Operazione Guardia Finanza Treviso, sequestrati beni per 2,6 mln
NordEst – Un imprenditore cinese è stato arrestato con l’accusa di avere emesso fatture false per 12 milioni di euro, in un’operazione della Guardia di Finanza di Treviso che ha sequestrato beni per 2,6 milioni di euro e indagato complessivamente 10 persone. L’indagine, denominata “il sarto”, è iniziata un anno fa e ha ha fatto emergere un sistema fraudolento pensato dall’imprenditore cinese, attivo nel confezionamento di capi d’abbigliamento.
L’uomo, celandosi dietro delle “teste di legno”, aveva architettato un articolato meccanismo di frode basato sull’utilizzo di fatture false, emesse da tre “cartiere”, anch’esse riconducibili a cinesi, ditte in realtà prive di una sede in cui operare, di dipendenti, di mezzi e locali idonei allo svolgimento di una normale attività imprenditoriale. L’indagine ha permesso di ricostruire i flussi di denaro ed ha delineato il riciclaggio dei proventi illeciti, realizzato con la collaborazione di un altro imprenditore compiacente, ancorché estraneo alla frode fiscale.
I carabinieri hanno arrestato tra Mestre e Marghera tre cittadini di nazionalità albanese trovati con tre chili e mezzo di eroina. La droga è stata sequestrata e durante le successive perquisizioni domiciliari, i militari hanno scoperto, a casa di uno di loro a Mira, una stanza trasformata in laboratorio per lavorare e confezionare l’eroina. L’ipotesi è che la droga fosse destinata alle piazze di spaccio della terraferma veneziana.