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Elezioni Comunali, confermate le formazioni in campo: a Mezzano e Sagron lista unica, deposito al ‘fotofinish’ per la seconda del Vanoi

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Chiusura senza grandi sorprese per il deposito delle liste elettorali in vista delle amministrative del 10 maggio. Confermata una sola lista nei Comuni di Mezzano e Sagron, mentre a Canal San Bovo dopo il deposito di Albert Rattin arriva la seconda lista del sindaco uscente, Mariuccia Cemin. A Imèr depositate due liste: Gianni Bellotto contro Pio Decimo Bettega

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Primiero Vanoi (Trento) – Nessuna sorpresa dell’ultima ora per il deposito delle liste elettorali in vista delle prossime elezioni amministrative del 10 maggio. A Mezzano e Sagron Mis le liste in campo non avranno avversari, con la sola incognita dell’affluenza al voto e dei voti validi, visto il quorum previsto dalla normativa.

Mezzano e Sagron

A Mezzano la lista è guidata dal sindaco uscente, Ferdinando Orler, a Sagron Mis da Luca Gadenz. Da registrare il documento di “amarezza” della minoranza di Mezzano (si veda di seguito ndr) che decide di non presentare la propria formazione.

Canal San Bovo

A Canal San Bovo è stata invece già depositata venerdì pomeriggio la lista guidata dal giovane Albert Rattin che sfida la lista  guidata dal sindaco uscente Mariuccia Cemin, depositata nell’ultimo giorno utile.

Imèr

A Imèr sarà invece una corsa tra sindaci di oggi e di ieri. Il sindaco uscente, Gianni Bellotto si confronta con la squadra dell’ex sindaco, Pio Decimo Bettega.  

>Nel pomeriggio tutti i nomi dei candidati e le liste depositate Comune per Comune. 

Nessuna lista ma impegno rinnovato per la minoranza di Mezzano 

uniti“La lista per il nostro Gruppo – spiegano i consiglieri uscenti di Mezzano Giampaolo Cosner, Silvano Corona, Silvio Fedrizzi, Floriano Svaizer e Margherita Simion  –  era già composta, tuttavia, dopo varie riflessioni e valutazioni, abbiamo deciso di non presentarci alle prossime elezioni comunali, ma di portare avanti in modo diverso il nostro impegno civico”. 

I consiglieri di Mezzano, affidano le loro motivazioni ad una nota inviata in queste ore agli organi di stampa locale, che pubblichiamo integralmente. Spazio aperto ovviamente sulle nostre colonne, anche ad eventuali repliche del caso.

‘Nuovo Impegno dall’interno del paese ma esternamente al palazzo municipale, aprendoci a tutti’

“Molte volte – si legge nel documento – il nostro Gruppo si è interrogato e confrontato sull’efficacia del proprio ruolo all’interno del Consiglio Comunale durante il mandato che sta per scadere. Spesso ci siamo sentiti poco incisivi nel poter dare il nostro reale contributo all’Amministrazione, impotenti nel portare all’attenzione della Giunta sia la voce di coloro che con il proprio voto ci avevano dato il compito di rappresentarli sia la voce di coloro che in questi 5 anni ci hanno portato le loro istanze. Per la Giunta le nostre proposte, le nostre richieste di chiarimenti e le nostre idee sembravano non potessero portare con sé alcun elemento positivo, erano quasi sempre vissute come attacchi o provocazioni.

Ci sarebbe piaciuto – continua la nota – invece, confrontarci liberamente sulle questioni oggetto di decisione, in modo da far emergere gli elementi utili alle decisioni, indipendentemente da chi li proponeva. In alcune situazioni avremmo potuto fare la voce grossa, attivare iniziative energiche come la raccolta di firme… ma non lo abbiamo fatto per il bene del paese, per evitare fratture tra i nostri cittadini: non era questo quello che stava alla base dell’impegno che ci eravamo assunti nel metterci a disposizione della comunità. Il nome della nostra lista, “Uniti si può”, era un programma non un “effetto speciale” per la campagna elettorale, e nel nostro agire abbiamo sempre voluto essergli fedeli.

Avremmo voluto una maggior chiarezza ed un maggior coinvolgimento dei nostri concittadini su un argomento importante come quello della fusione dei Comuni, dove la decisione non può essere presa da un Sindaco, da una Giunta o da un Consiglio Comunale, ma deve essere espressione più ampia della gente. Ora, nei ragionamenti di fronte alle nuove elezioni, ci siamo interrogati su quali siano attualmente i bisogni principali del nostro paese. Ci rendiamo conto che le entrate finanziare dei prossimi esercizi non permetteranno di realizzare grandi opere, si dovrà pertanto fare delle scelte. Bisognerà, quindi, andare oltre le grandi opere pubbliche, mantenendo efficienti i beni e le opere che il paese già possiede e garantendo servizi di qualità sia per i cittadini che vivono tutti i giorni il paese, sia per i turisti.

