Pur essendo vero che è necessario l’impiego di acqua per i lavaggi, questo è un "costo ambientale" che viene ampiamente bilanciato con la riduzione del rifiuto secco prodotto (si tenga conto che un bambino nei primi 3 anni di vita consuma circa 4500-5000 pannolini che necessitano dai 200 ai 500 anni per decomporsi). Per quanto riguarda il consumo energetico relativo ai lavaggi, questo può essere reso quasi irrilevante
effettuando i lavaggi nella fascia notturna.
Inoltre l’uso dei pannolini lavabili presenta diversi aspetti a favore della salute del bambino quali: il mantenimento di una normale traspirazione e temperatura della zona genitale,la riduzione delle irritazioni, una posizione ottimale delle anche,la percezione di sensazione di bagnato che anticipa l’uso del vasino.
Infine l’iniziativa sostiene economicamente le famiglie e le incentiva all’uso dei pannolini lavabili che sono più costosi all’acquisto, ma l’importo viene ammortizzato nel lungo periodo dato che sono riutilizzabili per più anni.
In questo periodo si é arrivati all’adesione all’iniziativa da parte di altri tre Comuni, Fiera di Primiero, Sagron Mis e Siror, che dalla prossima primavera daranno questo servizio alle famiglie.
Pannolini ma non per tutti – L’auspicio è che l’adesione diventi presto unanime, interessando anche i due comuni che al momento sembrerebbe non tengano in considerazione questa importante forma di politica sociale, economica e ambientale, Transacqua e Tonadico.
Nel frattempo un gruppo di mamme che già utilizzano i pannolini, si sono impegnate a creare sensibilità sull’argomento nei confronti delle nuove mamme, in collaborazione con le ostetriche del Consultorio Famigliare di Primiero per la parte tecnico-scientifica".
Gruppo Mamme ed Enrico Turra