Una delegazione dal Primiero, dalla Valsugana e da tutto il Trentino sarà presente a Isernia dal 5 al 7 aprile, in occasione di un viaggio della memoria organizzato dalla Federazione degli Schützen. Domenica mattina alla cerimonia di Fiera di Primiero, erano presenti anche i presidenti del Consiglio provinciale Kaswalder e del Consiglio regionale, Paccher
Primiero (Trento) – Primiero ha ricordato i suoi reduci ad Isernia, a cento anni di distanza. Nei prossimi giorni altre cerimonie si terranno anche in Molise, per non dimenticare.
Durante la solenne santa messa di domenica 24 marzo, in Arcipretale a Fiera – celebrata dal decano don Giuseppe Da Pra – sono state ricordate da Schützen e Alpini, le 498 persone di Primiero, appartenenti all’esercito austro-ungarico, che nel 1918 vennero portate nella città molisana di Isernia, assieme ad altri 1000 soldati provenienti da altre zone del Trentino e dal Litorale.
A più di cento anni da quei giorni bui, la comunità locale ha deciso di dedicare un evento solenne agli ex combattenti austro-ungarici di Primiero, deportati nel campo di internamento a Isernia dal novembre 1918 alla primavera 1919.
Penne nere e cappelli piumati in corteo
Da Primiero a Isernia
Alla fine della Prima Guerra mondiale, quattrocentonovantotto trentini, orginari del Primiero e del Vanoi, già ritornati nei loro paesi al termine del conflitto, furono dichiarati prigionieri di guerra dall’esercito italiano e trasferiti ad Isernia, insieme a centinaia di altri trentini e veneti, che avevano combattuto con l’esercito austroungarico.
A Fiera una lapide di ricordo
Dopo i discorsi delle autorità presenti, il Corpo musicale folcloristico di Primiero ha intonato le note dell’Inno europeo per la scopertura – da parte di una giovane -, di una lapide di ricordo dei reduci trentini, posizionata sulla Torre civica di Fiera di Primiero.
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