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Provincia Trento acquisisce lo storico Castel Valer: valutato 15,6 milioni

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Chiusa trattativa, ceduti quattro immobili dismessi

Trento – La Provincia di Trento acquisisce Castel Valer e al tempo stesso colloca sul mercato quattro immobili che non rientrano nei propri piani di utilizzo. Giunge così a compimento – si apprende – la trattativa avviata dall’amministrazione con gli eredi del conte Ulrico Spaur, finalizzata a valorizzare il maniero storico in valle di Non, rendendolo parte integrante del sistema culturale trentino.

Il contratto di permuta prevede l’acquisizione del castello valutato 15,6 milioni di euro in cambio della cessione del 50% del valore in immobili e del conguaglio del 50% restante in denaro. Il punto di equilibrio, con un risparmio per la Provincia di 568.000 euro, è stato raggiunto dalle strutture provinciali, su mandato della Giunta. Tutte opere cedute rientrano nell’elenco dei beni che l’amministrazione intende dismettere e che rappresentano un costo in termini di manutenzione e gestione.

Gli immobili oggetto di cessione sono l’ex casello idraulico di San Michele (del valore di 458.000 euro), edificio ex Enpas di via Petrarca a Trento (1,949 milioni), l’ex casa di cura “Villa Rosa” di Vigalzano (4,6 milioni), l’ex scuola professionale del Tonale, nel Comune di Vermiglio (510.000 euro). È stato stralciato dall’accordo l’ex albergo Panorama a Sardagna (valutato 2,568 milioni). Il rogito verrà fatto entro due mesi.

“Si tratta di un’operazione che riteniamo estremamente vantaggiosa perché centra due obiettivi: da un lato arricchire il patrimonio dei castelli di cui la Provincia è proprietaria, dall’altra la cessione di strutture che oggettivamente sono un impegno per i conti pubblici”, commenta il presidente Maurizio Fugatti.


In breve

Un’agente della Polizia locale di Trento, Valentina Bentifeci, è stata messa a disposizione della Procura distrettuale di Trento per affrontare i casi di violenza sulle donne. L’agente è stata presentata dal procuratore della Repubblica, Sandro Raimondi, dal sindaco di Trento, Franco Ianeselli, e dal comandante della polizia locale, Luca Sattin.  “L’agente si occuperà di esami delle persone offese, indagini e interrogatori delle persone indagate”, ha spiegato Raimondi, aggiungendo che “la polizia locale ha in mano un termometro, che deriva dalla propria conoscenza del territorio”. Ianeselli ha ricordato l’importanza dell’accordo tra Procura e polizia locale. “C’è il rischio – ha detto – che la nostra attenzione sul tema della sicurezza si concentri sugli spazi pubblici, mentre dobbiamo mantenere alta la guardia sulla violenza che avviene dentro le abitazioni”.

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