“Autorizzazione alla rimozione tramite abbattimento di due esemplari di lupo”. Dopo il via libera di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), saranno i primi esemplari ad essere eliminati. Oipa annuncia azioni legali
Trento – Nello specifico si tratta di due esemplari che ripetutamente hanno predato i bovini a malga Boldera, alla Sega di Ala. Da maggio, quando è iniziato l’alpeggio, 16 vitelle straziate, 2 asini sbranati. Tre vitelle sono ancora in cura, una se la caverà, la sorte delle altre due rimane incerta. Soddisfatti gli allevatori della zona. I lupi in questione, di cui sono stati prelevati i campioni di saliva sulle vitelle uccise, avevano preso troppa confidenza con il sistema di protezione a corrente elettrica del bestiame che, alla Boldera, riuscivano sistematicamente ad evitare con un salto preciso nel centro, fra i due fili, con enormi dani per le stalle della zona.
Il primo commento di Oipa
“Apprendiamo da fonti di agenzia, scrive Oipa in una nota – che il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, avrebbe firmato un’ordinanza di abbattimento di due lupi. Ordinanza sulla quale non ci sono ancora comunicazioni ufficiali. Ricordiamo che il lupo è una specie protetta secondo la Convenzione di Berna (1979) e la Direttiva Habitat dell’UE (1992) sulla conservazione degli habitat naturali e della fauna e flora selvatiche, recepite da specifiche leggi nazionali.
Aspettiamo di leggere il provvedimento per valutare le conseguenti azioni legali. Purtroppo il presidente Fugatti non si smentisce e prosegue nella sua azione persecutoria nei confronti della fauna selvatica del Trentino, causando sconcerto tra chi ama gli animali e un danno d’immagine a un territorio che da paradiso sta diventando un inferno per la biodiversità”. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa)..