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Omicidio Fausto Iob: resta in carcere David Dallago, si cerca l’arma nei boschi

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Si cerca l’oggetto contundente con cui Fausto Iob sarebbe stato colpito per 18 volte alla testa. Un dettaglio fondamentale per le indagini che sono ancora in corso

Trento – Iob era stato rinvenuto senza vita, il 5 giugno scorso, nelle acque del lago di Santa Giustina, lungo una sponda della frazione Banco di Sanzeno, dopo due giorni di ricerche.

Lunedì mattina, lungo colloquio in carcere con l’avvocato Angelica Domenichelli. L’uomo, in custodia cautelare, è duramente provato. Nessuna indiscrezione sulla linea difensiva, ma non si esclude che Dallago possa essere ancora sentito dagli inquirenti nelle prossime ore.

La svolta nell’indagine sulla morte di Fausto Io è arrivata nella serata di lunedì 20 giugno, quando i Carabinieri hanno dato esecuzione alla misura cautelare in carcere a David Dallago, 37enne di Predaia, su richiesta della Procura che ha coordinato le indagini.

Il fermo di Dallago

I Carabinieri hanno dato esecuzione alla misura cautelare in carcere a David Dallago, 37enne di Predaia, su richiesta della Procura che ha coordinato le indagini. Nel corso dell’interrogatorio svolto nella mattinata di martedì di fronte alla pm Licia Scagliarini, l’uomo non ha risposto. È stata convalidata l’ordinanza di custodia cautelare con le accuse di omicidio volontario e furto. Dallago è sposato e ha una figlia.

Alcuni elementi, tra cui l’autovettura parcheggiata con le chiavi sul cruscotto, il telefono dell’uomo distante dal luogo dell’effettivo ritrovamento e gli indumenti privi di strappi, hanno indotto gli inquirenti a scartare l’ipotesi della caduta accidentale dovuta a scivolamento o a improvviso malore.

[Fausto Iob e l’orso di San Romedio]

L’autopsia ha poi consentito di rilevare 18 lesioni da corpo contundente sulla nuca, non compatibili con una caduta accidentale. I sospetti degli investigatori si sono concentrati su un boscaiolo della zona, al quale era stato affidato il compito di effettuare le operazioni di esbosco in un cantiere situato nei pressi del luogo di ritrovamento del cadavere.

Il boscaiolo risultava essere inoltre tra le ultime persone ad averlo visto il custode forestale in vita la mattina della scomparsa. Sembrerebbe che l’uomo abbia commesso il delitto poiché il giorno prima era stato sorpreso da Iob a sottrarre del legname proveniente dal patrimonio boschivo pubblico. L’arrestato, che avrebbe cercato di sviare le indagini attraverso dichiarazioni contraddittorie, è stato portato nel carcere di Trento.

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