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Coronavirus: primo decesso dal 15 giugno in Alto Adige. 39 i nuovi contagi in Trentino, altri 12 positivi al test rapido

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La situazione aggiornata a domenica 11 ottobre

Trento/Bolzano – Sono 9 nuovi contagi, altri 12 positivi al test rapido, 25 i ricoveri (uno in meno di ieri). È un bollettino meno pesante di ieri quello emesso dall’azienda sanitaria. Fra i 39 accertati ci sono 6 persone con più di 70 anni che, a causa della loro età sono più esposti a complicanze. Secondo i sanitari, la maggior parte dei casi è accomunata dal fatto che il virus si è sviluppato in famiglia.

L’attenzione rimane particolarmente intensa comunque nei confronti egli anziani. Oggi sono emersi altri due casi dalle attività di stretto monitoraggio sulla Rsa di Montagnaga di Pinè. Si tratta di 2 operatori senza sintomi. Il totale quindi arriva a 47 positivi (29 fra gli ospiti e 18 fra gli operatori). Va detto che gli screening interessano tutto il settore che finora conta una decina di professionisti positivi al test: ma l’azienda sanitaria riferisce che le strette misure di prevenzione indicate dai protocolli sono fortunatamente riuscite ad arginare il contagio verso gli ospiti.

Se dal versante delle aziende oggi non emergono variazioni, su quello scolastico si registrano 12 nuovi casi di bambini e ragazzi in età scolare, 5 dei quali con quale sintomo. Al momento le classi in quarantena risultano essere 39.
Scendono a 25 i pazienti ricoverati negli ospedali di Trento e di Rovereto.

A Bolzano primo decesso da giugno

In Alto Adige si è registrato il primo decesso di un paziente Covid dal 15 giugno. Il numero dei ricoveri in terapia intensiva è così sceso a uno, mentre sono 38 i pazienti Covid nei normali reparti ospedalieri. I laboratori dell’Azienda sanitaria altoatesina nelle ultime 24 ore hanno effettuato 1.599 tamponi. Sono stati registrati 84 nuovi casi positivi.

In Trentino il bollettino è invece meno pesante di ieri con nuovi 39 casi (di cui 8 sintomatici), ai quali si affiancano anche 12 soggetti risultati positivi al tampone rapido. Fra i 39 accertati ci sono 6 bambini (un paio con meno di 6 anni e 4 fra i 6 ed i 15 anni) e altrettanti sono gli anziani con più di 70 anni che, a causa della loro età sono più esposti a complicanze.

Secondo i sanitari, la maggior parte dei casi è accomunata dal fatto che il virus si è sviluppato in famiglia: ci sono infatti casi in cui a contrarre il contagio è stata un’intera famiglia. Si raccomanda pertanto di non allentare l’attenzione, specie nelle riunioni famigliari.

 

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