Prosegue l’impegno dela comunità locale di Primiero e del Trentino con molti volontari da tutto il Nordest, a sostegno delle popolazioni terremotate. Il Sindaco di Amatrice: “L’obiettivo principale adesso è eliminare le tende”
Primiero (Trento) – Come annunciato nei giorni scorsi, i Vigili del fuoco del Distretto di Primiero ripartono per Amatrice per completare il tetto in legno realizzato in valle e finanziato con il contributo del territorio. Nelle foto l’ultimo carico con le capriate che verranno montate sulla scuola realizzata con i moduli della Protezione civile trentina.
“Mercoledì mattina 21 settembre alle 4.30 – ci spiega l’ispettore distrettuale dei Vigili del fuoco Paolo Cosner – siamo in partenza da Primiero con destinazione Amatrice per completare il montaggio del tetto in legno sulla scuola realizzata dal Trentino.
Siamo complessivamente in 23 divisi in 4 squadre. L’arrivo in zona è previsto per mezzogiorno e da subito inizierà il lavoro di squadra per completare l’opera nel minor tempo possibile. Faremo tutto il possibile come abbiamo fatto fino ad oggi grazie al contributo di tutti”.
In zona, sono operativi ormai da giorni anche i Nu.Vol.A. di Primiero Vanoi che preparano i pasti nei campi attrezzati dalla protezione civile. Ancora una volta – come era già accaduto a Paganica – il Trentino ma anche la valle di Primiero unita per aiutare le popolazioni in difficoltà. Un grazie da tutta la comunità ai molti volontari impegnati sul campo.
Proseguono le scosse ad Amatrice. Il sindaco: “L’obiettivo principale adesso è eliminare le tende”
Intanto, una nuova scossa di magnitudo 4.1 è stata registrata nella notte tra lunedì e martedì con epicentro tra i Comuni di Amatrice ed Accumoli, nell’area in provincia di Rieti già colpita dal terremoto del 24 agosto.
La scossa è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle ore 1:24 e a una profondità di 10 chilometri. Alla nuova scossa ne hanno fatto seguito altre, nella stessa zona, le più forti delle quali all’3:20 e alle 5:30 rispettivamente di magnitudo 3.2 e 3.4. Solo nel Comune di Amatrice sono ancora 850 le persone ospitate nelle tendopoli allestite dalla protezione civile dopo il sisma, di magnitudo 6.0, che la notte tra il 23 e il 24 agosto ha ucciso 297 persone.
“Sta arrivando il freddo, la pioggia c’è già da giorni e in tenda non si può più stare. Da venerdì liberiamo i campi”. Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi non si ferma un istante da quasi un mese e organizza l’ennesimo spostamento della sua gente rimasta senza una casa. Spiega che l’obiettivo principale adesso è eliminare le tende anche per permettere alla Protezione civile di costruire i map (moduli abitativi provvisori) che sorgeranno al posto delle tendopoli più grandi”.
Sono una decina i campi creati nei dintorni di Amatrice che accolgono da quasi un mese, nelle tende blu della Protezione civile, tutti coloro che hanno perso la casa la notte del sisma e i soccorritori, venuti da tutta Italia.