Vi sarà la necessità di assicurare la manutenzione e, laddove possibile, l’abbellimento di tutti gli spazi pubblici del nostro paese, ovunque essi siano. Andranno poi attivati gli interventi di rimineralizzazione e sistemazione del cimitero per adeguarlo a quanto richiesto dalle norme, affrontando la questione con la delicatezza e la sensibilità richieste dal tema. Bisognerà capire come risolvere il finanziamento della scuola musicale, visti i costi già sostenuti per le progettazioni e per l’acquisto degli spazi.

Andrà poi affrontato con serenità e chiarezza il tema della fusione dei Comuni, senza pregiudizi ma con la consapevolezza che qualcosa deve essere cambiato, tenendo conto del parere della gente e senza volere trincerarsi in barriere difensive. In ogni caso al di là della fusione dei Comuni, bisognerà trovare insieme agli altri Comuni le forze per rilanciare l’economia della nostra valle e per individuare una visione comune di sviluppo prima che sia troppo tardi, perché mai come in questo momento i cittadini chiedono lavoro e assunzione di responsabilità da parte di chi deve decidere.

L’elenco potrebbe essere ancora lungo, ma vorremo soffermarci sul bisogno che riteniamo primario per il nostro paese: l’UNITA’. Solo l’unità del paese aiuterà ad affrontare al meglio il futuro, ad assumere decisioni condivise che possano dare risposta ai veri bisogni del paese; l’unità favorirà i cittadini ad “essere voce” nelle decisioni che li riguardano e, ci auguriamo, permetterà di avere amministratori che sappiano ascoltare tutti i cittadini, senza distinzione.

Alla luce di quanto sopra illustrato e dopo tante, tantissime riflessioni e confronti interni, ma soprattutto dopo aver ascoltato la gente, abbiamo pensato che, in vista delle prossime elezioni del 10 maggio, il nostro ruolo debba cambiare totalmente. E’ stato proprio il contatto con la gente che ci ha fatto capire che sono in molti ad essere stanchi di sentirsi etichettati di una lista piuttosto che di un’altra e abbiamo capito che più che candidare una lista è importante per noi candidare l’unità del paese e l’ascolto di tutti i cittadini.

Proprio per questo, seppur con grande rammarico e sofferenza, abbiamo deciso all’ultimo di non presentarci come lista. Non vogliamo, però, “lavarci le mani” e abbandonare il nostro impegno civile, e nemmeno vogliamo stare fuori per “accusare” chi governerà. La nostra è una scelta ponderata che vorrebbe provare a unire il paese, evitando possibili spaccature. Già qualcuno cinque anni fa, nella precedente campagna elettorale, aveva provato a farlo, dichiarando che votare una lista piuttosto che un’ altra avrebbe determinato lo sviluppo o lo sfacelo del paese, accusando di miopia o disinteresse per il paese chi, per propria sensibilità, votava in modo diverso da quello sollecitato. Noi prendiamo le distanze da queste posizioni, che rischiano di far allontanare i cittadini dalla politica e rischiano di far perdere di vista il bene comune e il senso di appartenenza al paese, che vengono prima dell’appartenenza ad una lista e prima delle posizioni personali.

Il nostro paese ci sta a cuore e per questo continueremo ad impegnarci: lo vogliamo però fare in modo diverso, dall’interno del paese ma esternamente al palazzo municipale, aprendoci a tutti. Vogliamo impegnarci per favorire una integrazione più costruttiva tra i cittadini e la gestione politico-amministrativa del nostro territorio.

Vogliamo portare avanti un progetto che punti a sviluppare maggiormente, soprattutto nei giovani, un senso civico appassionato, ad accrescere le competenze sociali utili a costruire capacità di confronto democratico, per poter essere magari un domani amministratori rispettosi del nostro territorio e della nostra gente. Non vogliamo creare una “lista”, ma un gruppo di persone, senza incarichi ed esterne alla politica, che sentono lo slancio di passione civile, che vogliono ritrovare quel sentimento di comunità capace di generare progettualità al fine di preservare e valorizzare i beni comuni. Vogliamo creare un gruppo che sappia interessarsi all’azione amministrativa, che possa incontrarsi e confrontarsi, che possa esprimersi, che possa proporre, che possa “essere voce” attraverso gli strumenti partecipativi che, per Statuto comunale, sono a disposizione del cittadino.

Il nostro, lo ammettiamo, è un tentativo ambizioso. Ma è il tentativo pulito, sincero, appassionato e concreto di portare elementi per scelte partecipate che, se avrà successo, potrà consolidarsi in un progetto serio e consistente per offrire “un servizio” a favore della nostra comunità. Per fare questo abbiamo bisogno di tutti; chi ha voglia di mettersi in gioco, di lanciare stimoli e suggerimenti può contattarci e darci idee. Sarà poi nostra premura individuare e pubblicizzare le modalità di partecipazione e di comunicazione per avvicinare il maggior numero di persone. Pensiamo che questa nostra scelta possa aiutare a rafforzare l’unità del paese. Con la forza di un sorriso e la libertà di chi non ha nulla da perdere vorremmo far tornare la gente ad appassionarsi della cosa pubblica – conclude la minoranza -, senza divisioni e senza essere accusati di volerle creare”.

unitisipuo.mezzano@gmail.com

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