A Siror vincono i Si (188) mentre i No sono 122, vince il Si anche a San Martino di Castrozza (164) mentre i No sono 10. I residenti hanno votato domenica 22 febbraio dalle 8 alle 21. Dopo questo risultato, Siror andrà a referendum per la fusione con gli altri Comuni dell’Alto Primiero
Siror (Trento) – Il sondaggio di Siror conferma la volontà di fusione da parte dei molti residenti nel Comune, che si sono recati a votare. Alle urne sono andati 313 elettori di Siror e 174 di San Martino di Castrozza, per un totale di 487 persone che hanno espresso la loro volontà, pari al 43% dei votanti (41% a Siror e 47% a San Martino di Castrozza). Se a Siror il fronte del no rimane ancora marcato (122 no contro 188 si), un netto segnale di cambiamento, arriva soprattutto da San Martino di Castrozza (164 si contro 10 no).
C’era molta attesa per l’esito di questo sondaggio in valle. A confermarlo, la presenza di una ventina di persone nella tarda serata di domenica, nella sala del Consiglio comunale, dove si è svolto lo scrutinio da parte del segretario dr. Mauro Amadori, alla presenza degli amministratori del Comune di Siror.
>Le Interviste (AUDIO)
>I Commenti al voto (AUDIO)
Dati e Risultati definitivi
Risultato seggio Siror
Si alla fusione 188
No alla fusione 122
1 nulla
2 bianche
Risultato seggio San Martino di Castrozza
Si alla fusione 164
No alla fusione 10
Risultati complessivi finali
352 Si alla fusione (73%)
132 No alla fusione (27%)
2 bianche / 1 nulla
Affluenza al voto
313 votanti a Siror (41%)
174 votanti a San Martino di C.zza (47%)
Totale 487 votanti – 42,7%
su 1138 aventi diritto al voto
(Dati Comune Siror)
Onore al Comune di Siror che ha dato voce alla popolazione.
Diciamo che con una affluenza del 62% al referendum vero i 352 SI di ieri basterebbero per sancire la fusione (almeno in riferimento a Siror).
Quindi il dato non risulta assolutamente banale.
Essendo un sondaggio, mi sembra che il campione sia molto significativo.
Il bello incomincia ora! Importante è fare in modo che i “gufi” non incomincino a remare contro. Può tornare utile leggere il bell’editoriale del direttore del Trentino di domenica 21 febbraio.
Non è questione di “rosicare”. Anche perché, personalmente, non sono coinvolto in queste votazioni.
E’ una constatazione oggettiva: per un tema così importante, si è espressa una percentuale di cittadini un bel po’ inferiore al 50%. Non è un bel segno.
Quindi non si può gioire né per l’affluenza, né per la sicura attendibilità del dato raccolto (in quanto espressione di solo il 42% degli aventi diritto. Se, poi, al referendum si recheranno il 70% degli aventi diritto ?…. Potenzialmente il dato potrebbe venire stravolto…). Insomma, sangue freddo e piedi per terra. Per favore.
Bene, invece, la decisione di San Martino.
Seeeee….rosica rosica
Affluenza piuttosto bassa, se permettete… meno del 50%… Mah…