Autonomisti trentini sempre più divisi in vista delle Provinciali 2023. Nel nuovo gruppo in Comune a Trento, si guarda al centrosinistra, entrano Stanchina e Pedrotti. Colloqui con il Terzo Polo: Italia Viva e Azione. Ecco la replica del Patt di Trento
Trento – “Questa è una risposta politica a un fatto politico”. Il presidente del Consiglio comunale di Trento, Paolo Piccoli, presenta così la scelta di costituire il gruppo consiliare “Trento al centro”. Parlando del Patt, Piccoli dice che “è come se avesse firmato un patto preliminare con il centrodestra e, lo dico da notaio, una volta che lo hai firmato sei costretto a firmare anche un contratto. Lo spostamento a destra del Patt è avvenuto, e noi in Comune abbiamo la necessità di garantire quel quadro che aveva portato all’elezione del sindaco Franco Ianeselli, nel quale c’era stato un accordo anche del Patt. Abbiamo due consiglieri comunali, Stanchina e Pedrotti, che non si ritrovano nello spostamento a destra”.
Fanno parte del gruppo, oltre a Roberto Stanchina, Paolo Piccoli e Alberto Pedrotti, anche Chiara Maule, Renato Tomasi e Marcello Carli. Il gruppo fa riferimento “all’area popolare che si sta formando con Campobase e all’area autonomista, per garantire la prosecuzione dell’esperienza nata nel 2020, guardando anche al 2025 con assoluta solidità. Ci sono delle forze nazionali, come Italia viva e Azione, con cui abbiamo colloqui”, spiega infine Piccoli.
La replica del Patt di Trento
La sezione di Trento del Partito Autonomista Trentino Tirolese – in una nota – si dichiara fortemente amareggiata rispetto alle modalità con cui i due rappresentanti del PATT nel Comune di Trento, il vicesindaco Roberto Stanchina e il consigliere Alberto Pedrotti, hanno comunicato a mezzo stampa l’adesione al gruppo “Trento al Centro” e la conseguente uscita dal PATT.
Nelle riunioni di questi mesi non ci siamo mai sottratti al confronto e abbiamo sempre cercato di discutere, se pur nella diversità di idee e di punti di vista. Era prevista proprio per lunedì prossimo un ulteriore incontro del direttivo per valutare insieme la linea politica alla luce della riunione di Giunta del partito dello scorso 16 febbraio. Lo stesso segretario politico della sezione nei giorni scorsi aveva confermato in un’intervista giornalistica che gli impegni presi nel comune capoluogo e nelle circoscrizioni sarebbero stati rispettati senza per altro essere smentito da nessuno dei due.
Siamo convinti – conclude la nota del Patt di Trento – che l’impegno politico possa ad un certo punto trovare delle strade che si dividono ma le stesse devono separarsi con stile, rispetto e anche con una stretta di mano, quella stretta di mano che ci saremmo potuti dare sia con Roberto e con Alberto considerato il pezzo di strada che abbiamo percorso insieme. Ma purtroppo in entrambi abbiamo trovato poco rispetto e nessuno stile. Ad entrambi auguriamo comunque buona fortuna con il consiglio che, quando si troveranno a discutere le proprie idee in un altro gruppo politico, possano utilizzare maggiormente il confronto con le persone ed essere meno “solisti” di come si sono comportati in questi mesi di lavoro nella Sezione di Trento, perché l’impegno politico dovrebbe essere come un’orchestra dove tanti strumenti si fondono insieme per dare vita ad una bella melodia: le idee e le proposte.
Ci preme infine sottolineare che, pur ritenendo grave per la Sezione la perdita di due punti di riferimento nel Comune di Trento come Stanchina e Pedrotti, siamo anche convinti che per convivere in modo sereno siano fondamentali delle regole comuni che tutti devono rispettare, indipendentemente dalla carica che ricoprono. Concludiamo confermando l’appoggio al Sindaco e alla Giunta comunale con la garanzia che il lavoro dei rappresentanti del PATT nei consigli circoscrizionali della città di Trento proseguirà nel pieno rispetto degli impegni presi alle elezioni comunali del 2020″.