“In veste di elettrice residente nel Vanoi che ama e crede nelle potenzialità della propria Valle, non posso esimermi dal formulare alcune riflessioni. Preciso che l’unica motivazione che mi ha spinto a formalizzare il mio pensiero è dovuta al crescente malumore di tanti elettori del Vanoi che, dopo essersi impegnati ad onorare la tornata elettorale, sono convinti che il voto non abbia più alcun valore perché, comunque, non incide sulle decisioni degli eletti”
Canal San Bovo (Trento) – “Gentilissimo Sindaco, nel complimentarmi per l’ottimo risultato elettorale che ha dato prova del senso di responsabilità della gente del Vanoi ed ha definitivamente scongiurato il mancato raggiungimento del tanto temuto “quorum” elettorale, non posso esimermi, dopo aver preso lettura del comunicato relativo ai criteri seguiti per la composizione della Giunta comunale, di formulare alcune osservazioni che, forse, potranno essere per Lei uno spunto di riflessione.
“Va-Noi Insieme si può” si è proposto da subito alla popolazione come un gruppo aperto, disponibile, trasparente, attento a dar voce ai bisogni della gente e, soprattutto, fortemente motivato a fare “rete”, per promuovere – finalmente, dico io, – la Valle nel suo insieme, nella consapevolezza delle ricchezze delle quali noi tutti disponiamo e che, molto spesso, non sappiamo promuovere e valorizzare, troppo presi da individualismi, interessi personali e, forse, troppo abituati a curare esclusivamente il nostro amato orticello.
Il programma proposto, puntualmente articolato in azioni ed obiettivi, rappresenta l’ottima premessa per “cambiare marcia”, nel tentativo di recuperare il senso di appartenenza e l’entusiasmo di far parte di una Comunità, che, per risollevarsi, deve necessariamente coinvolgere, creare interesse e progettare guardando al futuro con la giusta dose di ottimismo.
Programma e intenzioni più che condivisibili che, grazie ad un lavoro certosino per il quale La ringrazio, sono riusciti a far presa su un elettorato stanco e demotivato, che ha saputo reagire e partecipare attivamente alla tornata elettorale.
Può sembrare trascurabile ma lo slogan “Insieme si può”, utilizzato per la denominazione della lista, ha trasmesso all’elettore un afflato di fiducia, dopo un periodo – legato all’epidemia Covid – 19, che ha sconvolto ritmi e rapporti sociali in ciascuno di noi.
Proprio in virtù di questo slogan che, non Le nascondo, in me ha fatto molta presa, prendere atto dei criteri utilizzati per la composizione della Giunta, mi ha fatto constatare come, il più delle volte, le ottime intenzioni rimangano tali solo nelle parole e non si traducano in fatti concreti.
Mi spiego meglio. “Il Sindaco è eletto dai cittadini a suffragio universale e rappresenta il Comune”.
E’ eletto proprio da quei cittadini che, con responsabilità, si sono recati alle urne ed hanno espresso in modo chiaro le proprie preferenze, individuando le persone ritenute più idonee a garantire la giusta rappresentatività in seno alla Giunta ed al Consiglio comunale.
Leggere che, nella designazione della Giunta, “l’identificazione degli assessorati, obbligatoriamente tre per Statuto Comunale, ha seguito criteri assolutamente innovativi” mi porta a pensare che non considerare la volontà degli elettori, difficilmente possa essere ritenuta una scelta “innovativa” e, nello stesso tempo, mi fa riaffiorare alla mente il dettato normativo, che attribuisce al Sindaco le funzioni di rappresentante dei propri elettori.
Non credo che rappresentare i propri elettori, possa tradursi nell’ignorare palesemente il voto che gli stessi hanno volutamente espresso.
Ergo, mi chiedo dove sia l’innovazione che La spinge a “saltare a pie pari” i primi cinque candidati eletti, peraltro giovani, motivati e disponibili, candidati che hanno fattivamente contribuito alla Sua elezione trasmettendo all’elettorato quell’energia e quella voglia di fare tipiche delle persone positive e pronte a mettersi in gioco per il bene della propria Valle.
E’ pur vero che spetta al Sindaco la nomina e la revoca dei componenti di Giunta, che, correttamente, devono corrispondere alle persone ritenute più idonee in relazione alle competenze, al tempo disponibile e alle esperienze pregresse (-cfr. il coinvolgimento attivo di tutta la squadra secondo criteri di competenza e disponibilità di tempo, ottimizzando le risorse umane a disposizione -).
