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Dolomiti, Frana sul Civetta: cancellate alcune storiche ‘vie’ roccia

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Crollo su parete sud Torre Venezia, forse a metà aprile. Secondo il post di Alessandro Baù sono state fortemente danneggiate o cancellate le vie Tissi (Tissi, Andrich, Bortoli nel 1933), Gran Diedro ( Biasin, Melucci 1960) e Gran Diedro diretta (Schubert, Werner, Wojas, 1974). Un pezzo di storia dell’alpinismo che se ne è andato

Le immagini della guida alpina locale Alessandro Baù (facebook)

 

NordEst – Un imponente crollo di rocce si è verificato sulla parete sud della Torre Venezia, nel gruppo del Civetta, in Agordino, un luogo mitico per gli alpinisti. Non è stato accertato con esattezza quando sia avvenuta la frana, probabilmente verso la metà di aprile.

Sono stati alcuni frequentatori della zona ad accorgersi, in queste giornate di sole, che la parete appariva snaturata rispetto al suo recente aspetto – non è la prima volta che la Torre Venezia è interessata da crolli – e il confronto con le foto precedenti dell’area avrebbe confermato che un consistente tratto di parete era venuto giù.

L’area, in alta quota, è naturalmente lontana da abitati. La conseguenze più importante è quella subita da alcune famose vie alpinistiche delle Dolomiti, la via Tissi, il Gran Diedro, e Grand Diedro diretta, sconvolte dall’evento naturale.

Il monte Civetta

(wikipedia) – Il Civetta (El Zuìta in ladino veneto) è un gruppo montuoso appartenente alle Dolomiti, situato in provincia di Belluno, che separa la Val di Zoldo dall’Agordino e fa da cornice al caratteristico paesino di Alleghe.

Nel lato a nord-ovest è caratterizzata da un’impressionante parete verticale con un dislivello di più di 1000 metri ed una lunghezza di circa 4 km, tra la “cima Su Alto” e la “Torre Coldai”. È chiamata nell’ambiente alpinistico “la parete delle pareti”, sulla quale scorrono alcune famosissime vie, tra le quali la Solleder-Lettembauer, la Philip-Flamm, la via dei 5 di Valmadrera e altri itinerari di elevata difficoltà alpinistica.

A 200 metri dalla vetta, sul più pacato lato zoldano, sorge il piccolo rifugio Torrani. A nord del gruppo, presso il monte Coldai vi è il rifugio Sonino al Coldai, al centro, sul versante alleghese, il rifugio Tissi mentre all’altro estremo, sul versante taibonese, è localizzato il rifugio Mario Vazzoler.

 

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