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Dati sulla qualità dell’aria in Veneto, ecco l’app per smartphone

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App Aria: si chiama così l’ultima iniziativa messa a disposizione dall’ARPAV

app aria

Padova- App Aria: si chiama così l’ultima iniziativa in materia di informazione digitale al pubblico sulla qualità dell’aria nel Veneto, messa a disposizione dall’ARPAV per l’utilizzazione sui dispositivi di tipo mobile, come gli smartphone e i tablet. L’applicazione, che può essere scaricata dal sito dell’ARPAV , è stata presentata a Padova, nel corso di una dimostrazione presso una delle centraline di monitoraggio, dall’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte e dal direttore generale dell’agenzia ambientale veneta Carlo Emanuele Pepe.

L’obiettivo fondamentale di questa nuova app è di rendere i dati visualizzabili in maniera semplice e veloce sui dispositivi mobili, con la chiarezza e l’affidabilità che deve contraddistinguere l’informazione scientifica e ambientale. “Un servizio – ha detto l’assessore Conte – che si vuol dare ai cittadini veneti per capire lo stato dell’aria che respiriamo, monitorato in continuo dalle centraline dislocate sul territorio. In caso di criticità è possibile mettere in atto azioni per il contenimento dell’inquinamento”. Conte ha ricordato che è stato predisposto l’aggiornamento del Piano regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera (Piano Aria) che, anche attraverso i fondi FESR 2014-2020, punta su interventi per la riduzione del consumo energetico, l’utilizzo delle tecnologie più innovative (per il trasporto ad es. le auto ibride), il rinnovamento del parco autobus e il potenziamento del trasporto ferroviario. Conte ha confermato inoltre che a breve sarà firmato un accordo che coinvolge un ampio fronte interministeriale, capeggiato dal Ministero dell’Ambiente, e le Regioni e le Province autonome del bacino padano per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria, in considerazione delle peculiari condizioni morfologiche e meteoclimatiche dell’area padana.

La rete di monitoraggio della qualità dell’aria del Veneto – ha evidenziato Pepe – è costituita da 33 stazioni ubicate nelle diverse province e gestite direttamente da ARPA Veneto. A queste si aggiungono alcune stazioni, di proprietà di altri enti, ma la cui gestione è affidata ad ARPAV, per un totale di 55 stazioni fisse e 17 mobili che registrano la qualità dell’aria sia in prossimità di particolari fonti di pressione (il traffico o le industrie), sia nelle zone residenziali e rurali per rappresentare tutte le condizioni di esposizione cui la popolazione è soggetta. La centralina di Padova-Mandria è una delle stazioni di riferimento nazionale.

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