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Tragedia Covid nelle Rsa trentine: interrogazione del Consigliere Ghezzi alla Provincia

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Sulla “tragedia Covid-19 nelle Rsa trentine” Paolo Ghezzi, capogruppo di Futura in Consiglio, ha indirizzato una lunga interrogazione al presidente della Provincia e all’assessora alla salute

Trento – Molte le domande alle quali per Ghezzi i due esponenti dell’esecutivo dovrebbero rispondere. La prima riguarda le indicazioni scientifiche o di medicina pubblica e o criteri in base alle quali, all’inizio dell’emergenza Covid-19, la Provincia ha ritenuto di consentire le visite dei parenti agli anziani nelle Rsa del Trentino, contravvenendo alle indicazioni delle autorità nazionali.

Ancora, il consigliere chiede “perché la gestione dell’emergenza nelle Rsa, dove era evidente che vivesse la fascia più a rischio della popolazione trentina, non è stata presa in carico e garantita direttamente dall’assessorato e dai suoi enti strumentali e invece è stata delegata a Upipa”.

Da chiarire, per Ghezzi, anche il problema della mancanza nelle Rsa dei dispositivi di protezione individuale (dpi): come mai – interroga – non sono stati consegnati a inizio emergenza e chi avrebbe dovuto fornirli a Upipa?

E poi il presidente e l’assessora devono spiegare “il gravissimo ritardo di un mese nell’istituzione della task force per le Rsa e nell’individuazione di Rsa Covid, a contagi ormai dilagati e troppi decessi avvenuti e a quali enti o persone attribuiscono questa responsabilità”.

Resta poi da capire la ragione per cui “dopo lo svilupparsi dell’epidemia in Lombardia e Veneto, in particolare nelle Rsa, non si è studiato un piano organico provinciale di prevenzione del contagio in queste strutture”. Ghezzi torna quindi sulla questione della comunicazione da lui sollevata in precedenti occasioni.

Per questo domanda perché durante le quotidiane dirette Facebook che proseguono da due mesi non siano mai stati messi a confronto le statistiche sanitarie delle Rsa trentine e quelle delle altre Regioni. E perché presidente della Giunta e assessora alla salute non riducono la frequenza delle loro apparizioni video nelle conferenze stampa nelle quali “sciorinano in diretta alcuni numeri assoluti non significativi oltre a informazioni parziali e imprecise”. Infine Ghezzi chiede se da parte dell’esecutivo vi sia la disponibilità “a fornire – una volta superata la fase dell’emergenza epidemiologica – tutti i dati relativi alla gestione dell’emergenza Covid-19 nelle Rsa a un istituto di ricerca autorevole e indipendente, per poter ottenere una valutazione terza e imparziale delle scelte politiche e tecniche compiute dalla Provincia e in particolare dall’assessorato alla salute e alle politiche sociali durante l’emergenza della pandemia da Covid-19”.

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