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Dolomiti, riapre la discarica di Imèr. Accorato appello del Comitato locale al Presidente Mattarella, a Draghi e al Ministro della Transizione Ecologica

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Il Comitato locale “No Discarica di Imèr”, che prepara in queste ore esposti in Procura e ricorsi al TAR, si gioca anche la carta nazionale, scrivendo al Presidente Mattarella, a Draghi e al Ministro della transizione ecologica, ma non solo, con una lettera scritta da bimbi e famiglie. Giovedì 11 novembre l’arrivo dei primi rifiuti in valle


 

Imèr (Trento) – Appello accorato del Comitato “No discarica” al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Premier Draghi e al ministro della Transizione Ecologica, ma anche ai Consiglieri provinciali del Trentino, ai vertici dell’Unesco e di Trentino marketing oltre a molti altri ‘opinion leader’ nazionali, per ricordare ancora una volta la contrarietà del territorio alla riapertura della discarica di Primiero, in un luogo ambientale unico in tutto il NordEst Alpino, nel cuore delle Dolomiti, patrimonio Unesco.

Nella lettera scritta con il ‘cuore’ dalle famiglie e dai bambini di Imèr, emerge tutta l’amarezza di una comunità che si ritrova da un giorno all’altro ad ospitare una montagna di rifiuti davanti a casa. Pubblichiamo di seguito il documento integrale inviato al Capo dello Stato (con l’autorizzazione delle famiglie per le foto dei minori ripresi ndr) che esprime meglio di tante parole, il rammarico di queste ore in Valle.

Non quello di alcuni aministratori locali o di presidenti di importanti enti del territorio, che in queste settimane si sono rivelati completamente assenti, su una problematica che interessa l’intera comunità locale: dall’ambiente al turismo.

Ma è il vero dolore delle famiglie che lanciano una urgente richiesta di intervento, ripensando le scelte della politica provinciale, per il bene di tutti, suffragate da oltre 3mila firme di cittadini e con l’approvazione dei Consigli comunali di Primiero, Vanoi e Sagron Mis.


La lettera a Mattarella con disegni e foto


Giovedì 11 novembre, primi rifiuti a Imèr

Senza alcuna comunicazione ufficiale, nel silenzio più assoluto dei tecnici che gestiscono il sito, dopo il rinvio dei giorni scorsi e mesi di proteste, giovedì 11 novembre è arrivato il primo camion con i rifiuti destinati alla discarica di Imèr, come è accaduto anche a Monclassico.

La decisione, ha destato grande amarezza in queste ore tra i membri del Comitato, che in questi mesi si sono battuti con passione contro la riapertura, ma anche in tutta la valle di Primiero. Tra le prime reazioni locali, c’è la nuova richiesta – giunta da più parti – di dimissioni per tutti gli amministratori comunali (Sindaci e Consiglieri comunali) per richiamare l’attenzione della Provincia su una scelta non condivisa dal territorio. In queste ore, si stanno preparando inoltre ricorsi al TAR ed esposti in Procura per fermare la riapertura del sito.

Discarica esaurita a Trento nord

Esaurita la discarica del capoluogo a Ischia Podetti, i rifiuti da Trento vengono conferiti a Monclassico in Val di Sole e nel Primiero dove è stata appositamente riaperta la discarica di Imer. La Giunta provinciale ha spiegato che l’apertura delle due discariche provinciali, non esaurite, e quindi in grado di accogliere rifiuti residui per complessive 62.000 tonnellate, è prevista per un periodo determinato, non oltre il 31 ottobre 2022, data che segnerà lo stop dei due impianti e dalla quale inizieranno le operazioni volte alla chiusura definitiva delle discariche di Monclassico e Imer.

Nel frattempo sarà realizzato il cosiddetto “catino Nord” di Ischia Podetti a Trento, che accoglierà fino a 230.000 tonnellate di rifiuto. Oltre alla riapertura delle due discariche provinciali, una quota di rifiuto urbano sarà smaltita presso l’impianto di Bolzano, a seguito dell’accordo tra le due Province autonome, per una capacità pari a 20.000  tonnellate annue.


