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Dopo lo Skibus a fuoco a Cavedago, altro caso in Val di Fiemme: brucia un mezzo di linea

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Un autobus di linea della Sad è stato completamente divorato dalle fiamme domenica mattina a Cavalese forse per un problema all’impianto elettrico del mezzo

Il bus divorato dalle fiamme a Cavedago – immagini Uil Trasporti Trentino

 

Trento – Vigili del fuoco ancora in azoione pe run bus in fiamme in Trentino. Un mezzo di linea della Sad è stato completamente bruciato domenica mattina a Cavalese. L’incendio è scoppiato poco dopo le 6 del mattino, probabilmente a causa di un corto circuito dell’impianto elettrico del mezzo.

La nota della Uil dopo il caso di Cavedago

“Non è l’ennesimo solito bus dell’Atac – commentano Walter Alotti, segretario Generale Uil Trentino e Nicola Petrolli, Uiltrasporti del Trentino – dopo l’incnedio dello Skibus fra Cavedago e Andalo, nello svolgimento di in servizio pubblico turistico, appaltato ad una azienda privata non locale, probabilmente già passata alla storia per precedenti incidenti e gravi disservizi.È frequente . continua la nota di Uil – l’affidamento stagionale a vettori extraprovinciali di servizi secondari che riescono, spesso col massimo ribasso, a vincere gare provinciali, con mezzi spesso al limite dell’inadeguatezza, probabilmente pericolosi per gli utenti, le maestranze e la circolazione stradale stessa.

Per non dire della pessima pubblicità al turismo locale. Il risparmio che la Provincia dice di fare dando queste corse al privato, ritorna come un boomerang con la circolazione sui media e sui social di filmati e fotografie, che rischiano di impaurire e quindi sviare possibili turisti verso altre regioni e località turustiche. Questi operatori privati operano in val di Fiemme, Fassa, Paganella, Rendena.

La Uil e la Uiltrasporti chiedono urgentemente un incontro con il “neo” Mobility Manager Andreatta, con l’Assessore Failoni e col Presidente Fugatti per ragionare degli affidamenti ai privati di servizi pubblici di trasporto e di sicurezza del trasporto turistico, anche riguardo ai requisiti e qualità del personale e dei mezzi in esercizio su queste tratte e segmento di mercato del trasporto su gomma. A rischio – conclud eil comunicato della Uil – la sicurezza degli utenti e della circolazione stradale di montagna, oltre all’immagine del turismo trentino e dei suoi servizi”.

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