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Bimba muore di malaria, Aperte due inchieste. Ministro Lorenzin: “Forse contratta in ospedale a Trento”.

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La Procura di Trento e quella di Brescia hanno aperto due inchieste sulla morte di Sofia, la bimba di quattro anni stroncata da malaria cerebrale. Indagini sulla causa dell’infezione. In vacanza a Bibione con i genitori: “Sofia non era mai stata all’estero”​. 06Malaria: le cose da sapere

 

Trento – Una bambina di quattro anni, Sofia Zago, è morta per malaria agli Ospedali Civili di Brescia. Figlia di una coppia italiana residente a Trento, la bambina era stata in vacanza a Bibione, sulla riviera veneta.

E’ quindi arrivata in condizioni disperate a Brescia dall’ospedale della sua città. La piccola non sarebbe mai stata in un Paese malarico.

E la zanzara che trasmette la malattia non risulta presente, come specie, in Italia. Dunque è ancora mistero su come la Sofia abbia contratto la malattia.

La bimba ad agosto era stata prima in ospedale a Trento per un esordio di diabete infantile. Il 21 agosto, ultimo giorno di ricovero della piccola, è arrivata in ospedale una famiglia del Burkina Faso, di ritorno da un viaggio nel Paese d’origine, con due bambini con la malaria, che sono stati ricoverati, ma erano in stanze diverse. I due bambini sono guariti.

Il Ministro invia gli esperti

“Dalle prime indicazioni pare che la bambina potrebbe aver contratto la malaria in ospedale, a Trento, il motivo per il quale sarebbe un caso molto grave. Abbiamo mandato immediatamente degli esperti sia per quanto riguarda la malattia sia per la trasmissione da parte delle zanzare”, ha detto la ministra della Salute Beatrice Lorenzin.

La bambina era stata colpita da malaria cerebrale, la forma più grave della malattia. Questo tipo aggressivo di morbo viene trasmesso dal Plamodium Falciparum, la specie più aggressiva di un protozoo parassita trasmesso dalla zanzara Anopheles. La morte, nei casi più gravi, può arrivare entro 24 ore.

Se venisse confermato, sarebbe il primo caso da oltre trent’anni. Lo conferma Giampiero Carosi, infettivologo dell’università di Brescia, secondo cui l’ipotesi più probabile è che una zanzara abbia punto qualcuno infetto, magari dopo un viaggio, e poi abbia trasmesso il plasmodio alla bimba.

“La zanzara vive come ciclo 20 giorni e non ha progenie quindi non c’è il rischio che possano esserci altre zanzare nate dal vettore”, ha spiegato il professor Alberto Matteelli, esperti di malattie tropicali.

La malattia è diffusa prevalentemente nell’Africa Sub-sahariana, in Asia, in America centrale e del Sud. Sul caso la magistratura ha aperto un fascicolo e al momento non si esclude che la piccola possa essere stata infettata da una zanzara giunta dall’estero in qualche bagaglio.

Disinfestazione a Trento

In queste ore viene fatta una disinfestazione del reparto di Trento come da prassi. Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha chiesto una relazione all’Assessorato alla salute della Provincia Autonoma di Trento e ha inviato un gruppo di esperti presso l’ospedale Santa Chiara di Trento per accertare le modalità del contagio.

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