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Giglio, altri 5 cadaveri e un tassista ammette: “Portai Schettino in hotel” (DIRETTA)

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AdnKronos – Cariche di esplosivo per aprire i varchi. Il Tg5: trovato un altro cadavere. Salgono a 29 i dispersi. Sei i morti accertati nel naufragio(VIDEO). Il comandante sotto accusa: ‘Sono provato ma sereno, ho fatto il possibile’. Oggi l’interrogatorio, rischia fino a 15 anni."Schettino preparato e attento alla sicurezza", il ricordo dell’ex comandante. Sul Concordia ci fu un ammutinamento per salvare i passeggeriVIDEO A INFRAROSSI dei primi soccorsi. I sub dentro la nave (FOTO 1 – 2).Costa Crociere: "Nave uscita da rotta senza autorizzazione". Prime chiazze di carburante in mare VIDEO123456,FOTOLa storia di Taku e Maiko, giapponesi in luna di miele (VIDEO). Giornalista dell’Adnkronos: ‘Un inferno, sembrava il Titanic’ (AUDIO12). Al varo non si ruppe la bottiglia di champagne (VIDEO). Oltre 6mila opere d’arte a bordo della nave (FOTOGALLERY).


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Cinque corpi individuati – Nella zona di poppa della nave Costa Concordia naufragata davanti all’Isola del Giglio. Per trovare i dispersi i sommozzatori stanno facendo una corsa contro il tempo. Questa mattina sono stati aperti dei varchi nel relitto con micro cariche di esplosivo, uno per l’entrata e l’altro per l’uscita, per rendere raggiungibili le parti della nave non ancora ispezionate. I palombari sono entrati con delle barelle nei varchi aperti.

L’Unità di crisi ha reso noto che sono 29 i dispersi del naufragio. Si tratta di 6 italiani (William Arlotti di Rimini e sua figlia Daiana di 5 anni; la giovane sposa Maria D’Introna di Biella; le due amiche siciliane Maria Grazia Trecanico e Lucia Virzì, e Giuseppe Girolamo, un musicista 30enne di Alberobello), 14 tedeschi, 4 francesi, 2 statunitensi, un ungherese, una peruviana e un cittadino dell’India.

Non è stata ancora identificata la sesta vittima estratta ieri dal relitto. Si tratta di un uomo, un passeggero, con il giubbotto salvagente. Su cinque delle sei salme si terranno domani gli esami autoptici all’ospedale di Orbetello.
Mentre si aggrava la posizione di Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia, parla il tassista che lo accompagnò in albergo il giorno del naufragio. "Quella sera ho portato io sul mio taxi il comandante Schettino dalla Capitaneria all’hotel", dice all’ADNKRONOS Ottavio, un tassista dell’Isola del Giglio, in merito a quanto accaduto la sera di venerdì scorso dopo l’impatto della nave sugli scogli. "Nel tragitto non abbiamo parlato", precisa il tassista.

Dall’inchiesta della Guardia costiera di Livorno, che ha anche realizzato alcuni filmati, risulta inoltre che ci fu ammutinamento negli attimi concitati del naufragio. Quando era chiaro che la nave stava naufragando, alcuni ufficiali avrebbero sollecitato il comandante Francesco Schettino a dare l’allarme e a ordinare l’abbandono della Concordia, e di dare avvio all’evacuazione con le scialuppe. Il comandante avrebbe tergiversato, impegnato al telefono con la compagnia e allora il suo vice, spalleggiato da alcuni ufficiali avrebbero dato autonomamente il via alle operazioni di evacuazione. Le operazioni sono iniziate alle 22.45, quindi circa un quarto d’ora prima della comunicazione dell’abbandono nave’ lanciata dal capitano Schettino alla Capitaneria di porto e fissate alle 22.58.

C’è poi il timore del disastro ambientale. Nei serbatoi del relitto ci sono oltre 2300 tonnellate di carburante. L’altro grande timore è che la Concordia si sposti e precipiti dal gradino di 37 metri su cui è appoggiata, inabissandosi a 70 metri.

"Verrà dichiarato lo stato d’emergenza per consentire di organizzare e attuare le misure necessarie in tempi rapidi" per far fronte al rischio di dispersione in mare "delle oltre duemila tonnellate di carburante stivate nei serbatoi", ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini.

"Avremo bisogno di procedere con urgenza e in tempi più brevi di quelli consentiti dalle procedure ordinarie" ha aggiunto. Il ministro ha poi elogiato il lavoro dei sub al Giglio. "Stanno facendo un lavoro molto rischioso perché operano in condizioni molto difficili, ma queste condizioni operative sono quelle necessarie per cercare di recuperare – sperando che sia ancora possibile – eventuali persone rimaste all’interno della nave". Non è infatti "escluso" che vi siano ancora superstiti, ha spiegato, avvertendo che bisogna fare "in fretta perché le condizioni meteo stanno per cambiare".

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