Il sit-in dei giorni scorsi

Molte persone si sono date il cambio per l’intera giornata di martedì, protestando in modo pacifico a Imèr, contro la riapertura dell’area di smaltimento rifiuti in località Salezzoni. In queste ore intanto, i mezzi pesanti proseguono il loro lavoro, che dovrebbe durare fino a giovedì sera o al massimo venerdì, per ultimare la strada di accesso all’area. Poi si vedrà. Il Comitato locale non abbassa la guardia e si prepara per un esposto e un ricorso al TAR anche in collaborazione con il Codacons del Veneto.


Guarda le interviste

in ordine a: Gianni Gobber, Patrizia Bettega e Simone Gaio 

La gestione del sito

Emerge intanto in questi giorni un passaggio fondamentale sulla gestione dei rifiuti nella discarica di Imèr. Proprio la Provincia, ha precisato al Comune di Imèr in un documento ufficiale a firma del presidente Maurizio Fugatti e dell’assessore Mario Tonina, che: “Ai fini gestionali la riattivazione dei conferimenti non confligge con gli obiettivi del protocollo e con tutte le procedure di verifica e controllo che il gestore deve effettuare sulla discarica, manifestiamo – precisano i vertici provinciali – la disponibilità ad attivare le procedure, in tempi brevi, per la stesura ed approvazione del protocollo di gestione, che rappresenta – si precisa ancora nel documento – anche l’elemento tecnico necessario per l’aggiornamento del quadro autorizzatorio della discarica”.

Nella stessa comunicazione i vertici dellla Provincia, aggiungono inoltre che: “Stante la attuale scadenza del 31 ottobre 2022 per la fine dei conferimenti, fissati da delibera, i quantitativi, le tempistiche, le modalità di gestione contenuti nell’autorizzazione integrata ambientale, in vigore, potranno essere ridefiniti alla luce di un protocollo di gestione tra Provincia e Comune, in cui definire gli aspetti “quantitativi”, la eventuale chiusura anticipata a giugno e conseguenti profili di modellazione della discarica stessa – precisa il documento PAT – con importante riduzione dell’innalzamento ipotizzato, in omaggio ad esigenze di carattere paesaggistico”.

A questo punto diventa, di fondamentale importanza capire quale siano i progetti depositati, legati alla discarica di Imèr, con relativo impatto territoriale, visti anche i cavi di alta tensione presenti in zona, ai bordi di una tangenziale ad alto scorrimento, che in questi giorni registra già – secondo diverse segnalazioni locali – i primi ‘odori’ al passaggio, dopo lo spostamento dei teli verdi che la proteggevano.


Manifestazione con molte assenze

Il sit-in a Imèr è  iniziato alle 8 del mattino ed è proseguito fino alle 16 per il Comitato che si batte contro la riapertura del sito di Primiero e non solo di “Masi di Imèr”. Nel pomeriggio buona partecipazione alla manifestazione pacifica di protesta, con diverse persone, ma senza sindaci (che si sono recati a Imèr in mattinata – nella foto ndr) e con molte assenze di peso. Presenti invece diversi consiglieri comunali di valle che sollecitano consigli comunali urgenti per il ricorso al TAR.

Grandi assenti sul caso discarica, anche gli operatori del turismo: dall’Azienda per il turismo locale (che rischia di vedersi la discarica aperta in piena stagione invernale), alle associazioni di categoria, ma anche il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino che forse sull’ambiente potrebbe e dovrebbe intervenire per dire la sua?  Mancavano all’evento anche le realtà del terzo settore e del sociale, che quotidianamente sono in prima linea per il benessere della famiglia e della società, ai piedi delle Dolomiti, patrimonio Unesco.

Le minoranze chiedono Consigli urgenti

Infine, le minoranze di Primiero unite, hanno inoltrato in queste ore una mozione per il ricorso avverso alla delibera della Giunta Provinciale n. 1729 del 18/10/2021 che dispone la riapertura della discarica di Imèr. Mozione che dovrebbe essere discussa già entro le prossime settimane. I Gruppi di minoranza hanno richiesto la trattazione urgente del tema in Consiglio comunale, con diretta streaming, visti i motivi di urgenza e l’importanza dei temi trattati.  

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