Risulta assente il pendolarismo criminale minorile. In ordine di frequenza, i reati compiuti sono quelli contro il patrimonio, l’incolumità personale e il furto semplice e aggravato. Risulta sfatato il mito dello spaccio di stupefacenti (il 3% del totale). Il furto è il reato più frequenti tra under 14; i reati contro patrimonio diminuiscono con l’età del minore ma aumentano quelli connessi alla dimensione violenta – lesioni volontarie e percosse e minacce. I reati di danneggiamento o di imbrattamento vedono gli italiani in prima fila (11,5%, contro il 5% di stranieri).
La criminalità di gruppo in Trentino è fenomeno circoscritto: solo una denuncia su dieci riguarda un reato compiuto da una badna formato da più di tre individui. I termini usati dai dirigenti scolastici per descrivere quelle che definiscono “fisiologiche espressioni di bisogni legati all’età” sono “insofferenza, prevaricazione, prepotenza, bullismo”. Parlano di “nuove modalità di espressione della trasgressione e di moderne motivazioni per trasgredire”. Emerge una maggior fragilità identitaria rispetto alle generazioni passate dovuta ai mutamenti della struttura sociale e famigliare. L’obiettivo dei focus group è stato quello di analizzare la rappresentazione della violenza giovanile negli adulti, e nei genitori in particolare, e di ricostruire i processi attraverso cui i gruppi si costituiscono fuori e dentro scuola, e in alcuni casi delinquono.