Primo Piano Trentino Alto Adige Primiero Vanoi

Trentino, 2016 anno turistico da record. A San Martino di Castrozza soffre Gennaio 2017 dopo un’estate positiva, così come Val di Fassa e Tirolo

Share Button

In Trentino, superati i 5,7 milioni di ospiti durante la stagione 2016

Trento – Il mese di gennaio in Trentino, caratterizzato dall’assenza di neve, è all’insegna di una ripresa del mercato italiano, in crescita sia nelle presenze che negli arrivi, mentre per quanto riguarda gli stranieri si registra una flessione (- 5,8 %) negli arrivi, compensata dalla crescita delle presenze (+ 3,4 %).  I dati della Provincia di Trento confermano una sostanziale stabilità negli arrivi (-0,1%) e crescita delle presenze (+1,4%). Sono le prime indicazioni, in attesa dei dati a consuntivo, del movimento turistico in Trentino a gennaio 2017 rispetto al settore alberghiero e complementare, elaborate dall’Istituto di Statistica della Provincia di Trento.

A trainare la crescita delle presenze turistiche nel settore alberghiero sono in particolare gli ambiti di Campiglio, Paganella, Sole e Fiemme, mentre un segno negativo a gennaio 2017, arriva da Val di Fassa e San Martino. Lo stesso Tirolo, in Austria, conferma i dati negativi di inizio stagione invernale.

Nel report dell’Istituto di Statistica i dati definitivi del 2016, confermano però l’anno migliore di sempre per il turismo trentino, sono stati superati i 5,7 mln di turisti con 914 mila pernottamenti in più.

Primiero, estate positiva ma gennaio soffre

La presidente dell’Apt SMart, Paola Toffol conferma: “I dati statistici certificati (esclusi dunque appartamenti e seconde case) vengono inseriti e comunicati online direttamente dalle strutture ricettive e le ApT non possono in alcun modo manipolarli. Questi dati indicano un 2016 assolutamente positivo sia negli arrivi che nelle presenze. Il dato corretto e certificato dalla Provincia per il solo mese di gennaio va analizzato nel dettaglio: per la maggior parte è dovuto alla rinuncia di alcuni gruppi, in particolare irlandesi e croati. Comunque è sempre buona norma attendere la fine della stagione per tirare le somme e procedere alle opportune analisi: diffondere numeri e dati nel corso della stagione può risultare inutilmente fuorviante”.

In particolare, andando ad indagare il 2016, l’estate a Primiero si è chiusa con un complessivo + 4,77% di arrivi e un +2,69% di presenze (trainati da un +10,91% di arrivi e un +5,8% di presenze straniere), facendo seguito all’inverno 2015-16 che dopo un inizio difficile aveva chiuso comunque con dati comunque positivi. L’anno 2016 dunque si è chiuso con un +5,74% di arrivi e e un +2,91 % di presenze totali.

Sulla stessa linea il direttore Apt SMart, Manuel Corso che conferma: “A gennaio 2017, un effettivo calo nelle presenze turistiche per il primo mese dell’anno, legato soprattutto alla riduzione dei flussi da alcuni mercati stranieri (su tutti Irlanda e Croazia). E’ altrettanto facilmente dimostrabile come l’anno 2016 si sia chiuso con segni positivi per l’ambito turistico al cospetto delle Pale di San Martino, in linea con tutto il comparto Trentino”.

Da evidenziare inoltre, che a Primiero, non ha certamente aiutato, nemmeno la difficile situazione che interessa passo Rolle, con una apertura stagionale rinviata per l’assenza della neve fino a gennaio 2017.

Nei giorni scorsi, aveva denunciato un calo di presenze anche il settore turistico della Regione austriaca del Tirolo. La stampa austriaca valutava a metà stagione, una diminuzione di 400 mila pernottamenti, con un tasso percentuale del 3,7%

I dati in Trentino nel 2016

Lo scorso anno hanno alloggiato in alberghi ed altre strutture complementari 5.709.675 turisti, circa 275.000 in più rispetto all’anno precedente, con un aumento di circa 914.000 pernottamenti, facendo segnare il miglior risultato di sempre. Nel 2016 gli arrivi hanno segnato un segno positivo sia negli alberghi (+ 6%) sia negli esercizi complementari (+ 9,3%). Gli arrivi italiani (poco più di 4 milioni) sono aumentati del 6,6 % e gli stranieri (1.708.460) del 7,1 %.

Le presenze nei soli alberghi sono cresciute del 5 % e negli esercizi complementari del 6,4 %, portando un aumento complessivo in provincia del 5,4 % nei pernottamenti. L’aumento delle presenze si ripartisce in modo simile tra italiani e stranieri, che crescono infatti rispettivamente del 5,4 % e del 5,3 %.

La distribuzione delle presenze complessive per mercato di provenienza conferma la Germania come principale mercato con un incremento dell’8 % annuo, seguita dalla regione Lombardia che cresce del 3,9 %, dal Veneto (+ 2 %) e dall’Emilia Romagna (+ 5 %). La seconda provenienza straniera è la Polonia che cresce dell’1,6 %, seguita dai Paesi Bassi con un incremento dei pernottamenti del 4,5 %.

A completamento di questi dati ecco il movimento turistico complessivo stimato negli alloggi privati, che mostra una crescita dello 0,9 % per gli arrivi ed un leggero calo (- 0,5 %) per le presenze. Prosegue invece la contrazione del movimento delle seconde case (- 0,6 % negli arrivi e – 0,5 % nelle presenze). Positivo è anche il segnale che arriva dall’analisi dei flussi mensili di arrivi e presenze, con un incremento delle presenze registrato nei mesi di maggio e ottobre che fa pensare all’avvio di un processo di destagionalizzazione.

Promozione online contro la crisi

“Sono dati molto confortanti – commenta l’assessore al turismo Michele Dallapiccola – frutto di una coralità di intenti da parte di tutte le componenti del sistema, un impegno comune che si inserisce nell’attività promossa dalla Provincia attraverso i suoi organismi di governance del settore quali il board commerciale e il Tavolo azzurro, e che si accompagna al forte impegno di Trentino Marketing.

Abbiamo investito molto nel canale digitale, il cui target comprende anche i “millennials” e che si sta rivelando molto interessante. Stiamo agganciando nuovi mercati e stiamo valorizzando i nuovi settori attrattivi quali l’enogastronomia, aprendo il ventaglio delle offerte in un’ottica di diversificazione, un meccanismo particolarmente interessante anche alla luce della difficile stagione invernale che sta vivendo il Tirolo e che testimonia come il turismo oggi sia un turismo giovane e che ha fame di novità.”

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *