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NUOVI COMMENTI/Comune di Mezzano – Imèr: si accende il dibattito tra la popolazione

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C’è molta voglia di confronto a livello locale, anche sui temi più ‘spinosi’. E’ quanto chiede la popolazione locale agli amministratori, che non sempre riescono ad ascoltare le esigenze che arrivano dal basso. Nei giorni in cui Primiero si interroga su opere e servizi (dal nuovo macello di Mezzano ancora bloccato, alla nuova Scuola musicale di Primiero che rischia lo sfratto, dagli impianti, fino alla discussione animata per Azienda Ambiente a Imèr o Primiero), si attende il Consiglio comunale di Siror

ambito

di Christian Zurlo

Primiero (Trento) – Dopo il via libera dal referendum al nuovo Comune dell’Alto Primiero, sono già iniziati i movimenti pre-elettorali in vista delle elezioni della primavera del 2016 con nomi della politica di oggi e di ieri di nuovo in campo. Nel fondovalle invece, tutti danno quasi per scontata l’ipotesi “gestione associata” tra i Comuni di  Mezzano e Imèr includendo anche il Vanoi, nel caso in cui la Provincia non concedesse la deroga a Canal San Bovo. 

>Scarica il Documento Daldoss su Gestioni Associate e Fusioni

La Fusione Imèr – Mezzano

L’ipotesi di fusione tra Mezzano e Imèr è invece argomento intoccabile, nonostante i molti punti d’unione come aveva dimostrato nel passato un sondaggio locale tra la popolazione. Nessuno ne parla – anche se alla luce del nuovo “documento Daldoss” presentato al Consiglio delle Autonomie (si veda l’allegato ndr) sarebbe davvero una interessante strada da percorrere – soprattutto alla luce degli importanti incentivi economici – concessi dalla Provincia, evitando gestioni associate e liberando il Vanoi.

Certamente non dovrebbe passare come una soluzione definitiva, ma come un assetto provvisorio del territorio a quattro: che vedrebbe la nascita dal 2016 del Comune dell’Alto Primiero e successivamente in caso di via libera al referendum di fusione, al Comune di Mezzano – Imèr che si affiancherebbe al Vanoi autonomo vista la conformazione territoriale e a Sagron Mis in gestione con l’Alto Primiero . Solo successivamente si potrebbero porre le basi per la reale creazione di un vero Comune unico, probabilmente molto più condiviso anche dalla popolazione stessa.

Da Caoria a Mezzano?

Nel caso in cui la Provincia rifiutasse la deroga al Vanoi e quindi il Comune fosse obbligato ad entrare in gestione associata dei servizi con Imèr e Mezzano, sarebbe proprio il comune di Canal San Bovo a pagare il prezzo maggiore in termini di distanza.

Vi immaginate quindi un residente di Caoria o di Zortea – già messo a dura prova – che si deve recare a Imèr o Mezzano per un servizio non presente nel suo territorio? Probabilmente gli utenti di Mezzano Imèr avrebbero molti meno disagi e forse più vantaggi se fossero davvero uniti pur nelle difficoltà di una nuova scelta storica. Ma nessuno intende parlarne. Almeno si spieghi alla popolazione quali sono i motivi di una divisione così netta, rinunciando ad importanti incentivi pubblici che ricadono sulla popolazione.

Gli ambiti a Primiero sono sempre stati due, si deroga quindi ai 5000 abitanti per Imèr e Canal San Bovo con Mezzano. Mentre Sagron Mis dovrebbe puntare ad una collaborazione con il Comune di Primiero San Martino di Castrozza. Come è facile notare sempre dal documento Daldoss, (da pagina 11 a 13) se Imèr e Mezzano andassero a referendum per la fusione, il Vanoi non avrebbe certamente alcun problema per la deroga dalla Provincia, mentre in questa situazione tutto diventa più difficile in termini organizzativi.

A Mezzano e Imèr quasi tutto tace

Quello che più meraviglia è che siano proprio gli stessi abitanti di Mezzano e Imèr a non sollecitare una fusione tra le due comunità vicine  – nessun Comitato, nessuna iniziativa dal basso, nessuna raccolta firme – tutto rimane questione meramente politica senza alcuna condivisione della popolazione che forse la pensa diversamente? Tutti preferiscono temporeggiare.

E’ chiaro a tutti che non sarebbe un matrimonio “romantico” come vorrebbe Mezzano, ma forse più pragmatico “con canederli e wuerstel sul tavolo” come da consuetudine a Imèr, perchè il più delle volte, la semplicità fa l’incanto.

