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Raccolta fondi Agitu, in poche ore superati i 40mila euro

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In poche ore dal lancio su gofundme.com, la raccolta fondi per Agitu Ideo Gudeta, uccisa nella sua casa in Trentino da un collaboratore per questioni di soldi, è stata un successo

Trento – L’obiettivo era di raggiungere i 20.000 euro, ma in poche ore dal lancio su gofundme.com, la raccolta fondi per Agitu Ideo Gudeta, uccisa nella sua casa in Trentino da un collaboratore per questioni di soldi, ha già superato i 40.000 euro sabato sera, con centinaia di persone che hanno voluto contribuire per far sì che il sogno dell’imprenditrice etiope che aveva trovato una nuova vita in Trentino non venga spazzato via. Agi, come la chiamavano gli amici, avrebbe compiuto 43 anni.

“Il suo gregge di capre non deve essere smantellato, le terre che lei aveva affittato non devono tornare ad essere abbandonate. La sua sapienza nell’arte casearia deve trovare nuovi eredi.

A giorni nasceranno i capretti che Agitu allevava con tanta passione. Queste nuove vite chiedono cure e attenzioni, quelle che Agitu non può più dare”, hanno scritto i promotori della raccolta fondi, che verranno utilizzati anche per aiutare la famiglia a far fronte alle spese del trasferimento della salma in Etiopia.

Dolore per la sua tragica scomparsa

L’uomo arrestato, Suleimani Adams, ghanese di 32 anni reclamava uno stipendio che non sarebbe stato corrisposto. Nell’impresa di Agitu, si occupava del pascolo delle capre. Adams è stato condotto nella caserma dei carabinieri di Borgo Valsugana, dopo una notte di indagini e interrogatori svolti dai militari fra vicini e conoscenti della vittima. Poi sarà portato in carcere a Trento.

L’allarme martedì pomeriggio

La donna aveva 42 anni, era di origine etiope e da anni si trovava in Trentino. La sua vicenda l’aveva portata a diventare simbolo delle difficoltà di integrazione. L’allarme è stato dato martedì in serata, verso le 17.30. Sul posto gli inquirenti per ricostruire quanto accaduto. Secondo quanto si è appreso, l’allarme è stato dato nel pomeriggio da una persona che doveva incontrare Agitu nel corso della mattinata. Ma non si è presentata.

Comportamento che ha insospettito i conoscenti che nel tardo pomeriggio si sono rivolti alle forze dell’ordine. La 42enne è stata trovata priva di vita all’interno della stanza al secondo piano della sua abitazione. Sarebbe stata colpita ripetutamente, forse con un martello, e il colpo mortale l’avrebbe raggiunta al capo.

Le minacce nel passato

Circa due anni fa, Agitu aveva ricevuto minacce e subito una aggressione a sfondo razziale – “Sporca negra te ne devi andare”, secondo quanto riportato dalla stampa – dall’uomo che abita la baita vicino all’abitazione della ‘pastora bio’.

Lo scorso gennaio, l’autore della violenza, che si era scagliato anche contro il casaro del Mali che aiutava Agitu, era stato condannato a 9 mesi per lesioni dal Tribunale di Trento, mentre l’accusa di stalking finalizzato alla discriminazione razziale era stata lasciata cadere, contrariamente a quanto aveva chiesto il pm.

Agitu, nata ad Addis Abeba nel 1978, aveva studiato sociologia all’Università di Trento e poi era tornata nel suo Paese. Nel 2010, a causa della situazione di conflitto interna, aveva fatto ritorno in Italia e nella Valle dei Mocheni, dove dal Medioevo vive una minoranza di lingua tedesca, aveva dato vita alla sua azienda della quale si erano occupate anche trasmissioni televisive e riviste come Vanity Fair.

La bandiera verde

Agitu aveva ricevuto la Bandiera verde di Legambiente. La cerimonia si era svolta a Trento, nel negozio di piazza Venezia che la donna aveva aperto da poco. La motivazione del riconoscimento parlava di «determinazione e passione nel portare avanti un’importante esempio di difesa del territorio, di imprenditoria sostenibile e di integrazione».

A Trento aveva aperto un punto vendita di formaggi e prodotti cosmetici a base di latte di capra. Sul suo profilo Fb aveva appena scritto “Buon Natale a te che vieni dal sud, buon natale a te che vieni dal nord, buon natale a te che vieni dal mare, buon natale per una nuova visione e consapevolezza nei nostri cuori”.

Vasto cordoglio in Trentino

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