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Coronavirus: in Veneto oltre 1600 contagi, più di 50 decessi. Brusaferro (Iss): ‘Atteso boom di casi per imprudenze’

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Il mandato delle giunte Regionali a statuto ordinario in scadenza viene prorogato di tre mesi rispetto alla durata prevista fino ad ora dalla legge. Due ordinanze della Regione Veneto con le quali vengono disposte misure urgenti per il trasporto pubblico fino al 25 marzo

NordEst – Sono saliti venerdì sera a 1.673, ben 78 in più della precedente rilevazione, i casi positivi di Coronavirus in Veneto. I decessi sono saliti a 50, 8 in più del bollettino di stamane. Lo rende noto la Regione Veneto.

Sono 350 i pazienti ricoverati in area non critica, 108 quelli in terapia intensiva e 103 i dimessi. 29 dei nuovi positivi si riferiscono a: Verona, 11 a Treviso, 9 a Padova, 8 a Venezia, 7 a Belluno, 2 a Vicenza, 1 ad un paziente fuori Veneto, mentre per 11 è in corso l’assegnazione del focolaio.

Il punto della Regione Veneto

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Pubblicato da Luca Zaia su Venerdì 13 marzo 2020

Grave situazione anche in Friuli V. G.

Sono aumentati a 257 i casi positivi al coronavirus in Friuli Venezia Giulia, con un incremento di 52 persone rispetto all’ultima comunicazione di giovedì e si registrano due nuovi decessi che portano a 10 il numero totale di morti per Covid-19 in regione.

Sono 11 finora le persone clinicamente guarite. Le persone decedute, tutte con pluripatologie, sono 6 donne e 4 uomini; l’età media supera gli 80 anni. Solo un caso è di 62 anni. Sono morte una persona a Pordenone, 2 a Udine e 7 a Trieste. Lo rende noto la Regione Fvg attraverso il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, dalla sede operativa di Palmanova. Riccardi precisa che i tamponi effettuati sono ad oggi 2.825 (erano 2604 giovedì), di cui 419 in corso di analisi, e che attualmente sono ricoverate nelle strutture ospedaliere della regione 59 persone, di cui 11 nei reparti di terapia intensiva, una in più rispetto a giovedì.

Il punto della Protezione civile Nazionale

Brusaferro (Iss): ‘ Nel weekend potrebbe esserci un boom di casi dovuti ai comportamenti imprudenti della scorsa settimana’

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 14.955 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 17.660 i casi totali.

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 7.732 in Lombardia, 2.011 in Emilia-Romagna, oltre 1.600 in Veneto, 794 in Piemonte, 698 nelle Marche, 455 in Toscana, 304 in Liguria, 242 nel Lazio, 257 in Friuli Venezia Giulia, 213 in Campania, 179 nella Provincia autonoma di Trento, 126 in Sicilia, 125 nella Provincia autonoma di Bolzano, 121 in Puglia, 83 in Abruzzo, 73 in Umbria, 43 in Sardegna, 37 in Calabria, 27 in Valle d’Aosta, 17 in Molise e 10 in Basilicata.

Sono 1.439 le persone guarite. I deceduti sono 1.266, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

Videomessaggio del Patriarca (VIDEO)

“Pur non conoscendovi di persona, sento di rivolgermi a voi – chiamandovi carissimi – perché vi sento realmente tali per quello che state facendo per tutti noi. Siete impegnati, al di là di ogni orario, 24 ore al giorno e sempre in prima linea, per fronteggiare il dramma che sta vivendo il nostro Paese. Scrivo per dirvi la mia vicinanza, la mia ammirazione e la mia gratitudine per quello che, con i fatti, mostrate d’essere. La vostra dedizione e sacrificio vanno al di là del dovere che accompagna ordinariamente la vostra professione. State offrendo una testimonianza commovente non solo di attaccamento al lavoro ma di grandissima sensibilità civica, assistendo e curando tutti coloro che sono affidati alle vostre cure”. Così il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, nella lettera aperta inviata a medici, infermieri e operatori sanitari.

Coronavirus: Madonnina sull’Apecar, la messa in strada

L’Ape car con una statua della Madonna gira tra le strade di Bibione, per portare “la benedizione tra le gente” nei giorni del Coronavirus che ferma anche le messe. L’idea è venuta a don Andrea Vena, responsabile della parrocchia di Santa Maria, che, grazie ad un autista volontario, porta con la motocarrozzetta l’immagine sacra lungo le vie semi-deserte del comune balneare. La Vergine è patrona di Bibione. “Una volta c’erano le rogazioni, oggi ci sono le processioni – racconta don Andrea – Adesso però dobbiamo evitare ogni cosa e così ho pensato di portare una preghiera. Con l’Ape ci fermiamo dove incrociamo le persone, lungo il marciapiede e sulle strade, e soprattutto davanti alle case degli anziani, che vengono portati fuori con la sedia quando passiamo, per ricevere la benedizione. E’ un modo per accarezzare i cuori della gente”. Su fb, don Andrea ha postato il percorso del furgoncino e la gente, come spiega, lo attende.

Dalle Dolomiti, in queste ore arriva invece l’appello a molti turisti: non venite in montagna. Dopo aver visto molte ‘seconde case’ aperte e turisti in trasferta senza motivo. Controlli sui passi e nelle zone di confine.

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