Il ‘Documento Daldoss’ in breve

– Fino al 2009 i comuni trentini erano 223. In seguito 67 comuni hanno completato il processo di fusione, creando 22 comuni con una riduzione di 45 comuni (- 20%) Dal 1°gennaio 2016 i comuni trentini saranno infatti 178. Ambiti associativi 40.  

– L’obbligo di gestione associata mediante convenzione è previsto per i comuni con popolazione fino a 5000 abitanti.

– SERVIZI COMUNALI COINVOLTI: Segreteria generale, personale, organizzazione Gestione economica, finanziaria, programmazione Gestione entrate Servizio tecnico, urbanistica e gestione del territorio Anagrafe, stato civile, elettorale Servizi relativi al commercio Altri servizi generali

– Ambito Alto Primiero con Sagron Mis abitanti 5.601

– Ambito Mezzano – Imèr – Vanoi abitanti 4.336

– Ai comuni che attivano processi di fusione viene mantenuto per tre anni il livello di perequazione provinciale riconosciuto prima dell’avvio del percorso

– Possibilità per i medesimi comuni di accedere ai benefici finanziari previsti dall’ordinamento regionale.

– Individuazione degli ambiti associativi entro il 10 novembre 2015.

– ENTRO IL 10 febbraio 2016 i comuni devono presentare il progetto di riorganizzazione intercomunale dei servizi; ENTRO IL 30 GIUGNO 2016 deve essere dato avvio alla gestione associata di almeno due dei servizi da gestire in forma associata (tra cui la segreteria) stipulando le relative convenzioni; ENTRO IL 31 DICEMBRE 2016 deve essere dato avvio alla gestione associata di tutti i servizi associati stipulando le relative convenzioni. In caso di mancata sottoscrizione delle convenzioni entro i termini previsti la Giunta provinciale esercita il POTERE DI DIFFIDA E SOSTITUTIVO.

>Scarica il Documento integrale su Gestioni Associate e Fusioni

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17 Replies to “NUOVI COMMENTI/Comune di Mezzano – Imèr: si accende il dibattito tra la popolazione

  1. a Nicolò Simoni-concordo in pieno con la analisi ed in particolare per quanto espresso nell’ultimo paragrafo. Di: beghe, contrapposizioni, egoismi personalismi,sofismi interpretativi e tanto altro ancora , ne abbiamo piene le tasche. Basta ed avanza di molto ai noi cittadini-sudditi,i roboanti proclami e la ridicola accademia che giorno dopo giorno ci propina la classe politica in sede romana. Anche per me presente e compartecipe della multicolore e festosa allegria, è sorta la medesima domanda: Perchè solo oggi?-
    Un Grazie di cuore a tutti: agli organizzatori, ai partecipanti la sfilata grandi e piccini, ai collaboratori e anche ai pazienti animali

  2. Dopo aver letto i vari commenti che, a sensazione, si possono in larga maggioranza collocare geograficamente nel fondovalle, dico la mia anche a sostegno del fatto che non tutti nell’Alto Primiero si sentono definitivamente appagati dal l’esito referendario dello scorso 7 giugno.
    Al di là dei numeri del sondaggio PAT, delle firme raccolte dal comitato, dei programmi elettorali di Imer, delle percentuali di voto a Mezzano nelle ultime amministrative ci sono una serie di fatti, accaduti prima e dopo il referendum, che danno ragione a chi sostiene che l’unica maniera per eliminare (o per lo meno ridurre) le dispute politiche tra i nostri amministratori è quella di riunirli sotto un’unica bandiera. I vari casi di cui si è occupata la stampa in questi mesi (Scuola Musicale, Comunità di Valle, Azienda Ambiente e via dicendo) sono tutti figli di una guerra tra poveri, dove ognuno pensa al miglior modo per sfamare la propria fazione perdendo di vista un più ampio interesse generale.
    Sia ben chiaro, le responsabilità di questi scontri non vanno ricercate solamente nelle posizioni oltranziste del fondovalle ed in particolare di Mezzano che c’ha messo certamente del suo, ma vanno in giusta parte attribuite anche a coloro che, nell’Alto Primiero, hanno malinterpretato l’esito del referendum sulla fusione ritenendo di essere legittimati a ricoprire un ruolo guida nelle scelte di portata sovracomunale.
    Io credo invece che l’unico dato inequivocabile che possiamo raccogliere dal risultato referendario è che la gente ci chiede coesione e unità di intenti, senza veti, senza invidie, senza minacce, senza colpi di coda…ed è evidente che per ora non è stato imboccato il sentiero giusto. Conservo la convinzione che la fusione è lo strumento ideale per superare queste logiche ma chi lo governa deve in qualche modo scordarsi da dove viene per abbracciare le istanze di tutti e questo, naturalmente, sarà più agevole dopo le elezioni 2016.
    In merito alla questione “fusione Mezzano-Imer” invece, qualora trovasse riscontro nel pensiero di quelle amministrazioni, sarebbe certamente un altro passo avanti verso la futura costituzione di quell’unica realtà territoriale da Pontet a Passo Valles che, a mio modo di vedere, dovrebbe essere il nostro obiettivo ultimo in materia di riorganizzazione amministrativa.

    Aggiungo infine una piccola riflessione: guardando la soddisfazione degli organizzatori della Desmontegada ed il sorriso di tutti i partecipanti a questo grande evento non ho potuto fare a meno di pensare che se, durante tutti gli altri giorni dell’anno, noi primierotti riuscissimo a metterci la metà della buona volontà, della collaborazione, dello spirito di iniziativa e dell’amore per la nostra valle che mettiamo in questa straordinaria manifestazione potremmo davvero pensare di realizzare grandi cose.

  3. Pierpaolo… i cittadini di Sagron non hanno colpe, non è colpa loro se non sono stati messi nelle condizioni di decidere sulla fusione.
    Nessuna legge potrà mai prevedere una fusione per incorporazione senza passare dagli elettori di entrambi gli ambiti, come ho letto qualche post più su dal moderatore di questa discussione. 🙂
    Bello che Mezzano ed Imer provino dal basso, come leggo da molti commenti, ma purtroppo non succederà niente.

  4. Sono anch’io del parere che ai cittadini di Mezzano e Imèr
    dovrebbe essere dato modo di esprimersi, e sono anche convinto che ci sarebbero delle belle sorprese.
    Quello che non ho mai capito è il motivo per cui nei vari commenti ai vari post apparsi nel tempo riguardo questo argomento si intuisce chiaramente la contrarietà a comprendere i paesi della bassa valle in un comune unico di valle, sarei davvero contento di capire i motivi di tale contrarietà, perchè vi va bene una valle divisa in due (o 3) e non una valle unita? Il basso Primiero vale solo per portarci l’immondizia e gli scarichi dei vostri wc?

  5. Abbiamo capito ormai la Posizione/Priorità del “GUBERT-Pensiero – One Man Band” Ma forse sarebbe il caso di capire anche come la pensano gli altri a Imer e Mezzano o anche nel Vanoi? Forse potrebbe aiutare anche l’Alto PRIMIERO??? Bel dibattito cmq grazie… davvero…in un sabato qualunque di balli e desmontegada! 😉

  6. Propongo un sondaggio on line da parte del La voce del Nord Est per favorevoli o contrari alla fusione Imer Mezzano.

  7. @Gianni Mezano

    Purtroppo, come per il treno delle fusioni dell’anno scorso, c’è grande incertezza rispetto alle condizioni e alle regole. Fino a dicembre 2014 sembrava che il referendum potesse essere indetto con le sole firme dei cittadini (e sarebbe stato almeno a 6 comuni), poi la legge approvata in consiglio regionale è cambiata…

    Ora l’ass. Daldoss sta preparando il secondo treno, ma ci sono ancora numerosi nodi da sciogliere. Ad esempio nel caso di fusione per incorporazione si potrebbe indire il referendum solo nel comune entrante, e non in quello “grande”, per il quale potrebbe bastare il parere del consiglio comunale. Bisognerà metter mano ancora alla legge, ma quando vedremo il testo definitivo?

    Intanto pare sia già stata depositata dalle minoranze provinciali una proposta di legge che proroga di 6 mesi la scadenza del 10 novembre…

    @gian bettega

    I vantaggi che ci saranno a prendere il secondo treno non sono ancora del tutto noti, saranno cmq di molto inferiori a quelli della grande occasione persa l’anno scorso.

    Mezzano ed Imèr non hanno grandi risorse bloccate dal patto di stabilità, e fondendosi otterrebbero una deroga alle gestioni associate con altri comuni per soli 3 anni.

    Inoltre, pare oggettivamente difficile individuare “grandi risparmi” (che sono l’obiettivo dichiarato dalle norme di settore) su questa piccola fusione: l’ufficio tecnico, la ragioneria e i tributi sono già gestiti insieme, l’ambito della scuola primaria è lo stesso, i due segretari tocca più o meno tenerli…)

    La popolazione deve essere informata a 360°, ed è tendenzioso dire “i comuni del Soprapieve hanno fatto il loro compito, ora tocca a quelli del Sottopieve”.

    Vuol dire negare a priori tutti i buoni motivi per cui è molto più sensato continuare quello che si è iniziato con il Comune di Primiero – San Martino di Castrozza.

    Se proprio dobbiamo farne due, il Vanoi merita di essere considerato il secondo ambito!

    @Mario Smart Siror

    Massima trasparenza, massima democrazia. Facciamo tutti i pre-referendum del caso. Le mie considerazioni partono dai dati degli ultimi mesi, se sono già vecchi verifichiamoli pure con altre dieci consultazioni.

    BTW non c’è alcun vantaggio PAT a fare la gestione associata “spinta” con Canal San Bovo… sarebbe semplicemente obbligatoria, e danneggerebbe in particolar modo quest’ultimo.

    Lancio un’idea… per le prossime 6 settimane facciamo una riunione pubblica settimanale sul tema, così ci guardiamo in faccia, studiamo insieme la questione e ci capiamo per bene 😀

    A presto, :DTM. aka Daniele Gubert

  8. Sono questioni locali ma non vorrei essere tra gli amministratori dei 2 Comuni interessati… a Mezzano se non erro le ultime elezioni sono valide per un soffio! E allora chi deciderà? Nel mio Comune di siror ho molto apprezzato la scelta del sindaco – seppur sia giunto alla frutta – di fare un presondaggio locale…che lo ha sconfessato! Vi assicuro che tonadico e siror non dialogavano molto più di voi e oggi sono uniti! Non Vi costa nulla coinvolgere la popolazione e forse dalla gente c’è ancora molto da imparare! Del resto non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…Cmq con la gestione associata ‘spinta’ e a 3 col vanoi, dovrete scendere cmq a patti! Almeno sfruttate i vantaggi della PAT…

  9. @Gianni Mezano Quoto in pieno la libertà di espressione…della popolazione… Visti soprattutto i vantaggi che si stanno sperperando… per prese di posizione discutibili! Questo significa evitare invasioni di campo… ma le minoranze dei due comuni esistono ancora? Forse un bel dibattito sarebbe davvero necessario per spazzare via ogni dubbio e lasciare l’ultima parola alla gente. Tendezioso è il tentativo in atto di non far discutere la popolazione sul tema…che forse è più avanti di CERTI AMMINISTRATORI?! E Il Vanoi esiste ancora o è troppo impegnato a redigere dossier per le deroghe che non riceverà mai? Carpe diem…

  10. Ma perchè una volta per tutte non volete ascoltare i cittadini?
    Come mai non si sentono le campane di chi vi ha eletti?
    Per una volta a Mezzano e a Imer fate scegliere la popolazione, chiedetegli volete fare la fusione con Mezzano? Inutile nascondersi dietro la scusa di volere il comune unico di Primiero o niente, perchè questo deve e ripeto DEVE essere l’obiettivo finale da raggiungere….
    Se per arrivarci bisognerà passare per la fusione del basso Primiero facciamola… Anche perchè richiamare i 5.300 cittadini dell’alto Primiero a votare di nuovo per un’altra fusione credo voglia dire non portare a casa nulla. Un passo alla volta e vedrete che andremo molto lontano. Forza Daniele impegnati come sempre per raggiungere l’obiettivo finale, ma ora cerca la fusione con Mezzano. Grazie

  11. @Gianni Loss

    Perché me la prendo tanto? L’articolo è a mio avviso invadente e tendenzioso. I compiti a casa li stiamo facendo.
    Si può unire Primiero per gradi? Certo che sì, saranno sempre i cittadini a decidere. Noi lavoriamo per mandato politico a quel referendum che in molti avrebbero voluto già fare il 7 giugno 2015.

    @Gabriele Michieli Primiero

    Allo stato attuale il matrimonio a Sud è pura invenzione nordica / nostalgica / giornalistica, credimi. Pesanti avance sono già state fatte cinque anni fa, non ne è uscito nulla. Non poniamo limiti alla provvidenza, e vediamo quali saranno gli ambiti il 10 novembre… pare ad es. che la Val di Fassa non ritenga intelligente farsi dividere in due da Trento.

    La gestione associata non è il male assoluto, per alcuni servizi c’è tra Mezzano e Imèr da più di dieci anni. Per altri c’è tra tutti i comuni di Primiero, attraverso la Comunità ed altre forme consorziali, da oltre trent’anni. È un fatto tecnico, non politico. Prima era incentivato, ora è obbligatorio.

