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Trento, rapina in villa a Villa Agnedo

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Famiglia di un imprenditore aggredita e rapinata. Avevano fatto irruzione in casa di Fabiano Ferretti arraffando gioielli e contanti per 100.000 euro

Luigi Burkart (nella foto), 57 anni di Pergine Valsugana

Borgo Valsugana (Trento) – Notte di paura per una famiglia trentina a Villa Agnedo, in Valsugana. Tre banditi con passamontagna e guanti, hanno scavalcato il muro di cinta della casa di Fabiano Ferretti, imprenditore e immobiliarista di Villa Agnedo, per poi entrare facilmente in casa.

Rapina in villa per la quale è stato arrestato dai carabinieri, dopo un inseguimento nella notte tra malviventi in moto e pattuglie dei carabinieri, uno dei componenti della banda, Luigi Burkart, un operaio di 57 anni di Pergine Valsugana.

In fuga gli altri due: bottino da 100mila euro tra preziosi e contanti. E’ la prima rapina in villa registrata in Valsugana: finora ci si era limitati ai furti.

Immediatamente hanno aggredito il padrone di casa e bloccato sua moglie e sua figlia di 14 anni, incappucciandole in modo che non potessero guardarli. Hanno ammanettato l’imprenditore e con la forza si sono fatti consegnare soldi e preziosi.

Ferretti, per quanto ammanettato, è riuscito a dare subito l’allarme al 112. I Carabinieri della Valsugana, che per caso per la notte avevano disposto un pattugliamento particolarmente capillare, hanno attivato subito l’allerta.

Verso l’una di notte, una pattuglia ha fermato due moto che si dirigevano a Trento. I motociclisti non si sono fermati ed è iniziata una fuga con inseguimento.

Alla rotatoria di Calceranica il bandito in fuga ha perso il controllo della moto ed è rovinato a terra. Raggiunto dai militari, è stato soccorso in quanto si era ferito ed è stato trasferito al S. Chiara di Trento in stato di arresto. Non appena medicato, è stato portato al carcere di Spini di Gardolo.

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L’arrestato

L’arrestato è un trentino di nome Luigi Burkart, 57 anni di Pergine Valsugana, pluripregiudicato. La sua moto era una BMW F650, alla quale aveva posto sull’originale, una targa falsa. Ritrovata anche la refurtiva: denaro per 3.000 euro e oggetti preziosi per un centinaio di migliaia di euro. Gli altri due complici, secondo i militari, saranno identificati presto.

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