Dopo un inizio d’autunno anomalo, le piogge abbondanti di questi giorni fanno ben sperare i cercatori di funghi
NordEst – Violenti temporali con frane e allagamenti segnano la decisa svolta in un autunno iniziato con una temperatura minima superiore di 1,7 gradi e addirittura il 76 per cento in meno di pioggia rispetto alla media del periodo che aveva regalato un prolungamento di “vacanze” agli italiani e garantito l’ottimale maturazione delle produzioni nelle campagne. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’arrivo della perturbazione atlantica che con piogge e nubifragi rimarrà sull’Italia per i prossimi cinque giorni, sulla base dei dati Ucea relativi all’ultima decade di settembre. Il repentino passaggio dal sereno al maltempo con manifestazioni temporalesche intense è – sottolinea la Coldiretti – una delle conseguenze dei cambiamenti climatici che in Italia si manifestano con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi e ma intense.
Le tempeste che accompagnano la nuova perturbazione – continua la Coldiretti – hanno fatto salire ad oltre un miliardo il conto dei danni, tra perdite e maggiori costi, provocati all’agricoltura dall’andamento climatico straordinariamente anomalo del 2013 che è iniziato con una primavera estremamente piovosa ed è proseguito con una estate calda e asciutta che è stata però interrotta da forti nubifragi e grandinate che hanno colpito a macchia di leopardo la penisola.
A preoccupare le campagne in questo momento è infatti soprattutto la grandine – sottolinea la Coldiretti – perche’ provoca danni insanabili alle coltivazioni, con effetti economici ed occupazionali sulle operazioni di raccolta di frutta e verdura e sulla vendemmia che fino d ora si è svolta in condizioni ottimali nella maggior parte del Paese. Dove sono disponibili sono state stese le reti anti grandine a protezione della frutta come le mele mature per la raccolta ma ancora sugli alberi, ma altrove – precisa la Coldiretti – l’arrivo del maltempo rischia di far perdere un intero anno di lavoro.
A sperare sono solo gli appassionati di funghi in una stagione che fino ad ora non è stata particolarmente favorevole alla raccolta. La nascita dei funghi per essere rigogliosa richiede però come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco mentre le precipitazioni violente non aiutano. Si stima che, in annate normali, gli oltre 10 milioni di ettari di bosco che – conclude la Coldiretti – coprono un terzo dell’Italia possano offrire una produzione di circa 30mila tonnellate tra porcini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialità note agli appassionati.