    Imèr e Mezzano fanno 2.800 abitanti in due… oggi incassano la proroga e “liberano” il Vanoi, domani devono associarsi ancora con gli altri. Vogliamo prendere in mano il nostro destino o aspettiamo sempre che cali qualcosa dall’alto, e ci adeguiamo di malavoglia al minimo sindacale?

    @ Marcello Doff

    Come sai nel terreno fertile tra Mezzano e Imèr è caduto un bel po’ di amianto di recente… benvenutissimo un incontro pubblico, da parte nostra massima disponibilità.

    A presto, :DTM.

  12. Per me invece il terreno fertile tra mezzano e imèr oggi ci sarebbe e sarebbe un ottimo inizio. bisognerebbe solo sollecitare un incontro pubblico tra comuni e non tenere tutto riservato…che dite ci riusciamo?

  13. Se questa è la posizione di Imer, all’ambito Basso Primiero-Vanoi non resta che la gestione associata. Questo è un fatto. Auguri (e niente figli maschi visto che non ci sarà nessun matrimonio a sud).

  14. Ass. Gubert ma perchè se La prende tanto? E’ una questione reale in un momento fluido. Ma dal dibattito nasce la scelta comune, non può essere Lei ad imporre a due comunità il destino. Se sono rose fioriranno 😉
    E se davvero Imèr e Mezzano volessero unirsi, che fa Si dimette?
    All’obiettivo finale – per tutti FORSE PRIMIERO COMUNE UNICO – ci si arriva con il cavallo, a piedi ma anche in carrozza… Si Rilassi!

  15. Post Scriptum:

    per quanto mi riguarda come cittadino attivo di Primiero posso dire che sto lavorando affinché il comitato “Primiero Bene Comune” si ricostituisca e stimoli in via diretta il dibattito sull’allargamento della fusione a tutti i comuni dell’asta del Cismón nella campagna elettorale per le elezioni del nuovo comune Primiero SMDC.

    Se necessario, riprenderà la raccolta di firme a favore della “fase 2”.

    :DTM. aka Daniele Gubert

  16. La nuova amministrazione di Imèr è stata chiara con tutti, cittadini elettori e partner territoriali, fin dall’inizio.

    Per noi:

    1. L’ambito territoriale amministrativo deve essere unico: i vantaggi della razionalizzazione delle risorse [a partire da quelle umane] come le soluzioni alle problematiche dei comuni marginali si ottengono attraverso un sistema sufficientemente grande e attrezzato, che in prospettiva possa assorbire anche le funzioni della Comunità.

    2. Il consiglio comunale di Imèr nel dicembre 2014 ha chiesto ai comuni di Siror, Tonadico, Transacqua e Fiera di Primiero di partecipare al progetto di fusione: la risposta è stata che non c’era tempo ma che le porte sarebbero state sempre aperte.

    3. Dal sondaggio del Servizio statistica della PAT del settembre 2014 [non quello di UniTN del 2001 cui qui viene fatto riferimento] risultava evidente che sia la popolazione di Imèr che quella di Mezzano erano più favorevoli a soluzioni di fusione ampie con i comuni del Soprapieve piuttosto che solo tra di loro.

    4. Il programma della lista Vivimèr – Primiero Bene Comune, che ha vinto le elezioni nel mese di maggio 2015, recita testualmente alla prima pagina:

    “Oltre alla dimensione del benessere delle persone che vivono a Imèr, noi vogliamo perseguire senza fraintendimenti anche quella di “Primiero Bene Comune”, intesa come assunzione di responsabilità, con pari dignità e titolo rispetto agli altri municipi, del destino della valle di Primiero. Ci faremo quindi parte attiva, nei tempi e nei metodi più realistici, di un progetto di aggregazione/fusione che porti anche Imèr nel Comune Unico di Primiero.”

    5. L’Ass. Daldoss, da noi incontrato, ha “promesso” una soluzione tecnico-legislativa innovativa per quei comuni che vogliono realizzare un progetto di aggregazione/fusione verso realtà che hanno già fatto il referendum e che nasceranno il primo gennaio 2016 (ad es. Ivano Fracena con Castel Ivano e Imèr con Primiero San Martino di Castrozza). Se questa promessa non verrà mantenuta, dovremo fare i conti con le modalità vigenti di convocazione del referendum.

    6. La fusione Mezzano-Imèr farebbe gran comodo a tutti gli altri… ma se Mezzano sembra al momento pensare solo a se stessa, Imèr pensa ancora al Comune Unico di Primiero. Fatevene una ragione.

    Daniele Gubert
    —————————
    Ass. a Cultura, Innovazione e progetto Primiero Bene Comune del Comune di Imèr (TN)

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