NordEst

Missionario ucciso in Brasile, aveva operato in Alto Adige

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E’ possibile che don Luigi Plebani, il missionario di Rudiano (Brescia) trovato morto impiccato nella sua casa di Ruy Barbosa, una cittadina brasiliana dell’interno di Bahia, non sia stato ucciso durante una rapina ma si sia tolto la vita da solo. Anche se alcuni particolari, come il fatto che avesse del nastro adesivo sulla bocca, lasciano aperta l’ipotesi dell’omicidio. Sono questi gli ultimi sviluppi della, ancora oscura, vicenda relativa alla morte del missionario, secondo quanto si è appreso dal commissario di polizia Marcelo Cavalcanti, che sta indagando sul caso. Secondo l’investigatore brasiliano l’eventualità che il sacerdote, che soffriva di depressioni, sia sia suicidato "supera il 90 per cento".
 
Ma per il vescovo di Ruy Barbosa, il belga André Devit, le due ipotesi, quella del suicidio e dell’omicidio, sono quasi alla pari. Padre "Luis", così era conosciuto Plebani, aveva partecipato al mattino alla festa di un’ordinazione, ed era apparso allegro. Inoltre il missionario aveva ricevuto in passato delle minacce di morte da parte di carcerati che visitava regolarmente nel penitenziario locale.
 
Padre Plebani aveva rinnovato giorni fa il suo permesso dalla diocesi di Brescia per restare ancora tre anni in Brasile contrariamente a quanto si era saputo in un primo momento, in cui si pensava ad un imminente rientro in Italia a Rudiano, piccolo comune del bresciano, dove il sacerdote era nato 65 anni fa. Il missionario bresciano è stato trovato morto domenica notte nella sua camera da letto, in un’abitazione poco distante dalla missione ‘Fidei donum’.
 
Domenica pomeriggio alla missione lo stavano aspettando per la celebrazione della Messa. Quando non lo hanno visto arrivare alcune donne della missione hanno incominciato a cercarlo. Dalle poche, frammentarie, notizie arrivate sembra che a scoprire il corpo senza vita di Don Plebani sia stata una donna delle pulizie. Don Luigi Plebani, prima di partire per il Brasile, aveva prestato il suo servizio a Erbanno, frazione di Darfo Boario Terme, e a San Pancrazio, frazione di Palazzolo sull’Oglio, sempre nel bresciano. Prima di arrivare a Ruy Barbosa, poi, il sacerdote aveva anche lavorato a Itaipé, nello stato di Minas Gerais.

 
 
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