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Rilanciare una nuova cultura dell’acqua, iniziative anche ad Expo 2015

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Tra le iniziative promosse anche la valorizzazione delle antiche vie d’acqua sotto il profilo ambientale e paesaggistico

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 Venezia  – “Il Veneto è il territorio dell’acqua. Partendo dall’esigenza prioritaria che è quella della conservazione e della tutela, il collegamento storico con l’acqua va rilanciato in tutti gli aspetti, anche nell’ottica di saperlo proporre ad un turista sempre più esigente e interessato a conoscerlo in profondità”. Lo ha detto l’assessore regionale alle politiche ambientali intervenendo a Venezia alla presentazione delle iniziative e dei progetti che il Centro Internazionale “Civiltà dell’Acqua” Onlus ha realizzato e promuoverà nelle prossime settimane con l’obiettivo di contribuire alla diffusione di una “Nuova Cultura dell’Acqua”, a cominciare dalla valorizzazione delle antiche vie d’acqua sotto il profilo ambientale e paesaggistico.

Il Centro Internazionale “Civiltà dell’Acqua” Onlus è un’associazione senza fini di lucro, nata nel 1996, per promuovere una riflessione etica sugli usi sostenibili dell’acqua e sostenere comportamenti nuovi e più consapevoli verso l’acqua intesa come “bene” della collettività. Anche nell’ambito della partecipazione veneta all’Expo 2015, il Centro propone varie iniziative sulle antiche vie d’acqua navigabili tra Padova, Colli Euganei e Laguna di Venezia, anche in collaborazione con l’Unesco.

L’assessore regionale parlando del rilancio del sistema acqueo veneto – che rappresenta un insieme dagli equilibri molto delicati – si è soffermato sull’importanza degli interventi di carattere idraulico e di depurazione per superare le criticità, sulle opportunità connesse alla navigazione, sulla valorizzazione del patrimonio naturalistico e ambientale a cui contribuiscono anche i riconoscimenti dell’Unesco, sull’incentivazione di una mobilità alternativa e sostenibile come quella in bicicletta, sull’utilizzo di strumenti di pianificazione come i contratti di fiume. Ha una funzione fondamentale quindi – ha concluso – la sinergia fra tutti i soggetti, pubblici e privati, soprattutto per creare e formare i comportamenti e le sensibilità delle generazioni future su questi temi.

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