Le vittime in Alto Adige sono il 67enne Hans Waldner e la 46enne Verena Stecher, entrambi di S. Valentino. Grave invece un 27enne di Sluderno. Il bilancio è di quattro scialpinisti morti sulle Alpi in 24 ore
Bolzano – Due scialpinisti sono morti in Val Venosta a seguito di una valanga che si è staccata dalla cima Tiergarten a Vallelunga (Resia), a circa 2.700 metri di quota. Le vittime sono il 67enne Hans Waldner e la 46enne Verena Stecher, entrambi di San Valentino alla Muta, frazione di Curon Venosta. Rimasto gravemente ferito invece un 27enne di Sluderno.
Le tre persone travolte dalla massa di neve nei pressi del rifugio Maseben facevano parte di parte di un gruppo di sette scialpinisti, tutti altoatesini, impegnati in un’escursione. All’arrivo dei soccorsi, quattro scialpinisti erano già riusciti a estrarre i tre compagni rimasti sepolti a circa un metro di profondità. L’unico sopravvissuto, in ipotermia, è stato portato all’ospedale di Bolzano con l’elicottero Pelikan 3.
Le due vittime della tragedia in montagna erano scialpinisti molto esperti. In particolare Verena Stecher, insegnante di educazione fisica alla scuola secondaria di St. Valentin, che lascia quattro figli. Ai campionati italiani di sci di fondo in corso a Dobbiaco gareggiavano due delle figlie della donna morta sotto la valanga. La maggiore, Ylvie Folie, 19 anni, che si era piazzata al secondo posto nella categoria giovani, è svenuta quando ha appreso la notizia. Le premiazioni ufficiali sono state annullate.