Mi sono quindi chiesta se siano le competenze, il “discriminem” che ha ragionevolmente guidato la Sua scelta che, come Lei precisa nel comunicato, “è conforme a quanto disposto dalla normativa vigente in relazione alla rappresentatività di genere (quote rosa)”.
Da un’analisi dei curricula degli Assessori designati, ad esclusione dell’Assessorato attribuito in virtù del principio di continuità, sembra rilevare che due dei nominati siano dei perfetti “neofiti” in campo amministrativo e che, seppur tali, siano stati insigniti di competenze fondamentali per l’Ente – penso all’Assessorato attività produttive che comprende le foreste (principale entrata del Comune), l’agricoltura, gli usi civici, il commercio ecc – con la motivazione di “accentrare sotto un’unica regia, tutte le realtà produttive della Valle”.
Intenzione senz’altro meritevole ma dalla portata vastissima per una persona che, per la prima volta, assume un ruolo da amministratore pubblico che, intendiamoci, per tempi e procedure, è cosa ben diversa dall’operare in un’impresa privata.
Dunque, se le competenze non fanno la differenza, perché disconoscere in modo così plateale la volontà dei cittadini? Non sarebbe più semplice ampliare a quattro il numero degli Assessori e contemperare la discrezionalità di scelta, giustamente, in capo al Sindaco con il diritto, altrettanto fondamentale degli elettori al riconoscimento della volontà espressa con il voto?
Leggo nel suo comunicato che “L’istituzione di un quarto assessorato, consentito dalla normativa, richiede necessariamente la modifica dello Statuto Comunale con le tempistiche conseguenti”. Non mi sembra di ricordare che la modifica allo Statuto, se condivisa, richieda chissà quali procedure, né particolari tempi di attuazione. Certo, deve essere voluta e condivisa. Ma la condivisione e la comunicazione con i cittadini non erano alla base del programma “VA-NOI Insieme si può”?
Il comunicato sembra demandare la soluzione della rappresentanza al conferimento di specifiche deleghe precisando che “inoltre il Sindaco intende avvalersi della facoltà di affidare ad ogni singolo consigliere una delega”. Benissimo, dico io, se non fosse che, da Statuto, le deleghe vengono conferite per materie specifiche e tempi determinati; il delegato – colui che ha la delega, per capirci – non ha alcun diritto di voto in quanto l’unico referente legittimato a decidere resta solo ed esclusivamente l’Assessore competente.
Che fine fanno quindi le competenze dei primi cinque giovani eletti ai quali la popolazione ha voluto conferire mandato di rappresentanza? La promozione dei giovani non era forse uno dei punti principali del programma amministrativo, oltre che una garanzia per il futuro della Valle?
Mi permetta un’ultima riflessione: secondo Lei, come si porranno quegli elettori che oggi si sentono calpestati dalle Sue scelte meramente discrezionali nel momento in cui andrà a proporre l’adesione alla “cooperativa di comunità”, oppure chiederà la disponibilità a collaborare per promuovere la gestione turistica degli immobili o la promozione e la cura del territorio? Come potrà chiedere a questi elettori di collaborare per “FARE RETE” e promuovere la Valle del Vanoi nel suo complesso?
Lo slogan “Insieme si può” si potrà attuare solo con la collaborazione e l’aiuto di tutti, con il dialogo ed il confronto, contemperando le esigenze delle parti coinvolte, nell’interesse comune, che è la promozione e la valorizzazione della Valle del Vanoi.
Perchè questo è l’unico fine dell’Amministratore: mettersi a disposizione della propria collettività per perseguire l’interesse pubblico collettivo.
Caro Sindaco, mi scuso per il tempo che Le ho sottratto e La ringrazio per essersi messo a disposizione della gente del Vanoi. Fare il Sindaco oggi non è senz’altro semplice e sono convinta che il programma che ha presentato meriti di essere portato avanti con serietà e responsabilità, nel rispetto delle idee e delle posizioni di ognuno.
Credo che il Vanoi meriti il meglio e sono certa che l’amore e la passione che Lei ha sempre regalato alla sua Valle La porteranno ad assumere le decisioni più opportune. Buon lavoro, Sindaco”.
Sonia Zurlo
Esatto. Soltanto per 1/3, la Giunta è rappresentativa dei voti espressi.
Non dimentichiamo che l’esclusione è la tecnica dei totalitarismi.
C’era da aspettarsela !
Brava Sonia! Questo sì è parlare chiaro.