NordEst

Maltempo a Nordest: frane e treni bloccati

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L’allerta in Trentino Alto Adige –
 È completamente isolato il comune di Sarentino, un centro abitato di 6mila abitanti poco distante da Bolzano, per la caduta di una frana lungo la strada statale conduce al paese.

Un’abitazione è stata evacuata nel comune montano di Spera in Valsuagna, dopo la caduta di una frana. Il sindaco ha disposto l’allontanamento ed il ricovero di una decina di persone che abitano all’interno dello stabile, investito in parte dalla frana, una ventina di metri di detriti. La protezione civile trentina è impegnata a monitorare i disagi provocati dalle forti piogge delle ultime ore. Per il momento non sono segnalate situazioni di particolare allarme.

Mentre Meteotrentino conferma l’esaurirsi della forte perturbazione che sta interessando anche la nostra provincia, sono al lavoro vigili del fuoco e tecnici della protezione civile per garantire il presidio su centri abitati e sulla viabilità provinciale. Le abbondanti precipitazioni hanno infatti prodotto alcuni smottamenti, il più significativo dei quali ha coinvolto l’abitato di Spera. 

La frana a Spera – Verso le 11 di domenica si sono registrate due piccole frane, una delle quali ha coinvolto un’abitazione. Non si registrano feriti e le persone che abitano l’edificio sono già state evacuate in via prudenziale.Al momento a Spera i vigili del fuoco stanno effettuando opere di drenaggio dlele acque a monte dell’evento franoso. Come detto il sindaco ha disposto l’allontanamento ed il ricovero delle circa dieci persone che abitano negli appartamenti dell’edificio colpito dai detriti. 

Secondo il servizio geologico della Provincia autonoma di Trento si è trattato di una ventina di metri cubi di materiale che si è ‘appoggiato’ all’edificio. I tecnici stanno peraltro tenendo monitorata la situazione in altre località del Trentino, dalla Valle del Vanoi a Fierozzo e Samone, da Strigno alla Valle di Non. Per il momento non si registrano eventi di grave entità.

In Alto Adige da segnalare, frane in Val Pusteria – Interrotta la circolazione dei treni. La prima frana è caduta poco prima di mezzogiorno tra gli abitati di Valdaora e di Monguelfo. La pioggia ha anche causato l’allagamento della stazione di Villabassa. 

Un’altra frana, poi, è caduta alle 12.30 all’altezza della stazione di San Lorenzo. Per liberare la sede ferroviaria sono al lavoro squadre di tecnici della Rete ferroviaria italiana, dei vigili del fuoco e della protezione civile. Per i viaggiatori sono stati predisposti servizi sostitutivi di autobus.

Acqua alta a Venezia e polemiche – 
Il 70 per cento della città allagata, a varie altezze a seconda delle quote calpestabili: l’acqua alta a Venezia ha raggiunto alle 9.20 i 150 centimetri sullo zero mareografico di Punta della Salute. Polemiche per la comunicazione del Comune. In città gli interventi dei vigili del fuoco hanno riguardato soprattutto barche ormeggiate sbattute dal vento contro le altre o "picae" (impiccate), cioè a rischio di affondamento o di rottura dell’ormeggio, perché la corda che le lega ai pali con l’acqua in crescita diventa troppo corta.

Vicenza allagata – L’acqua ha invaso i locali dello stadio Romeo Menti: spogliatoi inagibili per la presenza di 10-15 centimetri d’acqua. Nell’impianto berico era in programma la partita di serie D tra il Real Vicenza e il San Donà Jesolo, ma la partita è stata rinviata. Anche via Stadio risulta allagata e attualmente interdetta al traffico, così come altre vie limitrofe dell’impianto, tra cui via Arzignano e via Valdagno. Una ventina le strade del capoluogo berico allagate e vietate alla circolazione. Tra queste anche via Diaz, che rappresenta un tratto della tangenziale di Vicenza e un’arteria della zona industriale. Chiusi tutti i ponti della città, vietati sia alle auto che ai pedoni.

Pordenone, straripato il Varma – Le insistenti piogge che continuano a cadere da sabato sera in tutta la provincia hanno causato lo straripamento del torrente Varma che a sua volta ha determinato in queste ore l’interruzione del transito sulla strada regionale 251, tra Pordenone e Belluno, chiusa all’altezza di Barcis. La Valcellina è irraggiungibile dal Friuli, in zona, infatti, stanno operando i vigili del fuoco di Belluno. In tutto il Pordenonese forti disagi e i vigili del fuoco hanno già compiuto decine di interventi mentre tutti i tecnici del comune sono all’opera per facilitare il deflusso dell’acqua. 

Una frana è caduta in nottata sulla carreggiata della Strada provinciale 1 Regina Margherita. Questo ha causato la chiusura all’altezza di Vito d’Asio. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici della Provincia. Sono isolati piccoli centri come Pielungo e San Francesco. Numerosi sono gli allagamenti tra Salice, Caneva e Pasiano. Costanti monitoraggi vengono compiuti lungo i due fiumi più importanti di Pordenone, il Meduna e il Noncello; preoccupa la situazione di un altro fiume, il Livenza.

Treviso, Livenza a livelli di guardia –
A Meduna è arrivato in strada all’altezza dell’invaso di Saccon, come scrive il sindaco Monica Fantuz su Facebook, e cresce di 30 centimetri all’ora. A pochi chilometri di distanza, a Colfrancui di Oderzo, è uscito dagli argini il Monticano. Problemi anche nella Pedemontana, tra Farra, Moriago e Pieve di Soligo.

Belluno, treni fermi sulla linea ferroviaria Padova-Calalzo –
Circolazione sospesa dalle 11.50 fra le stazioni di Montebelluna e Belluno per l’allagamento della sede ferroviaria e delle stazioni di Alano, Santa Giustina, Feltre e Sedico, causato dalle abbondanti piogge che stanno interessando la zona. Lo fa sapere Rfi sottolineando che i treni sono pertanto limitati a Belluno e Montebelluna. Per garantire la mobilità dei viaggiatori tra le due località è stato istituito un servizio diretto con bus sostitutivi via autostrada, quindi senza fermate intermedie, poiché risulta interrotta anche la Statale Feltrina. 

Verona in allerta –
 L’Alpone ha superato il livello di allarme. È lo stesso fiume esondato nell’alluvione che a Ognissanti di due anni fa e che mise in ginocchio l’intero territorio. Avvisi alla popolazione di San Bonifacio, di Monteforte d’Alpone e di Soave sono stati lanciati dagli addetti della Protezione civile che stanno battendo tutta la val d’Alpone. I vigili del fuoco stanno monitorando l’emergenza, anche se al momento la sensibile riduzione delle precipitazione non ha comportato interventi particolari. Quattro famiglie sono state fatte evacuare a titolo precauzionale.

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