupefacente, con l’arresto di un cittadino tunisino e la denuncia a piede libero di un cittadino italiano, entrambi residenti a Trento, per detenzione di droga ai fini di spaccio.

Nel corso di un servizio di controllo del territorio su strada, in zona industrialeTrento Nord, le unità cinofile della Compagnia di Trento hanno individuato il cittadino tunisino, già noto per reati connessi agli stupefacenti, scendere dall’auto e dirigersi, in maniera circospetta, verso un vicino giardino.
Immediatamente pedinato, è stato notato nascondere dietro ad un cespuglio un barattolo in plastica.

È stato pertanto sottoposto a controllo ed Apiol e Nabuco, due dei tre cani antidroga in forza alle Fiamme Gialle del Trentino, senza esitazione hanno cominciato a puntare decisamente il soggetto.

Invitato formalmente a presentare i documenti, e di chiarare se avesse sostanza stupefacente con sé, il cittadino extracomunitario di 25 anni, ostentando sicurezza, ha consegnato una dose di cocaina, sostenendo fosse per uso personale, convinto di cavarsela con una semplice denuncia: le capacità olfattive di Apiol hanno però scombinato i piani del giovane, segnalando il luogo dove era stato nascosto il barattolo, al cui interno c’era un sostanzioso quantitativo di polvere di colore bianco, risultata essere dopo un esame speditivo eseguito con il narcotest, cocaina purissima.

A quel punto, il tunisino ha cambiato atteggiamento, riconoscendo la proprietà della droga. È stata inoltre eseguita la perquisizione dell’abitazione dove era residente, trovando, ben nascosti nella mobilia di casa, 3000,00 euro in contanti, della cui legittima provenienza il soggetto non ha saputo fornire giustificazioni e che quindi sono stati ritenuti provento di spaccio.

Il nordafricano è stato pertanto arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di droga e ristretto al carcere di Trento in attesa di processo, mentre il denaro e lo stupefacente, del valore sul mercato illecito di circa diecimila euro, sono stati sequestrati.

Nel corso della medesima operazione è stato denunciato un cittadino italiano di anni 24 che, inconsapevole di ciò che stava accadendo, si è trovato a passare nella zona delle operazioni. Appena notate le unità cinofile ha repentinamente cambiato strada, accelerando il passo. Questo strano atteggiamento non è passato inosservato e, prontamente fermato, anch’esso è stato segnalato dalle unità cinofile, anche se non materialmente in possesso di sostanza stupefacente.

La troppa agitazione ha convinto gli operanti ad effettuare una perquisizione presso la propria abitazione, situata a Trento, al cui interno sono stati trovati, nascosti in una scatola di scarpe, due etti di marijuana, un bilancino di precisione e 300 euro in contanti.

“L’italiano – informa in una nota la Guardia di Finanza di Trento – è stato denunciato alla Procura Distrettuale della Repubblica, e la sostanza stupefacente ed i soldi sequestrati. La maggiore preoccupazione del cittadino, quando è stata rinvenuta la sostanza stupefacente, è stata quella di perdere il diritto a fruire dell’alloggio ITEA, che occupa attualmente a canone agevolato. Anche il cittadino tunisino è, peraltro, occupante di un altro alloggio ITEA”.

L’intensificazione dei controlli, attuata già da diversi mesi da parte delle Fiamme Gialle del capoluogo, sta producendo frequenti e rilevanti risultati, colpendo duramente i canali di approvvigionamento degli stupefacenti, a dimostrazione di quanto ancora il micro-spaccio costituisca una piaga nel capoluogo provinciale ma anche di come il presidio delle Forze dell’Ordine – e delle Fiamme Gialle in particolare – sul territorio sia un forte segnale di deterrenza e repressione della piaga del consumo di sostanze stupefacenti.

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